|84|» È una trappola, non rispondere.

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Korobeiniki
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SIERRA

Mi è ancora strano credere che Harry McGarden sia nato e che si trovi in questo momento nel suo nido con i propri genitori a cullarlo, prendersene cura e pronti a crescerlo rendendolo un uomo fiero di essere definito tale; con un padre come Ethan, d'altronde, so per certo che il figlio crescerà in buone mani.
Inutile dire che all'ospedale sono venuti anche nonno Richard e nonna Lily, entrambi in lacrime al vedere del loro nipote con tra le braccia il nuovo e finalmente membro della famiglia. Il nonno era esaltato al sapere che la generazione McGarden sarebbe continuata ancora con un maschietto, anche se, come dice lui, "la femmina è più dolce e sensibile", la stessa cosa che disse nel sapere che mamma avrebbe portato in grembo, oltre che un maschio, anche me, una femminuccia che però tanto dolce e sensibile non era. Tutti i geni di mio nonno, colpa sua.
Sta di fatto che stento ancora a credere che mio fratello, lo stesso fratello che pochi anni fa si rifugiava dai gemelli a giocare ai videogiochi e a pregare in ginocchio per il timballo per cena, sia diventato padre di un bellissimo pargoletto.

La nostra vita è cambiata da quando eravamo a Miami e ancora continua a mutare secondo dopo secondo.

«Io voglio l'insalata.» Sentenzia Shantel stesa sul divano di casa a tenersi il pancione da sopra la coperta, Jerry sospira esasperato guardandomi. «Dille qualcosa!» Stesa anch'io sul divano sotto le coperte, mi limito a masticare il mio cetriolo tenuto da una parte e il telecomando dall'altra a guardare Steven Universe con interesse. Alzo lo sguardo verso Shantel, questa si volta a guardarmi avendo le nostre teste quasi vicine dato i braccioli dei due divani sulla quale siamo stese vicini. «Ci metti i cetrioli?» Domando io facendo sbattere con un sonoro gemito esasperato la mano sulla fronte di Jerry.
Shantel aggrotta le sopracciglia guardandomi. «Che hai coi cetrioli oggi?» Mi chiede lei stranita.
Con gli occhi fissi su di lei indifferente, stacco con un morso un pezzo incominciandolo a masticare tanto da sentirlo sgranocchiare in bocca, poi rispondo. «Ho letto su internet che riducono lo stress. Settimana prossima ho il ciclo, voglio dover restare calma in quel periodo.» Tiro su con il naso tornando a guardare la TV, faccio cenno a Jerry di spostarsi tenendo il telecomando in mano. «Levati, devo guardare Garnet.» Jerry ringhia spostandosi rivolgendosi ancora una volta a Shantel. «Non puoi mangiare solo l'insalata, Cassidy sta facendo l'arrosto, mangi anche quello!» La ammonisce di nuovo Jerry.
Shanti alza di nuovo gli occhi al cielo esasperata, le punto contro il cetriolo da sopra la mia testa senza nemmeno guardarla. «E mangiati l'arrosto, non è mica maiale, puoi mangiarlo il pollo! Nutri tuo figlio e non fare la schizzinosa.» A queste ultime parole finalmente la nostra amica cede sospirando sconfitta. «E va bene.» Jerry esulta stringendo i pugni prima di tornare in cucina ad informare Cassidy.

Nello stesso momento la porta di casa si apre, Jerry saluta velocemente i ragazzi tornati dai soliti allenamenti.

Salutano di fretta me e Shantel volendo andare di fretta a salutare le proprie ragazze, tranne Joshua che pare particolarmente rintristito nel sapere che Cassidy è ancora arrabbiata con lui dopo messi di interminabile silenzio.

Anthony si sporge. «Amore, io vado a farmi la doccia e sono subito da voi!» Shantel, come se le avesse ricevuto un regalo stupendo, abbozza un grande sorriso annuendo leggermente.

Al contrario, Connor, non si preoccupa minimamente di correre ad andare in bagno venendo verso di me a petto nudo con la maglietta sulle spalle ed un sacchetto tra le mani. «Non dirmi che sei tornato a casa a petto nudo.» Domando io infastidita; Connor scuote la testa fissando l'interno del sacchetto. «No, tanto guidavo io, non mi hanno visto, comunque...» Il suo mormorio distratto mi fa alzare le sopracciglia staccando con un sonoro morso il cetriolo per masticarlo irritata. Connor tira fuori dal sacchetto una vaschetta di gelato. «L'ho preso al supermarket, il gelato è l'unica cosa che ti tiene calma col ciclo, mangialo.» Mi avverte lui facendomi comparire un sorriso con tanto di verso contento, Pascal alza il muso al sentirmi iniziando a fare versi quasi volendo comunicare con me.
Shantel, però, prende parola mentre Connor lancia il sacchetto sul tavolino. «Avresti dovuto prendere un cetriolo, oggi ne è ossessionata.» Connor riduce un occhio in una fessura guardando la mia amica prima di alzare un secondo le sopracciglia abbassandole così come il suo sguardo. «D'accordo, io eseguo!» Le mani di Connor vanno a slacciarsi i lacci dei pantaloncini pronto ad abbassarseli facendoci sgranare gli occhi, subito alzo le mani verso di lui. «No, non quello!» Esclamo io. «Fermo!!» Grida Shantel scioccata.
Connor aggrotta le sopracciglia. «Ma ti dò il cetriolo!» Grida lui facendo deglutire Shantel a tale sfacciataggine. «Io intendevo questo cetriolo!» Li punto contro ciò che tengo in mano, subito Connor si illumina. «An, il cetriolo di Hulk.» Quando si laverà la bocca con l'acqua santa?

Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora