II

281 26 21
                                    

"Fede ma dove sei? Ti nascondi sempre?" Lo sento che mi cerca nelle altre stanze poi non appena mette piede in terrazzo e mi vede sorride. "Sempre qua, eh?" Dice, ma poi vede il resto e sgrana gli occhi.
"Hai fame?" Domando, visto che è ora di pranzo e io sto morendo di fame.
"Sei magnifica, veramente" mi avvicina e mi stringe a sé baciandomi dolcemente sulle labbra. "Come ti vengono queste idee?" Si stacca e guarda di nuovo il tavolino con le due pizze crocché e le birre. Sa che queste non sono solo due semplici pizze ma che per me e per noi rappresentano molto di più. 
"Era tanto che non ne mangiavo, mi è venuta voglia e so che anche a te piace quindi..." mi sento agitata come se fosse davvero il primo appuntamento, come se non ci conoscessimo da anni. Ma forse è questo, no, l'amore? Mi sa di sì. 
"Hai fatto benissimo, ho una fame da lupi" sorride ancora e si siede al tavolino sotto la veranda che ho organizzato. Mangiamo ognuno la sua pizza in un batter d'occhio, Diego può restare solo un paio d'ore e non vogliamo perdere tempo prezioso.
"Con il master che hai fatto?"
"Ho annullato quello e ne ho prenotato uno qui a Napoli per marzo"
"Ah ottimo. Sicura che vada bene lo stesso? Non voglio che ti privi di nulla" mi fissa negli occhi e io annuisco.
"Sicurissima" rispondo e mi alzo per portare i cartoni delle pizza nella busta che ho adibito a spazzatura.
"Hei..." mi prende per il braccio fermandomi non appena torno nella sua traiettoria. Si alza e mi bacia, tirandomi al suo corpo e facendo scontrare i nostri bacini. "Ho troppa voglia di stare con te, mi manchi" mi sussurra, spostandomi i capelli dalle orecchie e poi lasciandomi un bacio leggero. Chiudo gli occhi e mi godo le sensazioni fantastiche che solo lui sa darmi. 
Annuisco e mi allontano dal suo corpo. Gli prendo la mano e lo porto con me.
"Dove andiamo?" Mi chiede ma io non gli rispondo.
Apro la porta della camera da letto dove all'inizio che ho affittato questa casa ho fatto portare un letto matrimoniale per le volte in cui mi fosse andato di venire a dormire qui. Non ho nemmeno il tempo di pensare a cosa dire che me lo ritrovo addosso, mi prende in braccio e gli stringo le caviglie dietro la schiena, mentre mi dilania le labbra coi suoi baci passionali. Mi fa appoggiare al materasso e mi sfila i vestiti, baciandomi ogni strato di pelle che vede. Sale su di me senza mai toccarmi col suo corpo, solo con le labbra. Mi sfila gli slip e resto completamente nuda sotto di lui. Lo aiuto a spogliarsi e in pochi minuti lo siamo entrambi. Continuiamo a baciarci, mi lascia dei segni sul collo, sul seno, sulla pancia. Poi risale e torna a baciarmi la bocca.
"Non so quanto durerò, ti avverto" dice, io annuisco. Onestamente non me ne frega nulla, voglio solo risentirlo dentro di me non m'importa d'altro.
"Non mi interessa" scuoto la testa e lui appoggia la sua fronte alla mia. Mi allarga le gambe e tenendo i suoi occhi sempre ancorati ai miei, mi entra dentro, spezzandomi il respiro.
Si muove su di me alternando momenti di dolcezza a momenti rudi.
"Ti amo" dice mentre si agita tenendomi le gambe aperte con le mani sulle mie ginocchia. "Ti amo Fede" ripete.
Mi sento il cuore in gola, inarco la schiena spingendomi verso di lui, stringo forte le lenzuola tra le mani. Sto salendo sempre più su, sempre più vicina al piacere.
"Ti amo" dico anche io, quando i nostri occhi si rincontrano e lo stringo più forte a me, al culmine del nostro piacere. 

Restiamo abbracciati e stretti l'un l'altra per un bel po' di tempo, senza dire nulla. Sento il suo respiro sempre più calmo e regolare sulla mia pelle e lo vorrei per me ogni giorno.
"La prossima volta sarà pure meglio, ora avevo troppa foga" quasi si scusa quando si alza dal letto lasciando il mio abbraccio.
"E' stato bellissimo Diego, smettila" sospiro.
"La prossima volta lo sarà di più"
"E' stato fantastico, non c'entra nulla se sei durato qualche minuto in meno. Ci sta" dico e lui sorride infilandosi la felpa del Napoli. 
"Mi eri mancata troppo, veramente. Non mi riuscivo più a trattenere"
"Nemmeno io" rispondo, tirandomi leggermente su. "Non facevo sesso da un anno, avevo quasi dimenticato com'era. Mi sembra impossibile" ridacchio e lui mi guarda sorpreso.
"Davvero?"
"Sì. Non ci riuscivo, te l'ho detto" sospiro ma alla fine sono contenta così, il sesso fine a sé stesso non mi entusiasma più da tempo.
Fa qualche passo verso di me e mi lascia un bacio a stampo.
"Sei solo mia" dice, accarezzandomi la guancia.
"Assolutamente" annuisco. 
"Mi sei diventata una sottona all'improvviso, non me lo aspettavo"
"Scemo" gli lancio un cuscino e ridiamo insieme. "Però, hai ragione, mi fai quest'effetto"
"Beh modestamente..." si pavoneggia e gli faccio il dito medio.
"Tu sei sempre stato un sottone, poi ultimamente hai voluto fare il ribelle"
"Lo ammetto, per te farei qualsiasi cosa"
"A qualunque prezzo?"
"Qualunque" torna a sdraiarsi accanto a me sul letto e si appoggia al mio petto mentre gli accarezzo i capelli.
"Devi andare?"
"Sì, ho gli allenamenti tra nemmeno un'ora, non posso fare tardi"
"No, tranquillo, vai" gli bacio i capelli e lui si alza. "Con i capelli così comunque mi fai impazzire, stai benissimo"
"Così corti?" Si passa una mano sulla testa rasata e mi guarda curioso.
"Mi sembri quello di Prison Break, il protagonista"
"Micheal Scoffield?" Inizia a ridere e poi scuote la testa, avvicinandosi ancora una volta a me.
"Sì, bravo. Ti risaltano gli occhi, stai bene"
"Grazie, allora li faccio sempre così" mi fa l'occhiolino e mi lascia un altro bacio a stampo. "Ma resti ancora qui?" Mette il giubbotto e mi guarda.
"Ancora un po', poi vado al negozio al Vomero a vedere a che punto sono" sospiro, quel negozio ultimamente è la mia ansia.
"Andrà bene, tranquilla. Allora ci sentiamo dopo, io vado"
"A dopo, buon lavoro" gli bacio ancora la bocca e lo seguo con lo sguardo mentre va via.

Resto ancora un po' nel letto a godermi l'odore del suo corpo tra le lenzuola e poi mi rivesto e vado al negozio. Ho deciso che qui ci lavorerà Elena, perché non posso abbandonarla nel momento del bisogno. Lei è stata subito felice e mi ha ringraziata mille volte, ma davvero lo faccio col cuore, ci tengo a lei e al piccolo. La gravidanza procede sempre meglio e non ci sono problemi. Valerio cresce forte e robusto e tra tre mesi lo conosceremo.
Al negozio va tutto bene, ci sono i carpentieri a montare la sala operatoria dove faccio i piccoli interventi di routine. Poi verranno gli idraulici, gli elettricisti e tutto il resto.

Sembra che tutto stia andando per il verso giusto e spero che continui così ancora per molto tempo.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora