Dovrei essere in clinica e invece sono arrotolata nelle coperte oltre che nel degrado totale. Ma davvero ieri sera l'ho baciato? E davvero volevo anche altro? Cioè Fede, ma sei seria o ti droghi? Non fai in tempo ad uscire da una storia inutile che ne trovi subito un'altra, eh no eh, proprio no! Non che Diego non mi piaccia, anzi, mi sembra un bravissimo ragazzo, uno di quelli che se ne conoscono una volta nella vita, ma io non sono pronta ad affrontare una nuova conoscenza. Non ora.
Prendo il cellulare e chiamo Elena poco prima dell'ora di spacco.
"Capo! Sei ancora malata?"
"Ma che malata Ele, magari! Prendi due pizze e portale da me per pranzo, ho bisogno di te" piagnucolo e lei sospira.
"Che è successo?"
"Niente di grave, ho solo toccato il punto più basso della mia dignità. Vieni allora?"
"Come ogni volta.." ridacchia perché mi conosce bene e poi continua. "Mezz'ora e sono da te" dice e riaggancia.
Dopo mezz'ora precisa, è da me.
"Almeno la doccia potevi farla però eh.."
"Non ho voglia. Voglio solo ingozzarmi di pizza fino ad esplodere" ci sediamo a tavola e prendiamo le pizze.
"Si può sapere che è successo? C'entra Gionatan?" Chiede quasi schifata.
"Sarebbe stato meglio se riguardasse lui guarda"
"Addirittura? Che hai combinato?"
"Ieri sera dopo la giornata interminabile a lavoro, Gionatan che continua a chiamarmi a mandarmi messaggi eccetera, non mi viene voglia di un drink?"
"Aia.. che cazzo hai combinato?"
"Fammi finire così capisci.. Dicevo, vado al Miranapoli a Posillipo, una cosa tranquilla. E chi ci trovo?"
"Chiii? Dillo!"
"Diego!" Urlo mettendomi le mani in faccia.
"Diego, Diego Demme? Il cioccolatino tedesco?"
"Sì"
"Cazzo sì! Te lo sei scopato?" È super entusiasta ma la spengo subito.
"No, fortunatamente mi sono fermata prima"
"Ma come.."
"Non potevo incasinare ancora di più la situazione, mi basta Gionatan. Ci sono stata l'altro ieri con lui, non posso passare da un cazzo all'altro in 12 ore"
"Ma dovevi sperimentare la regola della elle" sembra delusa e mi strappa un sorriso.
"Non era il caso. Comunque mi vede da sola e sconsolata al bar, mi avvicina e mi invita a bere qualcosa con un suo compagno di squadra, Mertens. Parliamo, ridiamo, scherziamo, poi Mertens va via con la scusa che lo chiama la mamma.."
"Sei seria? Questo è il mio idolo, devo mandargli un messaggio su Instagram e dirgli che lo amo!" Ride forte e poi torna a prestarmi attenzione. "E poi?"
"Io e Diego restiamo ancora un po' al bar, poi dico che devo andare perché è tardi e sto a piedi e lui, ovviamente, si offre di accompagnarmi. Accetto"
"L'hai voluta tu però eh.."
"Sì perché mi piace e non volevo già salutarlo"
"E poi? Che è successo?"
"Mentre camminavamo abbiamo ancora parlato, ho fatto un po' la gatta morta, la maliziosa e lui ovviamente ha capito il messaggio. L'ho fatto salire fino a fuori la porta di casa mia e lì mi ha baciata"
"Ti ha baciata? Ma è un amore" sospira quasi innamorata del mio racconto e mi guarda con gli occhi a cuoricino.
"Sì ma è anche fuoco, fuoco puro. Mi ha baciata in un modo che mi ha incendiata subito, le sue mani grandi strette sui miei fianchi, penso di avere ancora i segni sulla pelle" esagero per dare l'idea.
"Per come ti conosco io te lo saresti scopato fuori al pianerottolo. Invece?"
"Invece mi è rimasta un briciolo di dignità e l'ho fermato, gli ho detto che era tardi e l'ho salutato"
"No.."
"Sì" annuisco decisa, deve appoggiarmi non venirmi contro.
"Una volta che ti capita uno fatto bene lo allontani, bah. Ma non ti piace?"
"Non mi piace? E che sono pazza? Mi fa impazzire in ogni particolare, non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi così limpidi e profondi, la sua pronuncia strana, la erre moscia, i bicipiti pronunciati.." Stavolta sono io a sospirare e lei fa degli applausini entusiasti. "E poi.. mi ha stretta talmente tanto a lui mentre mi baciava che ho sentito la presenza.." Alzo un sopracciglio e lei spalanca la bocca. "Mi sembrava molto ben piazzato" concludo e lei si dispera.
"Sei una cogliona, una cretina! Se non ti ci metti insieme e ci fai due figli nel giro dei prossimi tre anni giuro che ti disconosco come amica. Chiamalo immediatamente"
"No" non mi aiuta così, per niente.
"Cosa no?"
"Tu mi devi aiutare, devo stargli lontano"
"Che? Ma sei davvero fuori allora?"
"Non posso frequentarlo in questo momento, non sono in me"
"E io che dovrei fare?"
"Se viene al negozio digli che io non ci sono o che sono impegnata, sempre. Non dare altre informazioni su di me"
"Ma davvero?"
"Sì"
"Ma sa dove abiti, potrebbe venire qui.."
"Se passa un paio di volte al negozio e gli dici come ti ho detto sono sicura che capirà, non è stupido. Non si presenterà qui"
"Come vuoi" annuisce poco d'accordo con me, ma è l'unica cosa giusta da fare al momento.
Dopo la pizza faccio la doccia, mi vesto e vado al negozio. E indovinate? Arriva Diego. Elena appena lo vede mette il telefono in comunicazione col mio per farmi sentire la loro conversazione.
"Ciao Ele, c'è la dottoressa?"
"Diego, ciao! Oggi senza Bonnie?" Chiede lei in evidente imbarazzo.
"Sì l'ho lasciato a casa. Fede c'è?"
"No oggi no, mi dispiace"
"Quando la posso trovare?"
"Non lo so, è sempre molto impegnata"
"Ho capito. Le dici che l'ho cercata?"
"Certo, appena la vedo glielo dico"
"Grazie, ciao buona giornata" si salutano ed Elena corre da me.
"Ti sembra normale?"
"Sì lo è. Se viene ancora, digli la stessa cosa"
"Che sei una cogliona te l'ho già detto?"
"Vai a lavorare!" La caccio dal mio studio e lei torna alla cassa.
E infatti non mi sbaglio nemmeno stavolta.
Diego torna due volte in tre giorni, Elena gli dice sempre la stessa cosa, aggiungendo che mi ha detto che mi ha cercato. L'ultima volta, mi spiega Elena, che le è sembrato rassegnato. Le ha sorriso, ha pagato un giochino inutile per Bonnie ed è andato via con le mani in tasca.Sono dispiaciuta, davvero, ma al momento non posso fare che così.

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Sogna con me // Diego Demme
Fiksi Penggemar"E se sognassimo insieme?" Prima FanFiction su Diego Demme🌤 Pubblicata il 16-03-2020 Faith.