Dreams - Bazzi
◀️PLAYSIERRA
Ammetto che ieri è stato divertente come...ai vecchi tempi, quando io e Connor facevamo gli scemi di fronte agli altri che ridevano e ci incitavano a fare peggio.
Per un attimo ho creduto che tutto sarebbe tornato come una volta. Come quando ridevamo insieme e ci prendevamo in giro a vicenda.
Mi rendo conto della mia ingenuità nel sperare in qualcosa del genere, qualcosa che probabilmente non accadrà mai.
Mi ha chiamato tigre. Mi ha dato della bambina. E non lo faceva da così tanto tempo...
Credevo che non l'avrei mai sentito di nuovo chiamarmi "tigre", ma mi sbagliavo, mi è solo stato tolto.
Katia mi ha tolto l'unica mia ragione di forza rendendomi vulnerabile agli occhi di tutti coloro che mi guardano.
Il suo intento di rovinarmi ha funzionato: distruggermi era ciò che voleva ed è ciò che ha fatto.
Forse non si aspettava che noi saremo venuti fino a qui. Forse credeva che il dolore avrebbe avuto la meglio pietrificandoci dalla paura di vedere una probabile tomba.
Si sbagliava di grosso, il nostro gruppo è più forte di qualsiasi sua credenza.Mi chiedo solo se saremo anche abbastanza forti da far aprire gli occhi a Connor. O meglio, Rio.
Credo che dovrò abituarmi al nuovo nome.Dirli subito tutta la verità potrebbe farci vedere come psicopatici ai suoi occhi...Anche se probabilmente già lo siamo per lui. Ma per questa questione seria bisogna andare con cautela, ciò che è certo è che Connor avrà cambiato nome ma non carattere e so per certo che non sarà con le parole che risolverà la cosa.
Ne sono assolutamente certa.Da una parte è veramente molto bello vederlo vivo e senza aver cambiato il suo essere così bastardamente divertente e attrattivo.
Sono contenta di saperlo ancora qui, con me, e spero che un giorno possa ricordarsi delle mie ultime parole dette e tenute silenziose per troppo tempo.
I miei sentimenti non sono certamente cambiati per lui, sono sempre gli stessi e lo sto solo aspettando. Aspettando che si ricordi di me. Che si ricordi di quello che abbiamo vissuto e di quello che potremmo ancora vivere. Che si ricordi di noi.
Forzare la sua memoria è l'ultima cosa che dovremo fare secondo Mavis in quanto la cosa potrebbe danneggiarli il cervello -quel poco che ne rimane-.
Dobbiamo andare con cautela e calma se non vogliamo incendiarli la zucca.
Spero solo che la cosa possa funzionare.
Per prima cosa dobbiamo avvicinarci a lui, riconquistare la sua fiducia ed esserli amici, così potremo riportare alla mente i suoi ricordi con qualcosa che facevamo ai vecchi tempi.
Credo che qualcosa stia già riaffiorando da ora.
Mi ha chiamata tigre e con tutti i nomignoli che poteva darmi ha scelto proprio quello che più usava.
Non credo sia una coincidenza perché le coincidenze non esistono. E sì, sto dando ragione ad Oogway di Kung Fu Panda: "il caso non esiste".Per ora tutto ciò a cui devo pensare e a cosa portare nella borsa domani all'università.
I ragazzi erano andati a portare i fogli che servono in segreteria a registrarci per i vari corsi che si svolgono alla facoltà e, lì, hanno dato anche le nostre uniformi.
Mavis aveva proprio ragione.
Sono scomode.
Consiste in una gonna scozzese indaco dalle righe di un viola scuro e oro che arriva fino a sopra il ginocchio.
Una camicia bianca.
La giacca indaco con il logo dell'università e anche un maglione dello stesso colore con lo stesso logo.
Una cravatta di altrettanto colore e infine le calze lunghe.
Per nostra fortuna si possono mettere i jeans a patto che ci si metta la felpa con il logo.
A quanto pare sono molto rigidi sull'abbigliamento e ancora non sappiamo cosa si farà a lezione.Finisco di piegare i miei vestiti poggiandoli sul divano.
Infilo alcuni quadernini vuoti nella borsa, il mio astuccio e qualche libro che potrebbe tornarmi utile per prendere appunti.
Infine prendo il mio vecchio album dei disegni riguardandolo un pò.
Riguardo tristemente l'ultimo disegno fatto che risale ad agosto.
Una mano scheletrica che tiene una rosa tra le dita ossee.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...