Thriller - Michael Jackson
◀️PLAYSIERRA
Uno scambio di sentimenti, anima e corpo, un amore tanto intimo quanto pericoloso, secondo ciò che mi ha detto ieri il mio insegnante.
Le sue parole continuano a frullarmi in mente e non posso non trovare il senso logico di come abbia capito la mia relazione con Connor prima che la capissimo noi.
Non credo nemmeno che Mr. Popular si stia facendo tutti questi problemi dato che lui mi vede solo come la sua tigre, nient'altro e non so nemmeno cosa possa stare a significare.
La lontananza mi sta facendo riflettere parecchio, cosa che non succedeva mai quando ero in sua compagnia.
Con lui mi era difficile avere tempo per i miei pensieri, per lui era proprio quello l'intento: cancellare i pensieri e vivere i fatti sulla propria pelle.
È di una tale intensità che solo ora mi rendo conto di quanti guai gli abbia portato e, nonostante ciò, non si è mai arreso a lasciarla, l'ha solo e sempre alimentata fino a renderlo ciò che è ora. Un grande uomo coraggioso, un ragazzo ribelle e un bambino pazzerello.«Non posso fare altro, Mavis.» Ribadisco io cercando di non ingoiare gli aghi che tengo tra i denti per usarli sul vestito che ancora sto progettando.
«Potresti riposare!» Esclama lei ancora.
Ringhio infastidita facendole roteare gli occhi.
Finisco di sistemare gli ultimi dettagli infilando gli aghi nella cintura che mi porto addosso con tutti i materiali necessari così da non fare avanti ed indietro nell'ufficio.
Allaccio la cintura al vestito. «Dove sono gli altri?» Chiedo io distrattamente.
«Anthony e Shantel sono rimasti a casa. Joshua è uscito con Jolen perché vuole dei vestiti per un appuntamento. Jerry, Aston e Carlos sono di sotto, Derek e Cassidy volevano comprare la macchina per lo zucchero filato.» Sospira. «Sira, centra per caso Rio?» Chiede lei infine.
Un rivolo di sudore congelato corre lungo la mia schiena facendomi raggelare il sangue nelle vene.
Deglutisco in partenza. «Mi hai vista per caso parlare con lui dall'ultima volta?» Chiedo io di rimando.
«No...ma non è da te rinunciare, sei testarda, mi sorprende solo che tu abbia abbandonato così presto.» Molto divertente, io arrendermi...Pff, cazzate!Devo fingermi una fallita, una che alla prima difficoltà rinuncia a tutto senza guardarsi più indietro o pentirsi della propria scelta.
Lo odio, ma non posso fare altro e per il bene di Connor lo devo fare, lui è la mia priorità in questo momento, non posso permettermi errori a suo rischio.
È pesante il peso che mi porto sulle spalle, ancora di più il peso sul cuore nel sapere che devo mentire ai miei amici.
Spero però che ciò che sto facendo sia utile, aiutare tutti Connor in massa forzandolo contro la sua volontà sarebbe pressante e dannoso per lui.
Troppe persone iperattive da gestire non è una buona idea, in compenso, se riuscirò ad aiutare Connor a recuperare la propria memoria, i ragazzi avranno una bellissima sorpresa.
È per il bene di tutti.
Questa decisione è quella giusta, io me lo sento e ne sono sicura.
La fatica mi ricompenserà, sono certa di questo.«Possiamo cambiare discorso per favore?» Penserà che il solo parlarne mi faccia del male emotivamente, ma la verità è che continuare il discorso mi farà di certo sputare fuori la vera storia.
La sto raggirando ma è per una buona causa.
«Ok, come vuoi...» Mormora continuando a sgranocchiare le sue patatine. «Ma sei veramente sicura che-» «Mavis!» È irrecuperabile questa ragazza.
«Volevo esserne certa!» Si giustifica lei.
«Stanne certa allora, non c'è nulla di cui preoccuparsi.» Queste parole dovranno essere scolpite sulla mia tomba per quanto sono la bugia che accompagna da sempre la mia vita. "Non c'è nulla di cui preoccuparsi"...Certo, come no.
«Se lo dici tu...» Boffonchia.Mi allontano dal manichino fissando il vestito finalmente completato.
A Mavis scappa un sonoro "WOW!" rischiando addirittura di far cadere la confezione delle sue patatine a terra.
Poggio fiera le mani sui fianchi osservando il mio capolavoro.
Sorrido contenta voltandomi verso Mav.
Le indico con il pollice il vestito dietro di me. «Che dici? Rientra nella top 10?»
Annuisce con sguardo compiaciuto che mi fa ridere. «Quanto ci hai messo?»
Scrollo le spalle. «All'incirca due/tre giorni. Ho dovuto tagliare ogni vestito con precisione maniacale per farli tutti uguali e cucirli insieme, una faticaccia.» Mi avvicino alla poltrona di fronte a quella di Mavis lasciandomi cadere su di essa.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...