Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]

|26|» La tua pelle sarà sensibile ai colpi di cintura?

Babylon - 5sos
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SIERRA

Mio fratello e la sua fidanzata stanno per avere un bambino.
Io non posso minimamente credere a ciò che ho sentito con le mie orecchie.
Quell'idiota di mio fratello, quello da un'avventura dopo l'altra e di un irresponsabilità pari a quella di un panda che mangia il bamboo dormendo, sta per diventare padre di un bimbo.
Avrò un mini Ethan come nipote.
La piaga del timballo si espande. E i romani se lo mettono nel culo.

Connor mi dondola come una bambina tenendomi in braccio a sé mentre muove il ginocchio ripetutamente per colpa del piede che batte nervoso sul pavimento.
Le sue mani mi fanno distrattamente diverse acconciature, treccine, chignon, crocchie, qualsiasi tipo di acconciatura che si possa fare, lui la fa distrattamente.
Mi butto all'indietro sul petto di Connor facendolo distrarre dai miei capelli.
Mi avvolge la vita da sotto la coperta che Ethan ha dato a Mr. Popular durante la tachicardia.
Appoggia il mento sulla mia spalla affondando il naso nel mio collo prima di alzare i suoi occhi profondi verso di me.
Reclino la testa sulla sua spalla.

«Sorpresa?» Chiede divertito.
Accenno un sorriso ad occhi chiusi. «È stato inaspettato, tutto qui.» È stato più che inaspettato, sono ancora scioccata.
«Dovevi aspettartelo: Moose non è molto sveglio.» Ridacchio.

Ethan sarà anche poco sveglio, ma com'è riuscito a proteggere me, sono certa proteggerà anche suo figlio.
Sarà un padre fantastico, sono più che fiduciosa in questo.
Jess è fortunata e io sono fiera di essere la sorella di quello scemo.

«Saremo zii.» Connor ridacchia. «Oh insegnerò tante cose a baby alce, stanne certa!» Oso immaginare.

Nel mio sogno Connor non sembrava essere un padre ben responsabile.
Diceva parolacce, faceva litigare i bambini, addirittura ha mangiato i popcorn per vedere i suoi stessi figli litigare ammettendo quanto gli piacesse.
Quando nostro nipote nascerà può giurare che io stessa farò di tutto pur di tenere quel bambino lontano.

Improvvisamente vedo Ethan scendere le scale di fronte a tutta velocità incontrando i miei occhi appena salta i gradini.
Caccia in sospiro sorridendo scavalcando il divano per mettersi seduto di fronte a me e Connor. «Stai meglio sorellina?»
Afferra la bottiglia d'acqua versandone un pò nel bicchiere che mi passa.
Lo afferro ancora con le mani tremanti.
Bevo un sorso tenendolo sul grembo.
«Sì, io sto bene. Jess?» Mi indica il piano di sopra. «Sta dormendo, le fa male la pancia.»
Aggrotto le sopracciglia. «A quant'è?» Sospira scrollando le spalle. «Un mese ormai. Non mi ha detto nulla fino a stamattina e ti ho chiamato subito per dirtelo.» Sorrido.

Ancora non me ne capacito.

«Devi chiamare mamma e Berry. E i nonni…e Jolen e-» Connor posa la mano sulla mia bocca. «Stai un pò zitta.» Sospiro.
Moose ridacchia. «Tranquilla, gli chiamerò tutti dopo.» Sorrido, Connor scosta la mano nel vedermi rilassare contro il suo corpo.
Riprende a fare da parrucchiere utilizzandomi come modella per le sue acconciature.
Lo guardo da sopra la mia spalla.
I suoi occhi verdi esaminano con attenzione quasi infantile i miei capelli mentre mi fa due trecce tirandomi tal volta delle ciocche senza dosare la sua forza.
Le sue dita tremano leggermente forse nel sapere che non può usare la sua forza come al solito.

Mi ritrovo a sorridere quando controlla la lunghezza delle due trecce confrontandole. «Ti stai divertendo?» Chiedo divertita.
Connor arriccia le labbra pensieroso. «No, sto solo cercando un'acconciatura che possa afferrare bene quando ti metterò a 90.» Sgrano gli occhi, afferra le due trecce in due pugni sorridendo. «Questa va bene.» Dice fiero.
«Pervertito!» Afferro i miei capelli dalle sue mani tirandoli per portarmeli oltre le spalle lontani dalla sua presa.