Nothing Breaks Like a Heart - Mark Ronson (Ft. Miley Cyrus)
◀️PLAYSIERRA
Accarezzo il suo muso sentendolo nitrire a bassa voce.
I suoi occhi scuri mi fissano luminosi mentre la mia mano passa dolcemente sulla sua pelle morbida e scura come la notte, perfettamente nera e lucente. Un manto d'ombra.
È bellissimo.
Ho sempre adorato i cavalli dal manto nero, gli trovo eleganti, stupendi.
La maggior parte sono marroni, altri preferiscono quelli bianchi. Io amo quelli scuri.«Quello è nuovo.» Mi avverte una voce assai conosciuta.
Mi volto quindi verso di lui.
Lo trovo appoggiato con noncuranza all'entrata della scuderia a braccia incrociate e con lo sguardo rivolto verso di me.
Torno a guardare il cavallo. «Si chiama Caos.» Sorrido.
Osservo la porta del suo box a terra, sfondata da lui poco prima, causa che mi ha portata qui a controllare.
Avrei pensato a tutto ma mai che un cavallo avesse avuto così tanta forza da sfondare una porta svitando addirittura i cardini di ferro.
A quanto pare non li piace stare nei posti chiusi, sarà claustrofobico. Tutti i cavalli selvaggi lo sono all'inizio.
Penso che debba abituarsi.
Il nome li si addice comunque.
«Ti piace?» Chiede Oscar.
Passo la mano in seguito sotto il suo muso facendolo sbuffare dal naso. «Molto.» Sorrido io.
A quanto pare è molto scontroso questo Caos, se sbuffa significa che mi sta studiando per capire se sono affidabile.
I cavalli hanno un modo tutto loro per comunicare sia con i membri del loro branco che con noi umani.
Nonna mi ha da sempre insegnato sin da piccola come tradurre il loro linguaggio.
Mi torna utile quando in vacanza vengo qui e devo badare ai mustang in arrivo.
Questo sembra comportarsi da vero capo branco, che sia tale? In tal caso posso capire la sua violenza e il suo carattere burbero.Le sue orecchie sono puntate verso di me, i suoi muscoli sono tesi pronti all'attacco.
Pare che le carezze non siano in grado nemmeno di scalfirlo, completamente insensibile al tocco. A quanto sembra non li interessano molto le coccole se non si fida completamente di chi ha davanti.
È diffidente e come non darli torto? Nemmeno io mi fiderei di me stessa.
Potremo trovarci bene io e lui.«Forse riesci a domarlo, è parecchio testardo. Papà ha voluto prenderlo, diceva che dove stava lo picchiavano pur di farli saltare gli ostacoli.» Esiste ancora gente che tratta gli animali come dei giocattoli, è orripilante ciò a cui possono arrivare pur di ottenere soldi dietro alle spalle di creature doloranti e maltrattate. «Ha fatto bene a prenderlo.»
Oscar si stacca dall'entrata avvicinandosi. «Può darsi, ma Caos combina più disastri che altro. Oggi ha sfondato la porta del box, ieri si è lanciato direttamente in mezzo al fieno, ha tentato di scappare 5 o 6 volte; capisci che dopo un pò scoccia. Noi lo vogliamo soltanto aiutare, ma anche lui deve fare il suo.» Nell'avvicinarsi, Caos soffia sbuffando sonoramente dalle froge segno di difesa personale e avvertimento per l'imminente attacco.
Quando Oscar mi affianca avvicinandosi abbastanza al cavallo, questo si stacca dal mio tocco nitrendo ed elevandosi furente sulle zampe posteriori come a dimostrare la sua altezza.
Oscar indietreggiare afferrandomi per il braccio portandomi dietro di sé. «Uo, sta giù! Torna giù!» Ordina Oscar.
Non riuscendo a reggersi in piedi, Caos torna giù.
Oscar abbozza un sorriso pensando forse che Caos li abbia ubbidito.
Si volta verso di me alzando il mento all'insù. «Visto? È così che si doma-» Mi sposto discretamente di lato quando vedo Caos voltarsi muovendo la coda infastidito. «un caval-LOOOOO!!!»
Basta un colpo dritto sul culo a far volare Oscar con la faccia a terra.
Scoppio inevitabilmente a ridere sentendo gli altri cavalli nitrire allegramente sollevandosi divertiti e sbattendo gli zoccoli a terra.
Mi volto verso Caos ridacchiando. «Hai la stoffa del capo branco, eh.» Come se avesse capito, nitrisce fortemente sollevandosi ancora una volta sugli zoccoli posteriori fiero della sua bravata.
«Proprio sul gluteo, cazzo!» Grida Oscar dolorante premendosi le mani sulle chiappe colpite. «Se non lo istigavi non faceva nulla. Ai mustang non si danno ordini, lo sanno anche i bambini.» Lo rimprovero io.
STAI LEGGENDO
Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romantizm[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...