Pray For Me - Kendrick Lamar (ft. The Weeknd)
◀️PLAYSIERRA
Ho avuto modo di condividere i miei dubbi con le ragazze, certo, omettendo alcune informazioni. Mi sembra ancora inopportuno parlare della memoria di Connor.
Loro pensano che non ritornerà più come prima ma vogliono aspettare.
Il fatto che i ragazzi abbiano ricreato un legame con lui anche con il nome Rio per loro è già un grande passo.
Le ragazze mi hanno ammesso che non vogliono raccontare a Berry di Connor perché non sono affari che li riguardano. Come me, hanno capito che parlare delle sue condizioni ora porterebbe solo ad un casino abnorme e che lui ci andrebbe di mezzo inconsciamente portando conseguenze peggiori alla sua sanitá mentale. In sintesi, al minimo cenno di memoria, i ragazzi andranno di corsa da Berry a spifferare tutto.Ho raccontato loro che ho provato ad avvicinarmi a "Rio" e che ero riuscita, ma che ci fossi rimasta alquanto male nel vederlo con la sua ex fidanzata. Non ho spiegato a grandi linee ciò che è successo veramente, ma il succo del discorso è quello.
Ho spudoratamente detto di essere stata friendzonata.
La mia coscienza ne risente, il mio orgoglio ha tentato il suicidio, ma lo sfogo è servito a farmi sentire meglio e rivangare i vecchi tempi adolescenziali in cui segretamente andavamo a casa di Mavis per parlare dei nostri problemi. È stato molto divertente.Jerry ha partecipato solo per il gelato cioccomenta, per il resto è rimasto zitto ad ascoltare annuendo distratto…in mutande. Mavis non ha fatto altro che insultare ogni genere maschile ribadendo che, appena Aston avrebbe rimesso piede dentro casa, li avrebbe fatto uno scherzo da ricordare per l'eternità. Cassidy ha sostenuto Mavis e ha ammesso di esserci rimasta particolarmente male per le parole di Joshua e per il suo comportamento distaccato mai successo. Jolen non faceva altro che zittirci per poter guardare tranquillamente la maratona di Twilight Saga, mentre Shantel ha cercato di sostenerci tutte quante e rassicurarci proponendoci di andare a fare compere per Jude e shopping per noi stesse se avessimo sentito di non poter reggere la tensione in casa.
Ricordo i bei tempi all'epoca, quando eravamo solo delle ragazze del liceo che sfidavano a viso aperto il pericolo e che ora sembrano essere ritornate quelle di una volta, senza ragazzi ai quali pensare e con una voglia matta di scoprire il mondo facendolo nostro. Sfortunatamente per noi, la mattina dovremmo semplicemente arrenderci ai nostri obblighi come studiare alla facoltà per prepararci agli imminenti esami di metà semestre.
Abbiamo deciso di aiutarci come l'anno scorso spiegandoci a vicenda le materie in cui più siamo portate così da divertirci e studiare allo stesso tempo. Purtroppo, però, questo succederà dopo il lavoro e l'università in cui dovremmo incontrarci con i ragazzi, per forza, anche se di sfuggita.A volte mi chiedo però le nostre situazioni sentimentali si debbano sempre invertire.
Quando sembra che la mia situazione stia migliorando, quella delle ragazze peggiora e viceversa.
Mi chiedo se potremmo mai ritornare ai buoni vecchi tempi della rivoluzione Belisiana della nostra vecchia scuola superiore di Miami. In effetti, ora che ci penso, il preside mi manca.
Passavo ore in ufficio con lui a farli da assistente sistemandoli il computer oppure semplicemente mangiando di nascosto.
Sotto sotto mi voleva bene.
Passavo la maggior parte delle ore scolastiche in presidenza e quando mamma lo veniva a sapere radeva al suolo l'istituto con tutti dentro. Appena tornerò a Miami passerò a salutarlo come prima cosa.Distratta dai ricordi di ieri sera e dai miei piani, non mi rendo conto di qualcuno di fronte a me che, a passi svelti e grandi falcate, cerca di raggiungermi con dei libri ed un astuccio tra le mani.
Strizzando leggermente gli occhi, mi rendo conto che sono proprio gli oggetti che non ho trovato questa mattina.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...