Parte sesta - Ora basta

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"Eddai Diego, alzati!" Elif mi scuote per l'ennesima volta ma stamattina non ho proprio voglia di alzarmi, sono da giorni in un periodo totalmente down. Mi alzo a stento, ci metto secoli per fare ogni cosa e sempre se qualcuna mi costringe a farlo, come in questo caso Elif. Controllo un attimo il cellulare prima di andare a farmi la doccia e prepararmi e ovviamente trovo un suo messaggio.
'Quindi oggi niente allenamenti?' Leggo l'anteprima del messaggio di Alina ma non rispondo subito perché devo prepararmi per andare con Dries ed Elif a fare colazione al bar e non posso perdere altro tempo visto che sono già in ritardo.
Alina e io messaggiamo da una settimana più o meno, forse qualche giorno in più. Da quel suo primo messaggio poi non abbiamo più smesso di sentirci e, stranamente, sono stato io a continuare. Lei è sempre stata brava a capirmi e sta cercando di aiutarmi senza farmi alcun tipo di pressione e lo apprezzo molto.
"Sei pronto?" Il macedone bussa di nuovo alla porta del bagno e stavolta la apro.
"Sì, eccomi, andiamo" prendiamo la mia Fiat e andiamo a Margellina dove ci sta aspettando Dries. Ci sediamo al tavolino del bar e iniziamo a chiacchierare.
"No davvero, mi piace molto. E' intelligente, è brillante.. ha sempre la risposta pronta e mi fa ridere da morire" Elif racconta a Dries di Anita e io mi assento per un attimo rispondendo al messaggio di Alina.
'Ehi, buongiorno.. no, oggi è libera. Tu che fai di bello?' Scrivo e mi accorgo solo ora che i miei due compagni di squadra stanno richiamando la mia attenzione da chissà quanto tempo.
"Diego, ma ci sei?"
"Sì eccomi, rispondevo ad un messaggio. Dimmi"
"Vieni qua che ci faccio una foto da mandare ad Anita"
"Okay" mi avvicino e lui scatta il solito selfie. Ormai ha più nostre foto Anita che chiunque altro al mondo. Elif è molto preso da questa ragazza e devo dire che anche a me piace per lui. Lo riesce a calmare e ultimamente è più concentrato e attento che mai.
"Ma vi siete visti qualche volta?" Gli chiede Dries.
"No, solo in videochiamata, dice che dobbiamo conoscerci meglio prima di vederci"
"Non ha torto, fa bene" gli punto il dito e lui annuisce.
"Sì, fa bene, certo. Però un gelato, di pomeriggio in un posto dove siete tra la gente te lo potrebbe concedere con queste belle giornate che stanno facendo"
"Spero di convincerla presto.. eccola, ha risposto. Vi saluta e dice di salutare Kat, Juliette e Bonnie" alza le spalle e Dries se la ride.
"Tifosa ossessiva proprio eh.." dice il belga e noi annuiamo. "Fai attenzione eh Elif, vedi bene se non vuole solo entrare nel nostro mondo"
"Sì lo so, anche Diego me l'ha detto. Ma non mi ha mai chiesto nulla in venti giorni che ci sentiamo, non ha mai messo nostre foto - né le vostre - sui social o cose così.. Per ora non mi sembra"
"Bene, meglio così. Io dico solo stai attento, poi vedi tu"
"Infatti, glielo dico sempre pure io. Purtroppo con le tifose uno deve sempre andarci coi piedi di piombo, non puoi mai sapere che hanno in testa. Però lei mi sembra una ragazza seria" concludo ed Elif annuisce.
"Anche a me per ora. Boh, poi vedrò come si mettono le cose.."
"Bravo piccolino" Dries gli dà una pacca sulla spalla e poi guarda me. "Tu, novità?"
"No, niente" scuoto la testa, di Alina non lo sa nessuno e di Fede non ho notizie, quindi non ho novità. "Quasi quasi mando tutti a fanculo e ciao"
"Che uomo maturo" Elif mi fa il verso e Dries ride come un cretino.
"Maturo un cazzo, sto passando l'inferno da mesi e sono stanco"
"Hai ragione, ma allora prendila tu la decisione, no?"
"Infatti l'ho presa. Domani vado da lei e glielo dico. Basta" mi agito sulla sedia e loro fanno di sì con la testa.
No, davvero, sono stufo di aspettare per una cosa che non accadrà mai quindi prendo io la decisione e mi rifaccio una vita. Ora basta.
Finiamo di mangiare, paghiamo e andiamo via. Torniamo a casa e mentre Elif fa videochiamate, messaggia, fa vedere come cucina e mille altre cose con Anita, io mi alleno in terrazzo e poi riposo. Nella mia testa penso al discorso da farle ma le parole proprio non le trovo. So cosa dovrei dirle ma non so come, non so dove, non so se avrò la forza di farlo davvero.
La giornata passa così e vado a letto che sono appena le undici. Stranamente anche Elif alle undici e mezza è già a letto che dorme, si saranno stancati troppo oggi a fare videochiamate varie. Cado in un sonno profondo che però è spezzato, dopo qualche ora, dal campanello che suona insistentemente.
"Ma chi è?"
Sia io che Elif saltiamo letteralmente in piedi ma lo faccio restare in camera e vado io a vedere chi è dato che siamo a casa mia.
Apro la porta e Federica in vestitino succinto, tacchi a spillo e trucco sbavato mi appare di fronte.
"Fede? Che fai qui?" Si intrufola in casa mia e sembra disperata. "Stai bene?"
"No, non sto per niente bene Diego. Per niente" sembra avercela con me a non capisco il motivo e poi mi ha preso alla sprovvista, sono ancora mezzo addormentato.
"Ed è colpa mia?"
"Sì è colpa tua e di quello che mi hai fatto"
Ora siamo arrivati a questo punto? Ottimo.
La colpa ora è mia se lei non sta bene.
"Ma sei ubriaca Fede? Stai delirando"
"Sono sobrissima, non riesco nemmeno più ad ubriacarmi se vuoi saperlo"
Sospiro e mi passo le mani tra i capelli. Non ho ancora capito cosa diamine è venuta a fare qui.
"Posso fare qualcosa per te?"
"Voglio sapere perché"
"Cosa?"
"Non riesco a stare più con nessuno, ci ho provato, stasera, ieri, l'altro ieri.. ma niente! Appena uno mi tocca mi viene da vomitare!"
Urla e scoppia a piangere. E' davvero devastata e ora capisco il suo abbigliamento e il trucco sbavato.
"E io cosa c'entro?" Mi faccio più serio, non mi piace che ci abbia provato con altri uomini e voglio capire che colpa ne ho.
"Tu mi hai fatto qualcosa, qualcosa che non mi so spiegare e che mi fa stare male"
"Che ti avrei fatto?"
"Non lo so, so solo che io voglio solo te. I miei occhi vogliono solo te, il mio corpo.." mi prende le mani e se le mette sui fianchi chiudendo gli occhi per qualche attimo e godendosi il momento. "..vuole solo te. Il mio cervello vuole solo te e il mio cuore vuole solo te" termina fissandomi negli occhi e fa piangere anche me.
"Questo cosa vorrebbe dire? Sei arrivata ad una conclusione?"
Ci spero, spero con tutto me stesso che questa sia la volta buona, che abbia finalmente capito ciò che prova per me e che ne abbia avuto la prova.
Si allontana e torna a sedersi sul divano con la testa tra le mani.
"Non riesco a dirlo Diego, non ci riesco"
"Ma lo senti?" Mi inginocchio per mettermi alla sua altezza e i suoi singhiozzi mi squarciano il cuore. "Lo senti Fede? Mi basta questo, non voglio costringerti a dirlo.." Spiego ma lei non parla ancora. "Lo senti?" Ripeto dopo qualche minuto di silenzio.
Alza la testa, mi accarezza il viso e fa un respiro profondo.
"Non lo so" dice, spezzando definitivamente ogni mia speranza. Annuisco e mi alzo.
"L'avevo capito che è così, è chiaro. E onestamente non riesco più ad aspettare, sto vivendo nell'ansia, nella paura che tu possa trovare un altro mentre io sono qui a soffrire come un cane per te da mesi e mesi" dico, mentre le lacrime mi rigano le guance.
"Io ti seguo sempre e in campo sembri così tranquillo, giochi alla grande, poi ridi, segni, esulti.. Io pensavo che stessi bene, non credevo che.."
"Il calcio ha l'abilità di farmi passare ogni male ma dura poco, giusto quei novanta minuti. Solo chi in questi mesi mi è stato vicino sa quanto sto male. Chiedilo ad Elif, che mi deve trascinare fuori dal letto la mattina, che mi deve costringere a scendere con Bonnie, che deve cucinare lui per me perché io non ne ho voglia. Chiedilo a lui delle notti in bianco, dei miei pensieri.. Io non mi riconosco più, sono il fantasma di me stesso e ne ho abbastanza"
"Mi dispiace, Diego, vorrei tanto essere migliore, essere diversa ma non ci riesco e mi sento uno schifo. Tu hai completamente ragione, io non so che dirti.."
"Non dire niente, stavolta parlo io. Per me da stasera è finita, mi reputo single e dovresti farlo anche tu. Mi dispiace ma non riesco a sopportare questa situazione ancora per mesi, sto perdendo la testa e onestamente non mi va di farlo dietro ad una ragazza che, per quanto ami, non è sicura di quello che prova per me dopo un anno e mezzo che ci conosciamo. Ora devo pensare a me"
Annuisce e torna a singhiozzare. La faccio alzare e la stringo tra le mie braccia.
Né io né lei meritiamo di stare così male e forse allontanarci è l'unica decisione che farà stare bene entrambi.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora