I

472 37 15
                                    

Se c'è una cosa che odio più della pioggia è la suoneria del mio IPhone X che anche stamattina mi fa sobbalzare dal sonno. Bonnie inizia ad abbaiare, la suoneria continua a tormentarmi e la mia testa vorrebbe solo esplodere. Cerco a tentoni sul comodino il mio cellulare e finalmente dopo diversi tentativi a vuoto, lo trovo.
"Hallo?" Rispondo in tedesco senza nemmeno accorgermene ma dall'altro lato non è affatto un tedesco.
"Scemo ma stai ancora dormendo? Scetati che è tardi" la risata di Dries mi sveglia definitivamente e mi tiro su mettendomi seduto in mezzo al letto con Bonnie che mi si mette accanto.
"Dries ciao buongiorno, non avevo letto che eri tu"
"L'ho capito tranquillo. Il tuo problema è che il cellulare per te è un optional, ti sto mandando messaggi su whatsapp da un'ora"
"Lo sai che odio la tecnologia"
"Un crucco che odia la tecnologia, bah" non riesce ancora a credere alla mia totale intolleranza a cellulari, social e cose collegate. È più forte di me, non riesco proprio a farmeli piacere.
"Devi dirmi qualcosa?"
"Portiamo i cani al parco? Juliette non vede l'ora"
"Sì dammi mezz'ora però"
"Va bene, ci vediamo alle 9:30 al Virgiliano"
"Okay, a dopo" stacco la telefonata e guardo Bonnie che continua a fissarmi con insistenza.
"Hai sentito? Prepariamoci su che oggi ti porto in giro" esco dal letto e il mio cane mi segue fino in cucina dove gli do le ultime crocchette rimaste.
Faccio colazione e poi faccio una doccia veloce. Felpa, cappotto, jeans e sono pronto. Scendiamo in perfetto orario e all'orario stabilito siamo fuori al Virgiliano. Di Dries e Juliette nemmeno l'ombra. È davvero un napoletano sbagliato, fa sempre tardi.
"Eccomi Dieguito" arriva dopo una decina di minuti con la sua cagnolina al guinzaglio. Entriamo nel parco e iniziamo a passeggiare. I due cani si studiano, si annusano e so che Bonnie vorrebbe approfittarne ma lo tiro via, non è ancora il momento.
"Dove gliele compri le crocchette tu?" Chiedo al mio compagno di squadra.
"Al vomero c'è un negozio, vado sempre lì"
"Ma non è lontano?"
"Sì abbastanza ma ci sono sempre andato e mi trovo bene"
"Ho capito, io ne ho trovato uno qui a Posillipo, giù da me"
"Ah ottimo, fammi sapere com'è" annuisco e cambiamo argomento. Stiamo nel parco fino alle undici, poi ci salutiamo e ci dividiamo.
"Vieni Bonnie, andiamo a comprare il pranzo" lo porto con me col guinzaglio fino ad arrivare a questo famigerato negozio di animali: 'C'è cuccia per te'.
Sorrido leggendo quel nome buffo ed entro. Mi guardo intorno e devo dire che è molto fornito ma vengo subito distratto da Bonnie che salta addosso ad una ragazza col camice bianco.
"Cucciolone, quanto sei bello, sei bellissimo" lo accarezza inginocchiata alla sua altezza, poi alza la testa e mi guarda.
"Come si chiama?"
"Bonnie"
"Bonnie sei bellissimo, sei venuto a fare la spesa col tuo papà?" Chiede a lui ma poi guarda me.
"Sì, devo prendere le crocchette" spiego. Lei annuisce e si alza indicandomi la cassa.
"Chieda pure ad Elena, sarà lieta di aiutarla"
"Grazie" ci sorridiamo a vicenda e mi avvicino alla ragazza dietro la cassa.
"Buongiorno, cosa desidera?"
"Crocchette Royal medium"
"Da 10kg?"
"Sì" annuisco, meno dico e meglio è, con l'italiano ho ancora difficoltà.
"Ecco a lei" prende il sacco di crocchette e le mette sul bancone. "Sono 15€" dice battendo lo scontrino.
"Perfetto" prendo la venti e gliela porgo, lei mi dà il resto e sorride. "Dove posso trovare medico per animali?" Balbetto, non sono un tipo ansioso ma parlare in italiano con chi non mi conosce mi mette abbastanza in imbarazzo.
"Un veterinario?"
"Esatto" annuisco ancora, che pessima figura.
"Se vuole la dottoressa che ha conosciuto prima è una veterinaria, ha lo studio proprio qui" indica la stanza dove era andata la ragazza col camice e aspetta una mia risposta.
"Si va bene" fa di sì con la testa e prende il telefono digitando '01' e poi dopo qualche secondo parla.
"Dottoressa, Bonnie ha bisogno della sua consulenza. Posso farlo entrare?" Si ferma, ascolta la risposta e poi riaggancia. "Potete entrare" sorride e lo faccio anche io. Ci dirigiamo verso lo studio della dottoressa, busso e lei ci fa entrare.
"Salve, sono la dottoressa Federica Valente, piacere" mi allunga la mano e io gliela stringo. La osservo qualche istante, è veramente giovane, forse più di me. Ha i capelli ondulati e scuri, le labbra carnose ma non troppo, occhi marroni e ciglia lunghe. Unghia rosse laccate, cinta di Hermes e tacchi. Non è molto alta, coi tacchi non raggiunge nemmeno i miei 1,72 cm ma ha tutto ciò che una donna deve avere.
"Piacere, Diego Demme" rispondo e lei passa subito al mio cane.
"Allora, cosa c'è che non va in Bonnie?" lo guarda, lo accarezza, lo fa salire su un lettino e lo scruta.
"Lui sta bene, deve mettere anti insetti e fare analisi perché abbiamo avuto un periodo un po' di stress" cerco di spiegarmi e lei mi segue attentamente.
"Come mai?"
"Ci siamo trasferiti qui da poco, dalla Germania" dico e lei annuisce.
"Capisco. Allora adesso gli prendo un campione di sangue e facciamo le analisi, poi mettiamo l'anti pulci"
"Mhmh" faccio di sì con la testa e lei prende gli strumenti che le servono. Bonnie non si muove, non si lamenta e si fa fare tutto tranquillamente.
"Con me scappa sempre quando metto quella fiala" sorrido quasi offeso dal comportamento del mio cane e lei mi fa l'occhiolino.
"Lei non ha una laurea in veterinaria e soprattutto non ha il mio charme, signor Demme" dice e sorride anche lei.
"Ha ragione, e Bonnie l'ha capito subito, non è stupido" dico divertito.
"Venga si accomodi che nel frattempo inserisco i suoi dati per la fattura" mi fa sedere alla sua scrivania e smanetta un po' col mouse fino a che non è pronta e mi guarda negli occhi.
"Nome cognome luogo e data di nascita, indirizzo e cellulare" dice, veloce come un Eurostar.
"Diego Demme, nato il 21 novembre del 1991 a Herford, in Germania. Vivo in via del Parco Primavera, 31, Posillipo, Napoli. Il mio cellulare è 3334335644" cerco di dire tutto correttamente e alla fine mi manca il fiato.
"Perfetto" dice, poi inclina la testa e continua. "Un tedesco a Napoli, strano" dice.
"Sono Italo tedesco e mi sono trasferito per lavoro"
"Complimenti per l'italiano, lo parla davvero bene, signor Demme"
"Diego, mi chiami solo Diego e grazie"
"Va bene Diego. Ecco la fattura, sono 60€ le analisi e 15€ l'antipulci. 75€ totali"
"Va benissimo" prendo di nuovo il portafoglio e pago direttamente a lei. "Bonnie, andiamo o vuoi restare ancora un po' con la dottoressa?" Chiedo rivolgendomi al mio cane che subito viene verso di me scodinzolando.
"Quando vuoi Bonnie, diglielo che preferisci me a lui" si abbassa ancora alla sua altezza e lo accarezza.
"Sono geloso dottoressa" rido e lei con me.
"Buona giornata Diego, ci vediamo tra tre giorni per le risposte delle analisi"
"A presto" la saluto ed esco. "Arrivederci" saluto anche la commessa e me ne torno a casa con Bonnie.

Ah, l'Italia! Sapevo mi sarebbe piaciuta, ma non pensavo così tanto..

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora