|78|» Lucky è l'angioletto nato dalla disgrazia.

260 20 4
                                    

No Tears Left To Cry - Ariana Grande
PLAY

SIERRA

Connor è letteralmente un raggio di sole.
Per quanto fastidioso possa essere, è lo sprono ad alzarti e metterti in piedi.
In un momento di totale sconforto è riuscito a darmi coraggio in poche parole anziché farmi reinserire con un sonoro ceffone e non posso non rimanerne addolcita perché è veramente come mi ha detto il professore di filosofia: il nostro amore è uno scambio anima e corpo.
Mi ha donato la sua determinazione mentre io la capacità di riflettere. Abbiamo scambiato l'istinto con l'intuito diventando una vera macchina da guerra dorata di forza e intelligenza, siamo diventati un'unica cosa e quando qualcuno sta male c'è sempre l'altro al suo fianco a tendere la mano.
Tutto ciò è semplicemente meraviglioso.

«Smettila!» Esclamo non riuscendo a disegnare se mi dondola continuamente sulla sua gamba. «Sono iperattivo, lo sai! E poi mi pari una marmocchia.» Mi lascia un veloce bacio sotto l'orecchio facendomi ridacchiare leggermente al solletico. «Io non sono una marmocchia.» Concludo gli ultimi dettagli dei bozzetti a me dati.
Una volta fatto, gli sistemo insieme alla pila di fogli ordinatamente messa sulla scrivania. «Nah, sei la mia bimba.» Corregge lui divertito allungando malandrino la mano a stringere velocemente il mio seno facendomi sobbalzare tant'è che mi schianto contro il suo busto dandoli il bel servito.
Le sue labbra si gettano affamate sul mio collo stringendomi le sise da sopra la camicia, un mugolio sfugge inevitabilmente dalle mie labbra. «Te la dovrò far pagare per avermi disubbidito prima.» La sua mano si insinua sotto la mia camicia bianca facendomi scappare un lungo latrato, il suo braccio mi stringe la vita, mi costringo a soccombere reclinando il collo all'indietro non volendo in alcun modo opporre resistenza, sento troppo la voglia di lui ormai e la cosa è del tutto dettata dai miei sbalzi ormonali controllati dalle mestruazioni in arrivo.
La mia resa pare seriamente compiacerlo.
Fugaci, le sue dita mi abbassano il reggiseno da una parte riempendosi il palmo del mio seno stringendolo e modellandolo divertito. Morbido, nella sua mano, si prende tutto il tempo di massaggiarlo tempestandomi il collo di focosi baci veloci.
La mia mano va subito ad accarezzarli il cavallo dei pantaloni sentendo la zona vagamente calda diventare un poco dura ma non troppo da provocarli già ora un'erezione. «Stai diventando intraprendente, piccola.» Mormora lui, un ghigno sensuale sfugge dalle sue labbra facendomi fremere.
Il braccio che teneva allacciato attorno alla mia vita si sposta posando la sua mano calda sulla mia a guidarla facendomi stringere i suoi pantaloni, le sue labbra si attaccano al mio orecchio. «Un tempo, quando ancora non eri in grado, mi eccitava sentire anche un minimo le tue mani toccarmi - mi lascia un malandrino bacio sotto il lobo facendomi rabbrividire - ma ora sei una bambina grande, le mani le devi usare bene.» Si sbottona velocemente i jeans, mi sfugge un mugolio nel sentirlo giocherellare con il mio capezzolo tirandolo tra le dita. La sua mano torna sulla mia facendola scivolare sotto i suoi pantaloni e i boxer, attendendomi, le mie dita trovano il suo membro non ancora eccitato. Lo afferro strappando un sorriso a Connor alquanto soddisfatto di questa mossa buttandosi con la schiena contro lo schienale della poltrona guardando la mia mano infilata sotto i suoi indumenti ad accarezzarli il sesso.
Mi appoggio al suo petto reclinando la testa sulla sua spalla chiudendo un secondo gli occhi a godermi questo lieve stacco dal mondo. Connor la trova un ottimo invito per tempestarmi il collo di focosi baci. 

«Lo facciamo spesso ultimamente - mormoro io sentendomi in qualche modo cullata dal suo calore, il tepore rilassa davvero i muscoli e con lui mi sembra di star godendo un meritato riposo all'interno di una sauna formidabile - È abbastanza normale per due fidanzati ma farlo una decina di volte solo mattina mi pare esagerato.» Aggiungo.
Un morso alla gola mi fa stringere le palpebre pochi secondi per il dolore dei suoi canini nella mia carne. «Considerala come una dimostrazione di esigenza assoluta per la propria compagna.» Sorrido. «Uh, Connor Brooks usa termini sopraffini.» Il mio sarcastico commento li fa sfuggire una risata, muovo distrattamente la mano sotto i suoi boxer. «Dato che parli come una monaca sto al gioco, dirti che ho voglia di sfondarti e scoparti fino a che non ti riempio di sperma sarebbe troppo - sgrano gli occhi - Però sì, ho una cazzo di voglia incredibile di sbatterti su ogni angolo del mondo, di legarti al letto e scoparti come se non ci fosse un domani. Sentirti gridare sotto di me mentre mi muovo come un forsennato tra le tue belle cosce morbide...» Mugola contro il mio orecchio, la sua voce roca mi fa cacciare un sospiro sentendolo stringere più del dovuto il mio seno nella sua mano. «Quando tutto questo sarà finito, voglio ritornarmene dritto dritto a Miami nella nostra bella ala ovest o magari no...» Ridacchia contro il mio orecchio. «No, non voglio più aver a che fare con quel posto, anzi, voglio un nuovo posto dove ricominciare tutto da zero. Ricominciare come Mr. Popular e la mia bella tigrotta.» Le sue parole non posso non lasciarmi sorpresa facendomi voltare verso di lui stupefatta. 

Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora