«Si può?» chiese Jungkook dopo aver bussato alla porta della camera di Jimin.
«Si, puoi entrare. Vieni» acconsentì con un piccolo sorriso «Come stai oggi?»
«Bene tu?»
«Bene bene»
«Che stavi facendo prima del mio arrivo?» si sedette al suo fianco sul letto.
«Non lo so, stavo disegnando qualcosa»
«Posso vedere? Essendo un costruttore ne so tanto di disegno» sorrise e Jimin mostrò il suo foglio.
«Ancora non rende l'idea ma voglio spiegartelo. È una notte in cui la luna non riesce più ad illuminare il mare, la città perché ha perso la sua luce e il sole viene in suo aiuto offrendogli un po' della sua. È un disegno fantasioso»
«È molto bello e anche il suo significato, con un po' di colore e qualche ritocchino sarà perfetto»
«Vuoi farli tu gli ultimi ritocchi?» chiese con dolcezza e l'altro annuì afferrando il foglio e la matita per definirlo.
Jimin si dedicò ad osservarlo in quel momento. Era concentrato al massimo e si notava la sua passione per quell'arte. Pensò al fatto che in un paio di minuti o ore quel comportamento sarebbe presto scomparso per lasciare spazio ad un tratto specifico della sua personalità. Magari quel foglio sarebbe stato fatto a pezzi per un impulso improvviso, chi lo poteva sapere.
«Ho finito» Jungkook consegnò il foglio e il minore notò alcuni particolari ben più rifiniti e completi «Minnie...»
«Uhm?»
«Ti vedo strano e questa cosa non piace. Il disegno era riferito a me, non è così?» quello annuì con un cenno di capo «Mi piace la luna»
«Jungkook voglio proporti una cosa che mi frulla in testa già da un po'» disse d'un tratto.
«Dimmi pure»
«Ti potrà sembrare folle ma voglio aiutarti e devi lasciare che io lo faccia. Ti lascerò baciarmi o altro di questo genere in cambio che tu venga con me da un mio amico medico»
«E perché mai dovrei andare da un medico?» domandò già sulla difensiva.
«Per smettere di bere e per tenere sotto controllo il tuo umore. Verrò anch'io con te, non ti lascerò da solo» Jimin strinse con forza una delle mani del maggiore.
«Due condizioni. Primo, non devi trattarmi in modo speciale solo perché ti faccio pena. Secondo, davvero saresti disposto a baciarmi?»
«Non provo pena per te. Ci tengo e voglio che tu riprenda la tua vita in modo sereno e sano. Si, lo farei»
«Scusami per quello che ti sto facendo...»
«Non è nulla...» inghiottì rumorosamente.
«Verrò con te dal medico ma ti voglio sempre al mio fianco, per favore»
«Si, lo farò»
Jimin istintivamente abbracciò Jungkook che ricambiò con più calore e energia.
Trattenere le lacrime era un compito totalmente arduo in quell'istante.
Una volta coinvolto fisicamente e mentalmente, non ci sarebbe stata più nessuna via d'uscita da quel rapporto.
E quando Jungkook baciò le sue labbra, ne ebbe la fottuta conferma.
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𝑮𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 | 국민
Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ Dove Jimin è un gitano e Jungkook lavora come costruttore in un'azienda; (In revisione per eventuali errori) ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏsᴇssᴜᴀʟᴇ ᴅʀᴀᴍᴀ *ᴅɪsᴛᴜʀʙᴏ ʙᴏʀᴅᴇʀʟɪɴᴇ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴀ: ᴛᴀᴇɢɪ