IV

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Sono tre giorni che Elena non mi parla, a stento mi saluta e mi dice solo cose inerenti al lavoro. Le ho detto della cazzata che ho fatto con Diego e si è arrabbiata parecchio anche se questo mi sembra davvero troppo.
"Per quanto ancora non mi parlerai?" Le chiedo non appena al negozio c'è un po' di quiete.
"Non è vero che non ti parlo"
"E' vero invece e non lo negare. Ho sbagliato, okay? Però stai esagerando"
"Fede per me puoi fare quello che vuoi nella tua vita ma se mi chiedi un consiglio da amica e io da tale te lo do, per il tuo bene, ascoltami, cazzo! Per una volta ascoltami, non chiedo molto..."
"Li ho ascoltati spesso ma poi a volte sono impulsiva e faccio di testa mia, non puoi farmene una colpa"
"Non te ne faccio una colpa ma mi urta. Tu fai sempre così: chiedi consigli, dici che li seguirai, poi fai di testa tua mandi tutto a puttane e torni da me a piangere. Sono stufa"
"Mi dispiace, giuro che la prossima volta ti darò ascolto"
"Facciamo così, tienimi fuori da questa storia, okay? Mi stai mandando al manicomio e Diego ha ragione quando dice che non riesci a non pensare per una volta a te. Mi dispiace"
"Che significa, non siamo più amiche?"

No, anche lei no, è l'unica persona a cui voglio bene che ancora mi sta accanto, non posso perderla...

"Non ho detto questo, certo che siamo amiche. Ma sulla questione Diego Demme tienimi fuori" gesticola per farmi capire meglio il suo pensiero e non posso biasimarla, ha come sempre ragione da vendere.
"Va bene, come vuoi" annuisco e torno nel mio studio dove poco dopo mi raggiunge un cliente e poi un altro e un altro ancora e così via fino all'una.
Nei giorni seguenti Elena continua ad essere fredda, cerca di mascherarlo ma a volte noto che non mi guarda nemmeno in faccia.
Capisco il suo ragionamento ma ripeto che trattarmi così mi sembra eccessivo e onestamente non mi va di correrle dietro, al momento ho altro per la testa.

Ho visto Dries qualche volta, mi ha fatto piacere parlargli un po' anche se era in evidente imbarazzo. Non so se poi ne ha parlato con Diego e non riesco ad immaginare una sua eventuale reazione. Ormai sono quasi due mesi che ci siamo lasciati, è aprile e tra poco più di un mese andrà anche via da Napoli perché il campionato sta per terminare.
Per quanto riguarda me, no, non ho ancora ben decifrato i miei sentimenti. Lui mi manca, mi manca da morire. A volte per quanto mi manca non riesco a respirare ma poi ci sono altre volte che per tutto il giorno non lo penso proprio, mi passa di mente, mi è indifferente.
Non lo so, non mi capisco. Un giorno penso che è meglio che sia finita, che forse non è l'amore esasperato che pensavo fosse, il giorno dopo lo sogno, penso che potrebbe stare con un'altra e crollo in un mare di lacrime imprecando per quanto mi manca.
Non lo so, non so un bel niente.
Nel frattempo le cose con Elena vanno sempre male, non usciamo più, non ci chiamiamo, a stento ci parliamo. Lei continua a stare col suo Dario e a non calcolarmi minimamente.
Talmente che mi sembra di non capirci nulla, stasera esco con il mio fratellino e la sua cara moglie. Alla fine gli ho dovuto dire tutto e lui sembrava aspettarselo. Ormai non sono neppure più una delusione, da me si aspettano sempre il peggio.
"Cioè quindi non sai se lo ami?"
"No Carol" scuoto la testa. È l'ultima con cui vorrei parlarne ma ora sono qui e non posso tirarmi indietro.
"E gliel'hai detto?"
"Mhmh" faccio di sì con la testa e mi aspetto la sua prossima frase ad effetto.
"Ti facevo più furba" sembra incazzata e incrocia le braccia sotto al seno mentre aspettiamo il panino da Gino a Pomigliano.
"Cosa avrei dovuto fare, sentiamo.."
"Restare con lui e capire se lo amavi nel frattempo. Ora non lo puoi capire visto che non lo frequenti. E poi guarda che l'amore può venire anche col tempo, non è sempre un colpo di fulmine"
"Lo so ma quasi un anno è sufficiente, no?"
"Beh allora non lo ami, semplice"
"Non lo so io come vuoi saperlo tu?"
"Dai questa impressione"
"Spesso do impressioni sbagliate e comunque ci sto ancora pensando, non mi confondere ancora le idee. Nico ma tu lo stai frequentando?"
"Sì, ogni tanto. Mi sembra tranquillo"
"Mi fa piacere, non voglio portargli problemi" dico sincera, rovinargli la vita non è tra i miei obiettivi.
"E lui ti sta aspettando?" Mio fratello continua e mi fa riflettere.
"Lui mi ama, non penso stia con altre" rispondo cercando di sembrare calma quando dentro invece non lo sono affatto.
"Ah capisco" fa un'espressione poco convinta ma evito di continuare il discorso perché non mi va proprio. Per il resto della serata Carolina cerca sempre di rimettere l'argomento Diego in mezzo ma io sono brava a virare su altro. Non mi va di dare in pasto alle iene la nostra relazione, proprio no.

Quando torno a casa mi sembra tutto ancora più sconclusionato e confuso, non riesco a tirare le somme di nulla e ho bisogno di un'amica con cui confidarmi. Provo a chiamare Elena perché solo lei sa aiutarmi in queste situazioni. Il suo cellulare squilla, squilla ma lo fa a vuoto. Ci riprovo ma il finale non cambia. Poso il cellulare e vado a farmi un bagno caldo, forse è meglio ed è l'unico modo che al momento conosco per farmi passare un po' il mal di testa.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora