II

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I giorni e le notti proseguono sempre così: io da lei o lei da me. Ormai stiamo sempre insieme e stiamo bene. Siamo stati fuori a cena, in giro, ma alla fine preferiamo stare a casa sul divano a rilassarci e poi fare l'amore.
Io sono più tranquillo, finalmente le cose vanno nel verso giusto.
"Oh allora stasera tutti da te?" Insigne deve pagare la sua scommessa e sono tutti invitati da me.
"Certo, tu vieni nel pomeriggio che devi preparare per tutti. Gli altri venite verso le sette e mezza, vedete voi"
"Non vedo l'ora" dice Koulibaly, sfregandosi le mani.
"Ma se questo nano cucina una chiavica, poi come rimediamo?" Dries indica il capitano che gli risponde con il terzo dito.
"Ordiniamo le pizze e paga lui ovviamente"
"Sti sciem, vi faccio uno spaghetto con le vongole che vi faccio arrapare" si alza sulle punte per minacciarci ma ci fa solo ridere.
"Arrapare?" Scoppio a ridere, che vuol dire adesso?
"Eh sì, ti faccio arrapare tedesco. Vuoi vedere?"
"Ma che significa?" Scuoto la testa, certi termini non li capisco ancora bene.
"Eccitare" mi dice Dries, alzando gli occhi al cielo.
"Aaah, certo, Insigne mi fa eccitare, come no" annuisco in modo ironico e lui mi dà uno scappellotto dietro al collo.
"Poi stasera vediamo, preferirai me alla tua dottoressina" mi punta il dito e scoppio a ridere.
"Impossibile, puoi essere pure Cracco ma a lei non ci arrivi" rispondo.
"Dopo ne riparliamo" sorride e si mette il cappotto uscendo dagli spogliatoi.
Torno a casa con Amin e Dries che stanno anche a pranzo con me. Mangiamo tacchino arrostito e broccoli stufati per restare leggeri visto che poi stasera mangeremo di più.
Ho mandato un messaggio a Federica ma dopo il buongiorno da stamattina non mi ha più risposto. Ieri mi aveva avvisato che oggi aveva un convegno e poi tanti appuntamenti in clinica ma non pensavo che non avesse nemmeno un attimo di tempo per un messaggio. Comunque, non me la prendo, so che non dipende da lei ma è solo colpa del lavoro.
Passiamo il pomeriggio a giocare a Fifa e alle sei e mezza arriva Insigne con una busta piena di pacchi di spaghetti e un'altra con un paio di chili di vongole.
"E non è finita qui, stanno portando gamberi e polipi"
"Azz" dice Dries che si lecca già i baffi.
"Eh mica stiamo scherzando qua.."
Abbraccio il mio compagno di squadra e lo aiuto a sistemare le cose in cucina.
"Qua adesso metto altre due tavole così ci entriamo tutti. Mi aiutate?" Chiamo gli altri ragazzi e posizioniamo le tavole una attaccate alle altre.
Insigne è ai fornelli mentre noi apparecchiamo. Verso le sette e mezza iniziano ad arrivare tutti e alle otto e mezza siamo al completo. La cena è servita e tutti facciamo i complimenti al capitano. Gli spaghetti sono buonissimi e i gamberi squisiti come tutto il resto. Ha portato anche del vino davvero buono e il pane. Tutto perfetto.
Siamo ancora a tavola quando qualcuno bussa al campanello. Mi guardo intorno, qui ci siamo tutti, chi può essere? Mi alzo e vado a vedere con Bonnie che come al solito mi scorta.
"Buonasera" è Federica con un sacchetto tra le mani che mi sorride con la faccia stanca.
"Dottoressa, buonasera" mi sporgo verso di lei e la bacio e la vedo subito fare un'espressione strana.
"Cos'è questo casino?"
"Ci sono quei cretini dei miei compagni di squadra, vieni che te li presento.."
"No Diego, lascia stare, non voglio disturbare"
"Ma che disturbare, vieni"
"Okay. Scusa per oggi, se non mi sono fatta sentire ma il cellulare non l'ho proprio potuto vedere"
"Tranquilla, l'avevo capito"
"Ohoh guardate chi c'è!" Dries si alza e viene verso di noi salutando Fede che se lo abbraccia. Poi a turno la presento a tutti.
"Ha detto che preferisce il polipo a te eh, ti avviso" Insigne è il solito scemo e fortunatamente lei lo capisce subito.
"Il polipo io?" Arek si alza e ci fa ridere tutti, l'autoironia qui non manca mai. Anche Federica ride di gusto e poi mi guarda. Le faccio l'occhiolino e lei torna accanto a me.
"Mi avevi portato qualcosa?" Le chiedo guardando la busta che ha ancora tra le mani.
"Sì un dolcetto, niente di che. Te lo lascio qui poi magari dopo lo assaggi"
"No, aspetta. Andiamo di là un attimo così lo mangiamo insieme" mi alzo e le indico la mia camera.
"Ragazzi torniamo subito"
"Eeeeh subito, sese.. Che ti ha portato?"
"Un sfogliatella riccia" risponde lei a Insigne e lui subito fa un'espressione maliziosa.
"E lui tiene il babà!" Dice facendo di nuovo ridere tutti.
"Ma zitto" lo spingo e andiamo in camera.
"Sono simpatici, mi piacciono" mi dice Fede appena chiudo la porta a chiave.
"Sì molto, sono tutti bravissimi ragazzi" annuisco e mi siedo con lei sul letto. Apre la busta di carta e prende una sfogliatella a me e una per lei. La mangiamo in nemmeno un minuto e poi la bacio. Ho resistito anche troppo e ora non ho saputo frenarmi.
"Hai dieci minuti per me?" Mi chiede, infilando la mano nei miei jeans.
"Tesoro lo sai che mi serve almeno mezz'ora, in dieci minuti non mi tolgo nemmeno i jeans" le bacio il collo e poi scendo fino alla pancia scoprendogliela e alzandole la maglia fino a sopra il seno.
"A me serve molto meno però" mi prende il viso con le mani bloccandomi e mi dà un bacio a stampo. Non capisco che vuole fare ma si tira via da sotto al mio corpo e mi fa sdraiare mettendosi su di me.
"Che hai intenzione di fare?"
"Shhh" si mette l'indice sul naso e mi fa segno di stare zitto. Mi sbottona il jeans e me lo cala di una decina di centimetri. Prende la mia erezione tra le mani e con lo sguardo innamorato se la porta alla bocca. Sgrano gli occhi e mi sento subito inghiottito da un vortice di piacere quando il mio membro tocca la sua lingua e poi la sua gola. Non riesco a dire niente ma aveva ragione, in meno di dieci minuti mi sento in estasi e cerco di farglielo capire ma lei sembra non capirmi.
"Fede aspetta, lasciami.." cerco di tirarmi via ma mi trattiene e continua ad accogliermi tra le sue labbra e in meno di qualche secondo la riempio del mio liquido biancastro. Solo allora si sposta e con il viso soddisfatto si lecca le labbra.
"Che.." la guardo esterrefatto mentre lei è sempre più compiaciuta.
"Quasi dolce quanto te" dice e mi fa scoppiare a ridere.
"Ma che ti dice la testa? Ho provato a spostarmi ma non.."
"Non volevo spostarmi Diego, mi piace" mi fa la linguaccia e va in bagno, dopo qualche minuto torna da me che mi sono sistemato e insieme torniamo di là.
"Allor? Come era o' babà?" Insigne appena ci vede tornare sfotte Federica che sa stare al gioco e gli risponde subito.
"Buonissimo, ma troppo grande, non ce l'ho fatta a mangiarlo tutto" sospira sconsolata e io la guardo sempre più pazzo di lei.
"Te l'avevo detto che è anormale Diè, devi farti visitare" Il genio, Mario Rui, dal nulla.
"Ma che! Lasciatemi stare sto benissimo" scuoto la testa e tutti ridiamo divertiti.
"Okay ragazzi, la mia consegna l'ho fatta, il dolce l'ho mangiato.. io andrei" guarda loro e poi me indicando la porta del mio appartamento.
"Perché non resti? A noi fa piacere" la tiro a me prendendola per i fianchi ma lei fa di no con la testa.
"No, meglio di no. Stai con loro, poi dopo quando vanno via se riesci vieni tu da me, okay?"
"Sicura? Per me puoi restare eh, sono solo più contento se resti"
"Preferisco di no, voglio riposare un po' che sono stanchissima"
"Va bene allora, ci vediamo dopo" la bacio e la accompagno fino alla sua auto per poi tornare dai ragazzi.
Stanno da me fino alle undici e mezza, mi aiutano a sistemare e poi vanno via. Scendo con loro e vado da Federica che ci mette un po' per aprire la porta perché era già a letto.
Ha un pigiama a maniche lunghe di caldo cotone con tre bottoncini sul collo e i calzini lunghi.
"Scusa stavo dormendo" dice dopo qualche secondo.
"Mi dispiace averti svegliata"
"Shh, vieni" mi prende per mano e mi porta in camera da letto. Mi toglie la camicia, poi il jeans e mi fa mettere a letto con lei. Facciamo l'amore e poi si addormenta sul mio petto come sempre.
Le accarezzo i fianchi, la pancia, poi mi fermo su una coscia.
"Non dormi?"
"Sì ora ci provo. Scusa, devo toccarti o non mi rilasso" le sussurro e la vedo sorridere nella penombra.
"Toccami quanto vuoi, amo le tue mani addosso"
"Mhmh" la bacio l'ultima volta e poi mi addormento anche io con entrambe le mie mani su di lei.

Sogna con me // Diego DemmeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora