|69|» E tu? Tu cosa ne pensi della tua vita?

260 21 1
                                    

Natural - Imagine Dragons
◀️PLAY

SIERRA

Mi fa strano dirlo ma, probabilmente io e Connor non ci siamo mai lasciati e nemmeno messi mai realmente insieme. Noi siamo sempre stati uniti, da anni non ci siamo mai accorti di amarci ma ci frequentavamo come una coppia…o per lo meno, si vedeva che in un certo senso ci piacevamo, solo che eravamo troppo torvi per accorgercene.
Fosse per noi, staremmo insieme da quando avevamo 17 anni anziché 20.
Ora che ci penso, si sta avvicinando il mio compleanno e quello di Moose.
È l'ultimo dei nostri problemi sinceramente, io ho da pensare a Connor e l'azienda mentre, Moose alla sua famiglia e a suo figlio soprattutto.

«Non senti freddo?» Chiedo io stringendo la coperta sulle mie spalle.
Connor scrolla le spalle scostando la neve da sopra la trave sulla quale è comodamente seduto. «Non soffro il freddo…a differenza di qualcuno.» Sogghigna lui fissando la berretta sulla mia testa e la coperta con tanto di guanti. Glieli mostro fieramente colorati e sgargianti. «Ti piacciono? Me li ha fatti nonna!» Scuoto felicemente la mano.
Connor scoppia a ridere di cuore.

Aggrotto le sopracciglia mettendo il broncio. «Mi stavi prendendo in giro, vero?» Chiedo io, ma pare una vera e propria accusa che lui accoglie alzando le mani in segno di resa. «Affatto, anzi, sono interessato.» Si fa fintamente serio lui guardandomi con la fronte aggrottata.
Saltello appoggiandomi alla ringhiera del mio balcone in legno bianco. Mi levo il guanto facendoli cenno di darmi la mano. «Su, te li faccio provare!» Invece di fare storie mi punta il dito contro. «Voglio anche la berretta.» Ridacchio annuendo.
Li metto i guanti velocemente togliendomi poi la berretta colorata mettendogliela con troppa forza sulla testa tanto da coprirli anche la faccia. «È calata la notte! La fine è giunta!» Strilla lui facendomi ridere.
Connor si alza in piedi dondolante sulla trave di legno ghiacciata. Mi affretto ad afferrarlo per il polso prima che cada nel vuoto sopra il furgone di Joshua.

Non mi preoccupo tanto di Connor, bensì di ciò che ci farà Joshua se solo vede una piccolissima scheggia sul suo amato furgone che mi ricordo possiede pure un nome, ma non riesco proprio a farlo venire fuori. Qualunque esso sia, non voglio sentirlo fuoriuscire come un grido da Josh teatralmente seduto sulle ginocchia a terra con tanto di sguardo rivolto al cielo sotto la pioggia battente.
Mi rifiuto di vederlo in quello stato.

Li sistemo meglio la berretta, dandoli leggeri schiaffetti sulle guance. «Ok bello mio, ora sei un unicorno arrabbiato.» Li faccio aggrottare le sopracciglia in un espressione cazzuta. «Fammi vedere il fuoco!» Annuisce deciso. «Ok!» Si volta improvvisamente dandomi la schiena, aggrotto le sopracciglia. «Cosa stai facendo?» Chiedo dubbiosa. «Faccio uscire il fuoco! Sai, ho mangiato un burrito con fagioli per cena e anche se ho sfondato il gabinetto mi sento ancora l'intestino come le montagne russe.» Ringhio rabbiosa. «Lurido!» Lo afferro per il colletto della maglietta strattonandolo bruscamente facendolo scoppiare a ridere. Li mollo ripetuti schiaffi sulla schiena.

«Mi fai il solletico, tigre!» Li levo la berretta rimettendomela imbronciata. «No! Ridammela, è calda e bella!» Esclama lui cercando di superare la ringhiera, ma sa bene i patti. Li ho permesso di uscire dalla sua finestra e raggiungere il mio balcone a patto che facesse attenzione e non entrasse dentro la mia bolla. «No, prenditi un'altra berretta calda e bella, questa è mia!» Esclamo io.
Connor si ferma appoggiando gli avambracci sulla ringhiera guardandomi con un sorrisino malizioso. «Sai cos'altro è caldo, bello e soprattutto tuo?» Chiede lui ammiccando.
Lo spingo via. «Mmm, tuo forse non tanto, pare che non lo vuoi. Allora vado-» «Col cazzo, letteralmente! Guai a te oppure te lo taglio!» Grido io.
Ridacchia. «Lo sapevo.» Dice saputello lui.

Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora