Ur Perfect I Hate It - Mickey Valen (Remix)
◀️PLAYSIERRA
Diventare zia è probabilmente una delle sensazioni più belle di sempre.
Sono così fiera che il mio fratellino si stia facendo una famiglia tutta sua e che abbia voluto condividere la sua vita con una ragazza dolce come Jess.
Dalla prima volta che l'ho vista, in quello strip club, così timida e a disagio, ho capito che lei ed Ethan sarebbero stati una bella coppia. E ora, da una semplice deduzione di una ragazza adolescente che voleva il meglio per suo fratello, è diventata una vera e proprio realtà che ha reso Ethan più adulto e maturo insieme alla sua metà più decisa e forte di tempo fa.Il piccolo McGarden in arrivo di certo sarà la gioia della nostra famiglia.
Sono troppo contenta per loro.
Arriverà un nuovo bambino e non uno qualsiasi, bensì il figlio di mio fratello!
Il mio Moose diventerà papà!
Solo ieri cercava di portarsi la gamba dietro il collo alle lezioni di yoga della mamma mentre ora è adulto e responsabile pronto ad essere un bravo padre per il proprio bambino.
È troppo entusiasmante!Vorrei che Lucky fosse qui a gioire dell'arrivo del suo cuginetto saltellando da una parte all'altra contento del suo futuro compagno di giochi.
Avrebbe avuto 4 anni e sarebbe stato contento nel sapere che io e suo padre ci siamo ritrovati.
Sarebbe cresciuto poi come un bambino dalla normale famiglia, con una madre ed un padre. E invece ci sta guardando dall'alto.
Spero con tutto il mio cuore che Shantel e Jess non provino mai queste sensazioni, lo auguro veramente.«Harry McGarden…» Mormora Connor fissando la televisione il videogame a cui sta giocando. «Non suona male. Dimmene altri così valuto.»
Prendo il foglio incrociando le gambe sul divano. «Allora: Peter?» Connor arriccia le labbra scuotendo la testa. «Kevin.» Scuote la testa. «Louis.» Si volta verso di me. «Questo tienilo per Joshua in caso innaffiasse troppo Cassidy.» Li mollo un pugno facendolo ridacchiare prima di tornare a guardare lo schermo grande della TV.
«George.» Scuote la testa. «Daniel.» Scuote la testa. «Daryl.» Scuote ancora la testa. «Willy.» Ridacchia. «Era il nome dell'orsacchiotto che avevo regalato a Carlos da bambini!»Aggrotto le sopracciglia alzando lo sguardo verso di lui. «Tu avevi regalato qualcosa a qualcuno?» Chiedo sorpresa.
Connor scuote le spalle larghe smanettando con il joystick velocemente. «Abbiamo fatto tutti degli errori.» Mentalmente sento proprio lo schiaffo che si schianta disperato contro il mio cranio.Scuoto la testa ridestandomi. «Jackson.» Arriccia le labbra inclinando la testa da destra a sinistra per dimostrarmi la sua incertezza. «Tienilo da parte, finora Harry è quello che più sta meglio.» Annuisco.
«Finley.» Scuote la testa. «Thomas.» Riduce un'occhio in una fessura per un paio di secondi prima di scuotere la testa. «Elias.» Si volta verso di me dopo aver premuto un tasto sul joystick. «Ma non è da femmina?» Chiede lui.
Alzo gli occhi verso Connor. «È sia da femmina che da maschio.»
Le sue sopracciglia raggiungono l'attaccatura dei suoi capelli prima di tornare a giocare. «Vai, poi?»
Non posso far a meno di sorridere.
Connor non è quel genere di ragazzo che appena li si mette il joystick tra le mani si dimentica della sua ragazza, anzi.
Posso dire che Mr. Popular è un uomo tanto strano quanto formidabile.
È diverso da tutti gli altri.
Lui non dice "ti amo", lui ti bacia per dimostrartelo.
Lui non ti abbraccia di fronte agli altri per dimostrargli che sei sua, lui ti nasconde dietro la sua schiena e lo ringhia di fronte al viso del suo avversario.
Lui non si sfoga con te, lo fa per conto suo perché non vuole rischiare di farti del male o anche solo riempirti la testa.
Non si dimentica di te appena vede un videogame, anzi, parla con te e discute come solitamente fanno le coppie.
Sa che sei forte, sa che sei intelligente e a meno che tu non ne abbia bisogno, lui si fiderà della tua potenzialità standoti sempre accanto per aiutarti ad alzarti in caso dovessi cadere.
Lui è Connor.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...