Sono sul terrazzo di casa mia che guardo il mare al tramonto, con Diego ci piaceva farlo ogni sera. Mi mettevo seduta sulle sue gambe, Bonnie ai nostri piedi, e guardavamo in silenzio lo spettacolo. Se ci penso ora mi manca l'aria, mi sento venire meno.
Mi ha lasciata e ha fatto bene. Sono stata capace di rovinare anche questa storia, sono stata capace di far stancare anche il ragazzo più docile e paziente che abbia mai conosciuto. E la cosa bella, quella che più mi fa soffrire, è che sono io la causa delle mie sofferenze. Sono qui a piangere per un uomo che ho lasciato io, vorrei riavere la nostra relazione che ho rovinato io. E sono qui a chiedermi se effettivamente non è questo l'amore. Amore non è forse voler condividere la tua vita con una e una sola persona? Amore non è sognare con una e una sola persona? Immaginarci insieme in ogni parte del mondo, a fine giornata sul divano a riposare, a saltare sul letto nei momenti di pazzia, a litigare dicendosi le cose peggiori per poi fare sempre pace? Amore non è tutto questo? Perché io tutto questo riesco ad immaginarlo solo con Diego e ora lo so.
Forse è vero quello che dicono, che ti accorgi di amare il sole solo quando inizia a nevicare. Me ne sto rendendo conto e so che è la cosa più sbagliata che possa esserci. Le persone vanno amate ed apprezzate quando sono accanto a noi, non quando le perdiamo. È facile dire 'lo rivoglio' quando ne senti la mancanza, quando la sera sei sola a guardare il mare. Invece le persone vanno apprezzate quando si è insieme, quando si è tra la gente, quando si sta bene. È questo per me l'amore e forse ora l'ho capito. Forse però, l'ho capito tardi perché Diego l'ho perso e devo dimenticarlo.Mi sveglio con gli occhi gonfi e lo stomaco che mi brontola, ieri ho buttato giù solo due bicchieri di Whisky e nient'altro. Mi alzo, faccio colazione e poi mi preparo per andare al negozio.
"Buongiorno dottoressa" Giancarlo, il ragazzo con gli occhiali tartarugati, mi accoglie con un sorriso.
"Ciao, buongiorno" vado dritta nel mio studio e mi chiudo dentro. Mi faccio portare un altro caffè dal bar e spero che i mal di testa mi passino presto.
"Dottoressa, ha chiamato Fideo, quello dei bassotti. Può venire?"
Mi alzo e apro la porta, questo povero ragazzo sta vedendo il peggio di me.
"Scusa Gian, oggi ho un mal di testa tremendo. Sì fallo venire tra una mezz'ora" dico e lui annuisce riferendolo al cliente.
Iniziano a venire clienti, cani, gatti, tutto come sempre. Io invece sono sempre più un automa, faccio tutto meccanicamente, come un robot. È come se non avessi più passione per nulla, come se nulla più valesse la pena.
"Dottoressa, va tutto bene?" Ad un certo punto la testa mi scoppia talmente tanto che Giancarlo si preoccupa e viene ad aiutarmi.
"Sto bene, ho solo mal di testa, te l'ho detto. Per oggi ho finito?"
"Ha l'ultimo appuntamento, vuole che lo rimandi?"
"No, lo faccio, tanto è l'ultimo"
"Okay" fa entrare un cliente con un gatto siamese e in un quarto d'ora mi libero.
"Io vado, se hai bisogno mi chiami sul cellulare, okay?"
"Sì tranquilla" annuisco e vado via.
Mi guarda con aria compassionevole, come se gli facessi pena. Secondo me pensa che sono una drogata o un'ubriacona ed effettivamente è questa l'impressione che do, me ne rendo conto.
"Federica, ciao" sto camminando verso casa mia quando un ragazzo si ferma di fronte a me. Ho la testa bassa e non lo riconosco subito, ma riconosco immediatamente il cane che porta al guinzaglio e che mi inizia a fare subito le feste.
"Amore mio" mi abbasso e lascio che mi lecchi ovunque, come ai vecchi tempi. Poi alzo la testa e vedo Elif. Ha anche lui quello sguardo arrabbiato, deluso e schifato. So che agli occhi degli amici di Diego sono una strega ma vorrei che non fosse così.
"Elif, ciao. Come va?" Cerco di sembrare normale ma non penso di avere buoni risultati.
"Abbastanza bene. Tu stai meglio?"
"No per niente" scuoto la testa.
"C'è chi sta peggio di te" è freddo e mi fa male il modo in cui mi tratta.
"Mi dispiace"
"Ti chiedo solo una cosa, okay? Puoi farlo?"
"Cosa?"
"Sta lontana da lui" annuisco senza dire una parola e lui fa un cenno con la testa mi oltrepassa e si tira via Bonnie dai miei piedi allontanandosi.Corro a casa a testa bassa con la paura di incontrare qualcun altro cosa che fortunatamente non succede. Salgo nel mio appartamento, mi spoglio e mi metto sul balcone a guardare il mare con la confezione di gelato a stracciatella e un cucchiaio tra le mani.
Mi odiano tutti e più di tutti, mi odio io. Bello no? Già, uno schifo.
Mi squilla il cellulare ed è mio fratello. Alla ventesima chiamata gli rispondo.
"Nico.."
"Fede, tutto bene?"
"Sì bene. Che c'è?"
"Sono passato al negozio e Giancarlo mi ha detto che sei andata via coi mal di testa"
"Sì, sono a casa ora"
"Va tutto bene, sicura?" Per la prima volta negli ultimi sei anni, mi sembra davvero il momento di essere sincera con lui. È l'unica persona che mi è rimasta e devo concederglielo.
"Diego mi ha lasciata definitivamente e so che lo merito ma ora ci sto malissimo. Deve solo passare del tempo e mi passerà, tutto qui" dico, trattenendo le lacrime.
"Aprimi, sono giù al tuo palazzo" risponde e chiude la telefonata.
Apro giù e la porta e me lo trovo in casa in meno di un minuto. Mi prende dalle braccia e mi tira a lui, stringendomi a sé.
Sento finalmente di potermi liberare, di essere tra le braccia di qualcuno che non mi giudica ma vuole solo aiutarmi. Ne avevo davvero bisogno, mi sfogo, mi libero e dopo sto molto meglio.
"Ora ricomincia da te" mi dice, mentre guardiamo il mare insieme.
"Sì, da domani ricomincio, promesso" gli sorrido e mi appoggio alla sua spalla.
Finalmente posso dire di avere una famiglia, lui è la mia famiglia.
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Sogna con me // Diego Demme
Fanfiction"E se sognassimo insieme?" Prima FanFiction su Diego Demme🌤 Pubblicata il 16-03-2020 Faith.