|21|» O lo fai o lo dico a mamma!

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Something Big - Shawn Mendes
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SIERRA

Il rumore dell'acqua mi riempie le orecchie rumorosamente.
Leggere bolle mi escono dalla bocca ormai colma d'acqua.
I miei occhi chiusi non sentono nulla, mi sento completamente soffocata ma al contempo rilassata, quasi in pace.
Il freddo mi avvolge.
I miei sensi mi abbandonano.

Finché un tuffo non mi giunge alle orecchie debolmente.

Il polso mi viene avvolto da una mano calda che quasi mi riscalda interamente il corpo mentre un braccio mi avvolge la vita.
Vengo strattonata verso un calore a me molto conosciuto e avvolta da esso.
Infine le mie labbra vengono avvolte anch'esse da altre labbra frementi e bollenti.
Le mie labbra vengono socchiuse e finalmente quell'ossigeno di cui avevo bisogno mi raggiunge i polmoni pieni d'acqua facendomi tossire.
Mi stacco di scatto dalle sue labbra tossendo, mi copro immediatamente la bocca aprendo le palpebre.
Il suo braccio attorno alla mia vita mi stringe a sé.
Li avvolgo il collo con le braccia nascondendo il viso nell'incavo del suo collo pur di mantenere quel poco di aria ancora in bocca.
Nuota velocemente verso la superficie stringendomi a sé esattamente come io lo sto stringendo a me.

Finalmente esce fuori dall'acqua, le mie orecchie si stappano improvvisamente da quel rumore fastidioso e una folata di vento gelida mi arriva al viso.
Tossisco stringendoli le pieghe della maglietta fradicia.
Sputo tutta l'acqua che avevo in corpo e che ho bevuto.

«Porca puttana.» Mormora lui tossendo a sua volta meno di me fortunatamente.

Mi tiene con un braccio stretta al suo petto mentre nuota trascinandomi con lui verso la riva.
Mi fa sedere su di essa.
Ricado di lato tossendo in spasmi mentre sento il mio cane abbaiare preoccupato lamentandosi, si avvicina correndo a me.
Prendo un respiro a fatica solo per riprendere a tossire facendo uscire l'acqua dal mio stomaco e dai polmoni.
Connor balza abilmente fuori con scaltrezza felina mettendosi seduto con ancora le gambe a penzoloni nell'acqua.
Si butta infine all'indietro prendendo a tossire per poi cacciare un gemito frustrato.

Inclina lo sguardo verso di me ancora agonizzante e piena dello sporco del lago nello stomaco con il mio fedele amico a quattro zampe a vorticarmi attorno ansioso. «La prossima volta ti lascio morire.»
Tossisco sputando ancora acqua.
Connor si mette seduto battendomi una mano sulla schiena.
Subito butto fuori tutto girandomi di scatto verso il vuoto del lago sporgendosi dalle mattonelle.
Il coglione si mette a ridere nel vedermi addirittura sboccare e tossire allo stesso tempo. «Cazzo, questa è vendetta.»
Respiro pesantemente tossendo ancora una volta.

Ma porco d**.

La prossima che mi chiederanno se voglio morire bruciata o affogata, sceglierò mille volte le fiamme…Come sempre!
Mai più una cosa del genere.
Mai più.
È lo stesso trauma della mia infanzia.
Che brutta cosa!

Connor si toglie la maglietta fradicia buttandosi infine all'indietro a braccia aperte.
Riprendendomi dalla tosse e risputando tutta l'acqua che ho ingurgitato nel lago, mi levo la giacca buttandomi anch'io sulle mattonelle che contornano questa pozza della morte.
Non accorgendomi del braccio di Connor, finisco per appoggiarci sopra la nuca.
Non sembra darli fastidio, quindi non mi scosto.
Appoggio una mano sul mio stomaco in subbuglio fissando il cielo scuro. «Sto male» Mormorio io dolorante.
«L'avevo notato.» Dice ironico lui.
Li sbatto una mano sul petto, là dove vi è il suo tatuaggio che domina tutto il suo pettorale destro. «Bella la tua tigre, mi era mancata.» Li do delle pacche sul petto.

Si fa improvvisamente curioso poggiando il gomito a terra per sorreggersi, il suo viso si ritrova a pochi centimetri dal mio. «Hai una spiegazione anche a questo?» Chiede, questa volta non sembra affatto ironico e nemmeno una presa in giro, anzi, sembra seriamente curioso, come se desiderasse da sempre saperlo.

Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora