My Oh My - CamiaCabello
◀PLAYAttenzione:
Scene erotiche e linguaggio sconcio, per chi quindi fosse sensibile salti il capitolo, per i pervertiti che di sicuro non aspettavano altro #camomillatevi.SIERRA
Quegli occhi. Quello sguardo. Quelle parole. Sono tutte cose impresse nitidamente nella mia mente e non c'è modo di eliminarle dai miei ricordi.
Pur ascoltando la musica a tutto volume dalle cuffiette, neanche questa riesce a spostare la mia attenzione dall'accaduto di questa mattina.
Sono state troppe informazioni da assimilare, la gravidanza di Jess e la chiamata improvvisa da Sardonice sono poche cose è vero, ma hanno causato problemi non appena sono state nominate. E ora non c'è nulla da fare.
Non posso fermare Connor. Non posso uscire perché anche i ragazzi sono stati chiamati e seppur non mi abbiano detto nulla esplicitamente, ho potuto intuirlo velocemente dalle loro risposte evasive e non coerenti.
Tengono d'occhio le ragazze, me soprattutto sapendo bene che sono la più richiesta da Obsidian avendolo attaccato tempo fa alle superiori quando ha cercato di molestare Soraya.Tutto ciò che posso fare è stare stesa a letto, coperta solo dal lenzuolo in intimo per colpa del riscaldamento di casa fin troppo caldo, abbracciata al cuscino con sopra poggiato il telefono da cui la musica risuona attaccata alle cuffiette.
Pascal ormai è benché addormentato dopo il bagno stancante e la cena abbondante.
Ho voluto viziarlo un pò oggi e pare che abbia funzionato, appena ha poggiato il muso sulle zampe è crollato.Beato lui che mangia, dorme e gioca ed ha pure una fidanzata senza nessun problema per la testa.
Invidio il mio cane.Sospiro stringendo le pieghe del cuscino tra le dita, ma finisco per sgranare gli occhi sentendo un peso sul materasso.
Qualcosa mi solletica le braccia fino ad arrivarmi alle spalle.
Mi volto di scatto staccando addirittura le cuffiette dalle orecchie, una figura umana scura seduta sul mio letto mi fa cacciare un grido che prontamente viene frenato da una grande mano.
Mi dimeno sul letto per scappare dalla presa. «Hey! Sono io! Shh, non gridare, sono Connor!» Versi simili a grida strozzate fuori escono dalle mie labbra mentre respiro affannosamente recuperando fiato.
Il mio battito rallenta lentamente.Con la luce fuori dalla vetrata che scopro aperta, riconosco i suoi biondi scompigliati tinti di biondo e i suoi occhi verdi come una foresta di smeraldo.
Ributto la testa sul cuscino mollandoli il polso quando leva la sua grande mano calda da sopra la mia bocca.
Connor si mette dritto.
«Come sei entrato?» Chiedo mettendomi seduta sul letto, lo guardo confusa ancora con quale traccia di paura sia per come mi sia saltato addosso, che per come mi abbia trattata stamattina.
Accendo le luci delle abat-jour sui comodini ai lati del letto dando alla stanza quel poco di luce che serve e vederlo. La luce soffusa dona un'aria più ambigua e sensuale di quanto non credessi. Un'atmosfera intima si espande in camera mia mentre osservo quel corpo che scopro a torso nudo con indosso solo un paio di pantaloni della tuta e le scarpe da ginnastica ai piedi.
I suoi occhi verdi affondano nei miei dopo aver studiato i tratti del mio viso. Abbozza un sorriso furbo indicandomi il balcone con un cenno della testa. «Dalla finestra.»
Roteo gli occhi. «O hai bevuto una Red bull che ti ha messo le ali oppure sei Edward Cullen.»Mi sistemo meglio sul letto mettendomi a gambe incrociate.
Ringrazio il cielo per aver optato una canottiera anziché un reggiseno per dormire comoda. Ciò nonostante, Connor non sembra essere minimamente a disagio e nemmeno riluttante nel osservare il mio corpo come se fosse nudo sotto la sua mercé.
È imbarazzante.«Un vampiro sexy, tu non credi?» Si vanta lui indicandosi il busto modellato.
Lo guarda stanca. «Cosa vuoi.» Chiedo freddamente.
Non sembra apprezzare il mio tono distaccato, ma se lo fa andare bene forse ricordando cosa mi ha fatto stamattina. «Di certo non chiederti scusa.» Allungo la mano per spegnere la luce e tornare a dormire. «Puoi incazzarti quanto vuoi, ma non sono stupido da lasciarti correre un rischio simile.» Ma perché non capisce!? «Tu invece lo stai correndo e io non voglio che tu ti porti al suicidio un'altra volta. Sono testarda quanto te. Sono determinata quanto te. È inutile che cerchi qualsiasi pretesto per fermarmi, io non mi fermo mai. Sto solo aspettando il momento giusto per agire.» Sibillo cocciuta.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...