VI

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Di mio fratello, e soprattutto di sua moglie, non ci riusciamo a liberare. Diego ha trovato in Nicola un amico e si trovano bene insieme. Vanno a correre, fanno aperitivi, colazioni, spese varie. Quasi passa più tempo con lui che con me. Non è un problema per me, l'unico problema è che spesso c'è Carolina di mezzo, come per esempio stasera allo stadio. Hanno preso il vizio di venirsi a vedere tutte le partite in casa con me allo stadio, a spese di Diego, ovviamente.
A mia cognata non è mai interessato il calcio, ora invece fa quella che è amante del Napoli e cazzate simili. Ora siamo fuori agli spogliatoi ad aspettare Diego per andarcene. Ha giocato l'ultimo quarto d'ora contro il Torino dopo un'infinità di partite da titolare.
"Hei Fede, vieni un attimo" stacco gli occhi dal mio cellulare e lo vedo che mi chiama da lontano mentre parla con Allan. Mi avvicino e lui mi tira dandomi un bacio a stampo sulla bocca, poi passa alle presentazioni.
"Ti volevo presentare This, la moglie di Allan. E' arrivata ieri dal Brasile. Thais lei è Federica, la mia fidanzata" dice e io allungo la mano per stringerla alla bella ragazza che ho di fronte. E' la prima volta che mi presenta come la sua fidanzata e mi fa abbastanza strano. Mi presenta così anche ad altre persone che lo salutano e poi raggiungiamo mio fratello e sua moglie.
"Bentornato campione, pizza per festeggiare la vittoria?" Domanda mio fratello guardando prima me e poi lui.
Sta per venirmi una crisi di nervi, non posso pensare di passare altre ore con Carolina, esco pazza. Non parlo perché non so cosa Diego voglia fare ma per fortuna parla lui per primo.
"No, stasera non è il caso, non posso. Facciamo un'altra volta" dice, dopo avermi guardato un attimo.
"Dai Fede, convincilo tu" mia cognata mi dà una spintarella ma proprio non riesco a fingere di essere divertita.
"Se ha detto di no si vede che non può. E poi anche io sono stanca, preferisco andare a casa" dico la mia e il mio ragazzo annuisce.
"Vabbè si vede che mia sorella ha di meglio da fare, lasciamoli stare Carol"
"Non ho di meglio da fare Nico, siamo stanchi. Facciamo la prossima settimana" cerco di addolcirmi, chissà con quali risultati.
"Va benissimo sorellina. Allora buona serata. Diego, domani la corsa è confermata?"
"Sì confermata" annuisce e si scambiano un abbraccio.
"Posso venire anche io? Ho proprio bisogno di un po' di allenamento.."
"Carolina, eddai.." Mi viene spontaneo e subito mio fratello si schiarisce la voce e si intromette.
"Meglio di no tesoro"
"Ma perché no?"
"Magari vogliono stare tra uomini, parlare di cose loro, no?" Dico ancora e i due annuiscono.
"E va bene" si convince, ci salutiamo e andiamo ognuno a casa sua. Io vado da Diego e ci mettiamo subito a letto dopo aver mangiato un trancio di pizza della signora Anna che ormai è una di famiglia per noi.
"Per fortuna che non hai detto di sì, guarda. Avrei preferito buttarmi giù"
"L'ho capito, perciò ho risposto così" mi tira a lui e mi appoggio alla sua spalla.
"Grazie. Poi con questa cosa del convegno che ho martedì ho un'ansia assurda e non posso pensare anche a lei che ti mette le mani addosso" sbuffo e lui ride rispondendo ad un messaggio su whatsapp.
"Stasera non mi ha toccato proprio, forse Nicola le ha chiesto di non farlo?"
"Ma non credo proprio, mio fratello è un cretino, nemmeno se ne accorge" rispondo e lui annuisce sempre col cellulare tra le mani.
"A me darebbe un fastidio enorme se ti metti a flirtare con un altro davanti ai miei occhi"
"Infatti a me dà fastidio.." Dico e mi affaccio sul suo cellulare. Non è mai stato col cellulare in mano a letto, lui odia messaggiare e odia tutto ciò che è legato alla tecnologia. Le persone deve guardarle negli occhi, dice.
"Si può sapere con chi messaggi?"
"Con tuo fratello"
"Ancora? Mollalo no? Dai vieni" lo tiro ma lui non scolla gli occhi dal display.
"Aspetta un attimo.."
"Dai posa sto coso.."
"Un secondo e sono da te"
"Ma sei serio Diego? Stai esagerando, veramente"
"Lo sto salutando, eccomi"
"Statti da solo ora, mi è passata la voglia" giro le spalle e mi volto dall'altra parte.
"Dai eccomi, scusa, stavamo parlando di una cosa seria. Scusami" mi fa scorrere le mani sui fianchi infilandole sotto la maglia del mio pigiama facendomi rabbrividire. Ma resisto e non cedo.
"Buonanotte" dico e lui dopo aver sospirato risponde allo stesso modo, addormentandosi con la solita mano sulla mia pancia.
La mattina dopo quando mi sveglio il suo posto nel letto è vuoto, c'è un vassoio con la colazione e un post-it giallo con scritto 'Scusa per ieri, torno per le dieci e mi faccio perdonare'.
Sposto il vassoio, sposto le lenzuola e vado a farmi la doccia. Quando esco lo trovo sul letto che rilegge il suo biglietto accanto alla colazione ancora intatta.
"Sei ancora arrabbiata?" Mi domanda.
Non rispondo proprio, prendo dal cassetto del comodino l'intimo pulito e me lo infilo dandogli le spalle.
"Mi dispiace, giuro che non ricapita. Mi perdoni?" Mi bacia dietro alla nuca e poi ai lati del collo.
"Se stai con me, stai con me, punto"
"Certo, hai ragione. Ma ti dà fastidio che frequenti tuo fratello? Se è così dimmelo"
"No con mio fratello non ho problemi, è lei che mi infastidisce"
"Non l'ho proprio vista, e anche se fosse, se lei ci provasse, la rifiuterei lo sai"
"Certo che lo so ma mi dà fastidio anche solo l'idea"
"Sta tranquilla" mi massaggia le spalle lasciandomi altri baci.
"Non ci riesco, sono troppo nervosa"
"Dammi il discorso, lo ripeti e io vedo se dici tutto correttamente, così ti alleni"
"Non hai da fare?"
Scuote la testa. "Sei la mia priorità" dice e per poco non mi scoppia il cuore. Lo bacio finalmente dopo troppe ore di astinenza e gli passo l'iPad con il discorso.
Glielo ripeto a memoria, facendo i gesti e gli esempi che farò anche sul podio del convegno e alla fine mi sento un po' più tranquilla.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora