A Letter To My Freshman Self - Atlas
◀️PLAYSIERRA
Arriva finalmente il giorno tanto atteso: il primo giorno nella nostra nuova università.
La cosa mi rende abbastanza nervosa perché so che oltre i miei amici, non conosco ancora nessuno qui...Perlomeno non persone della mia stessa età.
Spero che almeno qui possa vivere una vita decente anche se a giudicare dalla resurrezione del mio vicino, abbiamo già iniziato male...O bene dipende...
«Nervosi?» Chiede Aston finendo di riempire l'isola con la nostra colazione.
Giocherello nervosamente con il mio tovagliolo battendo freneticamente il piede sul pavimento della cucina.
«Nah, tanto siamo adulti ormai vero?» Chiede Jerry voltandosi verso di noi, ma con suo dispiacere, trova Carlos che cerca di baciarsi il gomito sotto l'occhio divertito di Derek che si raddrizza subito battendo la mano sulla spalla del messicano. «Sì hai ragione!» Grida questo infine.Si volta poi verso Derek. «Dammi tempo fino a quando non arriviamo all'università, dopo ti do il dollaro se non riesco.»
Idioti.«Sierra che ci facevi seduta sulla sedia al balcone addormentata ieri sera?» Chiede infine Joshua facendo elevare l'attenzione solo su di me.
Arrossisco inevitabilmente.
I ricordi di ieri sera mi tornano prepotenti alla mente.
Io e Rio che parliamo dalle nostre finestre come se ci fosse una sorta di barriera che ci impedisce di avvicinarci più del dovuto.Essere sconosciuti ora ha più difetti che pregi, avvicinarmi più del dovuto potrebbe compromettere ogni cosa e non posso permettermi errori, voglio andare con calma e avvicinarmi il più possibile fino a quando non li rivelerò tutto, ma devo acquistare la sua fiducia per non farlo allontanare subito.
Sono sicura che potrebbe prendere in considerazione le mie parole solo quando avrà la piena consapevolezza di potermi credere e raggiungere lui stesso le conclusioni della bizzarra situazione.
Credo che siamo nella strada giusta.
Abbiamo iniziato con il botto è vero, ma ieri so che c'è stato...qualcosa!
Era un briciolo di fiducia che già aveva tempo fa riposto in me.
Il fatto che mi abbia parlato e sia stato così incline ad una conversazione è già di per sé un grande passo.
Abbiamo chiacchierato, un pò del nulla certo, ma sembrava che nessuno dei due volesse separarsi dall'altro continuando quella strana discussione nel vuoto.
È stato divertente in un certo senso.«Stavo...parlando con Rio...»
Aggrottano le sopracciglia.
Sospiro. «Connor.»
Subito si illuminano.Per loro è ancora difficile chiamarlo Rio, ma è estremamente importante che non si facciano sfuggire il suo vero nome altrimenti potrebbe costarli caro.
Quelle medicine che probabilmente prende possono essere più pericolose del dovuto e rivelare qualcosa che quelle pasticche gli eliminano dalla mente potrebbe solo danneggiarlo.
Dobbiamo pensare al suo bene.«Di cosa avete parlato!?» Chiede subito Jolen respirando pesantemente, Cassidy le da qualche pacca sulla schiena.
«Cerca di calmarti un pò.» Le suggerisce la corvina.
Scrollo le spalle fissando il tovagliolo stropicciato tra le mie mani. «In verità non lo so nemmeno io, parlavamo e basta. È stato...»
Le ragazze tendono l'orecchio. «È stato?»
Arrossisco leggermente. «Divertente...» Mormoro infine.
Iniziano a ridacchiare. «Magari si reinnamorerá di nuovo, sarebbe davvero un record per Connor!»
Le sue parole mi fanno irritare. «Non dire schiocchezze Joshua.»La freddezza con la quale pronuncio queste parole fa irrigidire tutti.
Afferro il mio telefono e una brioche di fretta, raccolgo il mio zaino da terra e scendo dallo sgabello.
A passo svelto mi dirigo verso l'uscita della cucina seguita dal mio cucciolone.
Non voglio sentire una sola parola sui sentimenti di Connor.
Tutti dicono che era innamorato di me, che li piacevo, ma la verità è che lui voleva rivedere Sardonice per il semplice fatto che ancora provava qualcosa per lei.
Non si possono amare due persone e non si può confondere l'affetto con l'amore.
Da amicizia ad amore è uno schiocco di dita, ma bisogna stare attenti a non invertirli.
Sentir dire che Connor mi ama è fastidioso perché so che non è vero e loro hanno quest'idea stupida inculcata nella mente.
Loro hanno confuso tutto evidentemente.
Non è stato capace di dire "ti amo" a Dimaria, figurarsi con me.
Stupidaggini.
Crederci lo renderà solo più doloroso quando si saprà che era solo una sciocchezza.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...