"Buongiorno" mi alzo e gli bacio la bocca mentre ancora dorme, o così sembra. Non risponde, forse dorme davvero ma ho voglia di dargli fastidio, quindi mi siedo a cavalcioni su di lui e inizio a lasciargli baci ovunque. Mugola un po', poi finalmente inizia a dare segni di vita e mi mette le mani sui fianchi. Il resto del suo corpo, soprattutto una parte in particolare, è già bella sveglia e ne approfitto. Mi muovo sulla sua erezione e lui chiude gli occhi godendosi i miei movimenti.
"C'è luce stamattina, vuoi chiudere le tende?" Mi accarezza i capelli e mi guarda con aria dolce, si preoccupa sempre per me. Scuoto la testa e lo bacio ma lui si stacca e parla ancora.
"Se non ti piace così chiudi le tende" ripete.
"No tranquillo" lo zittisco e stavolta non insiste. Mi lascia campo libero e mi prendo cura di lui per bene, per poi lasciargli il comando. Ora è lui che mi chiede di osare, che sperimenta, che prova cose nuove. E' il sesso in persona e mi fa provare sensazioni che non ho mai provato prima. La luce del mattino ci illumina ed è più eccitante che mai. Alla fine si accascia su di me sudato e affannato. Wow.
"Comunque non ho nessun problema a farlo con le luci accese" spiego, appena riprendo un po' di forze.
"Avevo capito che avevi vergogna.." Dice convinto fissandomi. Io scuoto la testa e rido, poi mi appoggio al suo petto e gli lascio tanti baci.
"Io vergogna? Ti sembro la tipa?" Gli faccio la linguaccia e lui mi guarda confuso.
"Ma avevi detto così la prima volta a casa mia.." Dice sempre più sconvolto.
"Non avevo il completino intimo coordinato, tutto qui" rispondo alzando le spalle e lui spalanca la bocca.
"Sei una stronza, in questi mesi ho creduto che avessi problemi ad accettare il tuo fisico, che ne so"
"Perché, che ha il mio fisico che non va?" Sono completamente nuda inginocchiata sul letto e lui si alza sui gomiti con una faccia che è tutto un programma.
"Per me assolutamente nulla, sei bellissima e non cambierei nulla di te. Ma si sa come siete voi donne, avete mille complessi.."
"Io no, semplicemente non ero preparata per quella notte con te, non l'avevo messo in programma"
"E io stupido che sto sempre a spegnere le luci" scuote la testa e rido ancora.
"Sei la dolcezza in persona, un vero cioccolatino" mi butto su di lui e cerco di baciarlo ma si scansa più che può.
"No eh, questa me la paghi, non fare la ruffiana"
"Dai facciamo pace, scusami"
"No, ho detto no" fa il sostenuto e io sbuffo.
"Mi puoi scopare in tutti modi che vuoi non ho vergogna di nulla" dico, facendogli ancora la linguaccia, poi continuo. "Vado a farmi la doccia, se ti passa raggiungimi" gli lancio un bacio e corro in bagno.
Lo aspetto qualche minuto, poi mi butto sotto il getto d'acqua sicura di vederlo arrivare nel giro di qualche secondo. Invece sento il campanello bussare, i suoi passi che vanno verso l'ingresso e poi lui che parla con un altro uomo. Mi sciacquo velocemente ed esco dalla cabina doccia.
"Diego, chi è?"
"Fede è tuo fratello Nicola" dice semplicemente.
"Arrivo subito" gli dico e vado già nel panico. Sto facendo di tutto per tenerlo lontano da Diego e lui che fa? Si presenta qui. Bah.
Metto i vestiti che mi ero preparata ed esco, raggiungendoli in salone. Li trovo che ridono e scherzano e Diego mi fa un sorrisone quando mi vede arrivare.
"Ho dovuto conoscerlo così, casualmente. Ti pare possibile?" Mi domanda Nicola incrociando le braccia.
"Nico lo sai che siamo entrambi molto impegnati, chissà come l'hai trovato qui" dico e Diego mi guarda un attimo perplesso senza però dire nulla.
"Comunque, come dicevo a lui, stasera volete venire a cena da noi?" Mi guarda negli occhi e io deglutisco a fatica.
"Non lo so, ti dico tra un paio d'ore" rispondo subito.
"Va bene. Diego ha detto di non avere impegni, vedi di liberarti anche tu, è tanto che non stiamo un po' insieme, sorellina" si alza e mi sorride.
"Faccio il possibile" sorrido anche io e lui mi dà la mia parte d'affitto di una casa che comprammo insieme qualche anno fa.
"Aspetto vostre notizie allora, buona giornata" dà un abbraccio amichevole a Diego e bacia me. Ora sono amici. Ma stiamo scherzando? Se ne va e Diego capisce subito che qualcosa non va.
"Non sapevo che avessi un fratello"
"Non mi piace parlare della mia famiglia quando frequento qualcuno, almeno all'inizio"
"Ah capisco. Non andate d'accordo?"
"Con lui sì, solo che non voglio che ti infastidisca e poi non sopporto la moglie" faccio una voce da oca imitandola e lui ride.
"A me non dà fastidio, anzi, mi sta simpatico. Per stasera decidi tu"
"Non posso dire di no, dopo gli mando un messaggio e accetto l'invito" sbuffo.
"Se non ti va non ci andiamo" mi avvicina e appoggia la sua fronte alla mia, spostandomi i capelli ancora bagnati dietro l'orecchio.
"Mi va" rispondo e lui mi bacia annuendo.
Ci finiamo di preparare poi ci salutiamo e ognuno va al suo luogo di lavoro.
Io sono al negozio e la giornata è super incasinata. Come se non bastasse, poi, la settimana prossima devo partecipare ad un convegno in cui devo fare un discorso sulle malattie infettive negli animali domestici. Che ansia. L'ho scritto già da un mese e lo ripeto ogni giorno, ma più il giorno del convegno si avvicina più ansia ho.
La giornata lavorativa finisce alle sette e scappo a casa. Mi lavo, mi vesto e Diego passa a prendermi per le otto e un quarto. Arriviamo da mio fratello dieci minuti dopo e come al solito quell'oca giuliva di mia cognata inizia a starnazzare appena ci vede.
"Tesooori, ma che belli siete, venite, entrate" mio fratello alle sue spalle sorride, convinto che la moglie sia ospitale e simpatica. Bleah.
"Tu devi essere Diego.." gli stringe la mano e gli strofina l'altra mano sul braccio, facendomi già innervosire. Non lo devi toccare, chiaro?
"Si sono Diego, piacere. Tu devi essere Carolina" gli risponde a tono e lei spalanca la bocca e fa delle scene patetiche.
"Che carino sa anche il mio nome" inizia a dire e poi continua con altre cento sciocchezze. Ci sediamo a tavola e iniziamo a cenare, partiamo dagli antipasti, poi il primo, un secondo, due contorni, la frutta e il dolce. Tutto ben organizzato, quasi esagerato. Diego e mio fratello sono entrati subito in sintonia, ridono, scherzano, parlano di calcio, di auto e ogni tanto Carolina si intromette giusto per farsi notare.
"E come ti trovi qui?" Gli sfiora una mano e lui la tira subito via guardandomi con la coda dell'occhio. Sa che vorrei urlare in questo momento, anzi se potessi, lo prenderei di peso e lo porterei via da qui.
"Bene, ho sempre voluto venirci, fin da bambino"
"Era il tuo sogno?" Sbatte quelle ciglia finte una decina di volte e Diego quasi scoppia a ridere per quanto è ridicola.
"Sì, mio e di mio padre" annuisce e poi mi tira a lui lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Capisco. Aspetta hai una cosa qui.." si sporge e arriva praticamente a pochi centimetri dalla sua faccia e gli toglie un mio capello che aveva tra la barba, sfiorandogli la mascella.
Sono su tutte le furie. Mio fratello fa finta di nulla, forse è abituato a queste scene ma a me dà un fastidio tremendo. Tremendo.
Lui si tira subito indietro e mi stringe la mano più forte.
Continuiamo la cena e appena abbiamo l'occasione giusta, andiamo via. Mi dispiace per mio fratello che è davvero un bravo ragazzo, ma ha una moglie davvero insopportabile e lo sa bene perché io l'ho sempre avvisato.
"Ma l'hai vista?" Chiedo a Diego non appena siamo a casa sua.
"Certo che si, mi ha messo in imbarazzo un paio di volte"
"Ma poi davanti a me e mio fratello, figurati se non ci fossimo stati noi! Che faceva, te la metteva in faccia?" Ride alla mia battuta ma poi torna serio.
"Penso e spero che sia solo un suo modo di essere, non penso che voleva provarci con me"
"Sì ma non ti deve toccare così, non lo può fare"
"Sei gelosa?"
"Ovvio che lo sono, sei solo mio" lo spingo sul letto e lui si lascia cadere.
"Dimostramelo" dice, facendomi l'occhiolino.
E glielo dimostro eccome, soprattutto dopo questa serata non vedo l'ora di sentirlo muovere sopra di me mentre mi dice cose romantiche all'orecchio.

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Sogna con me // Diego Demme
Fanfiction"E se sognassimo insieme?" Prima FanFiction su Diego Demme🌤 Pubblicata il 16-03-2020 Faith.