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Non ce l'ho fatta più, il dubbio mi stava torturando, stavo per impazzire. Ho preso il mio cellulare e gli ho scritto su Whatsapp. Ha visualizzato come al solito dopo un paio d'ore, colpa della sua repulsione per i cellulari e la tecnologia. Sono stata a fissare la nostra chat per ore prima che rispondesse.

"Siete tornati insieme?"
"Facile così, eh?"
"Diego per piacere..."
"Sì stiamo insieme"
"E tutto l'amore che provavi per me che fine ha fatto?"
"Non ho mai detto di amarti e ti ricordo che sei stata TU a lasciare me"
"E questo che dovrebbe significare? Credi che io non ci stia male nel vederti con lei solo perché ti ho lasciato io?"
"Fede, hai deciso tu che non dovevamo stare più insieme, se stai male non è colpa mia"
"Lo so, non sto dicendo che è colpa tua... solo che... mi manchi e vederti con lei mi ha distrutta"
"Ora sto con lei e torni a farti viva e mi dici queste cose quando lo sai bene che ci ho provato in ogni modo a sistemare la nostra relazione mentre tu non hai mai avuto il coraggio nemmeno di rispondere ad un mio messaggio. Ti fai viva ora, perché? Perché devo volere solo te? Perché non sopporti l'idea che io sia andato avanti?"
"Non è così, sto male da settimane. Tu mi manchi davvero"
"Ah sì? Eppure non mi sembra di averti mai trovata fuori casa mia, e mi sembra di non aver mai ricevuto tue chiamate. Ora che mi hai visto con lei, guarda caso, mi dici queste cose"
"So che può sembrare così, ma non lo è. Lei sa di noi?"
"Sì, le ho detto tutto"
"Le hai detto tutto?"
"Sì"
"Che le hai detto?"
"Che abbiamo avuto una storia"
"Una storia? Le hai detto così?"
"Sì"
"Quindi è stato solo questo? Una storia di sesso?"
"Io ho detto una storia non una storia di sesso. Sai che non lo penso, al massimo è quello che hai sempre voluto tu"
"No. Mi puoi chiamare per piacere?"
"No Fede, lasciami stare, ora non posso. Anzi ti saluto che ho da fare. Ciao buona serata"
"Come vuoi.. ciao"

Sbatto il cellulare sul mio letto e scoppio in lacrime. Ha ragione, ha fottutamente ragione e non ho scusanti. Mi sto comportando da immatura come se disturbare ora la sua quiete mi faccia stare meglio. Ma devo ammetterlo, è così. Sentirlo anche solo per messaggio mi ha fatta stare molto meglio.

Quando la mattina dopo vado al negozio racconto tutto ad Elena che per poco non mi mette le mani addosso.
"Tu non stai bene Fede! Ma ha ragione che ti risponde così, tu guarda che vai a scrivergli!"
"Dovevo sapere la verità Ele, dovevo sapere se stanno insieme"
"Sei egoista, magari lui ora sta bene, sta provando ad andare avanti e tu ora lo fai stare di nuovo male"
"Io una domanda gli ho fatto..."
"No, gli hai fatto capire ben altro. Ora lascialo stare, dagli tempo"
"Sì lo so, ma ho voglia di scrivergli di nuovo..." Mi mangio le labbra e piagnucolo.
"No! Quando dovevi farlo non l'hai voluto fare, ora che sai che sta con lei lo vuoi fare. E non va bene"
"Voglio sapere cosa fanno, se mentre fanno l'amore pensa a me, se gli manco. Devo chiederglielo"
"Ti giuro che ti sequestro il cellulare Fede, seriamente" si innervosisce e mi punta il dito, non l'ho mai vista così ma so che lo fa per il mio bene.
"Non lo contatto, promesso" sospiro e me ne vado nel mio studio, pronta per un nuovo giorno pieno di appuntamenti di lavoro.

Infatti la giornata passa veloce, non ho neanche avuto la tentazione di scrivergli talmente degli impegni che ho avuto. Ora però, nel silenzio di casa mia - interrotto solo dal miagolare flebile di Ghost - la tentazione è forte. Guardo e riguardo la nostra chat, leggo e rileggo ciò che ci dicevamo prima che io prendessi la decisione peggiore della mia vita. Ascolto le sue note vocali, quando mi diceva che non vedeva l'ora di tornare a casa per appoggiare le sue mani sulla mia pelle, quando rideva di gusto alle mie mille battute stupide. Quella è la cosa che mi manca di più, la sua risata. Passo le ore a pensare a cosa scrivergli ma non trovo mai le parole giusto fino a che non mi addormento col cellulare tra le mani. La mattina dopo la sveglia suona giusto in tempo, ho il cellulare all'1% perché stanotte non l'ho caricato. Mi vado a lavare e mi vesto. Vado prima in clinica, poi passo al negozio. Verso le sei del pomeriggio la vedo da lontano, è da sola con Bonnie al guinzaglio e degli occhiali da sole grandi. Il cane di Diego la tira e lei si lascia trascinare divertita, fino a quando non passano proprio fuori al mio negozio.
Io ovviamente appena li ho visti avvicinarsi sono rientrata e sono andata alla cassa da Elena, sicura che non sarebbero entrati. Invece mi smentiscono.
"Ciao" ha un accento diverso da Diego, a lei è molto più spigoloso.
Mi giro e Bonnie corre subito verso di me, scodinzolando e leccandomi le mani.
"Piccolo, ciao, come stai?" Continuo ad accarezzarlo e a giocarci mentre lei ci guarda. Diego mi ha detto che le ha detto tutto, forse è qui per questo? Mi alzo e mi igienizzo le mani con l'Amuchina giusto per non stare senza fare niente ed evitare l'imbarazzo.
"Ciao" rispondo. Lei sorride, sorride sempre, sembra finta.
"Diego mi ha detto che qui avete giochi per Bonnie" chiede, guardando sia me che Elena.
"Sì certo, vieni ti faccio vedere" esce da dietro la cassa e la porta al reparto giocattoli. Lei ne fa vedere un paio al cane e sceglie quello che l'ha entusiasmato di più.
"Prendo questo" dice lei e Bonnie torna da me e mi salta con le zampe addosso. Alina lo guarda, poi guarda me. "Ti manca?" Chiede e lì per lì vado nel panico. Sta parlando con me? Si riferisce a Diego?
Poi capisco che si sta rivolgendo a Bonnie e tiro un sospiro di sollievo, anche se, con questo vuole farmi capire che lei sa.
Alza lo sguardo su di me e tira il guinzaglio verso di lei.
"Ciao piccolo, ti voglio bene lo sai" lo saluto e lei continua a guardarmi.
"Bonnie è come Diego, quando si affeziona ti dà il cuore. Per questo li amo" dice, senza alcuna ragione valida. Che dovrebbe significare?
Faccio di sì con la testa mentre la guardo con un'espressione perplessa.
"Andiamo Bonnie, papà ci aspetta a casa" parla con lui e poi torna a noi. "Ciao ragazze e grazie di tutto, siete gentilissime" ci saluta con la mano ed esce dal negozio.
Aspetto che vada via definitivamente, poi inizio a sfogarmi con Elena.
"Perché è venuta?"
"Per comprare il gioco a Bonnie"
"Sì e io sono stupida? Cos'era, un'avvertimento?"
"Fede senti, io non lo so. So che se tu fossi stata al suo posto avresti fatto anche peggio, lei è stata gentile e non ha detto niente di male"
"Lo so, era ovvio! Lei ha paura di me, me lo sento"
"Può essere, una donna certe cose le sente, forse ha notato che Diego ti pensa ancora, forse sa che gli hai scritto.."
"Non credo, quelle sono cose nostre, non le mostrerebbe mai a lei. Almeno lo spero" mi demoralizzo, e se fosse così?
"No, certo, hai ragione. Forse voleva semplicemente mettere in chiaro che è lei ora che sta con Diego, tutto qui"
"Sì, penso anche io" annuisco e torno nel mio studio.

Me ne torno a casa e mi butto sotto la doccia per poi fiondarmi a letto senza nemmeno cenare.
Non ho voglia di niente, vorrei solo che qui con me ci fosse Diego.
Non chiedo altro.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora