Pretty Please - Dua Lipa
◀️PLAYSIERRA
Mi pare ancora surreale credere che il mio Connor sia finalmente tornato con i suoi ricordi, il suo carattere burbero, la sua capacità di rimettere apposto le persone, insomma, il mio Mr. Popular senza un'intruso nella sua testa a sostituirlo in qualsiasi momento. Nonostante tutto, credo che ora inizierà una vera e propria battaglia per noi due.
Aston ha chiamato Berry, non so esattamente cosa si siano detti all'ospedale ma so che dobbiamo stare parecchio attenti. Conoscendo il mio patrigno, potrebbe o svenire oppure chiamare l'FBI pur di ritrovare suo figlio.
I paparazzi di certo non si lasceranno attendere, alla fine scovano sempre le notizie più improbabili.
Per ora è meglio goderci la calma prima della tempesta.«Oppure ti ricordi quando ti ho buttata in piscina dopo che mi hai trovato nella dispensa a cercare da mangiare?» Ridacchia lui. «Non ti avevo visto, pensavo fossi un mostro!» Mi giustifico io. «Un mostro sexy, se non avessi avuto il trauma, ti avrei scopata lì strappandoti via il tuo piccolo pigiamino.» Li batto un pugno sul braccio facendolo ridere lievemente mentre fissiamo il soffitto stesi entrambi sul mio letto a parlare tranquillamente.
Sbuffa nervosamente infine cercando di sistemarsi al meglio uno dei cuscini colorati dietro la sua testa.
«Che c'è?» Azzardo a chiedere io. «Ricordo anche cose che vorrei dimenticare.» Mormora lui.
Lo fisso di sottecchi mentre accarezzo la testolina di Pascal poggiata sul mio stomaco. «Secondo me è giusto così.» Borbotto.
Si volta verso di me mollandomi un ceffone col dorso in viso. «Sadica del cazzo!» Li mollo un pugno alla mascella facendolo voltare dall'altra parte. «Coglione solito!» Improvvisamente sento un rumore strano. «Cazzo ho ingoiato il chewing gum.» Mormora con voce strozzata prima di iniziare a tossire rivolgendo il viso oltre il bordo del letto.
Sospiro. «Certo che sei sempre scemo...» Mormoro io battendoli una mano sulla schiena.
Con un sospiro strozzato si stende pesantemente accanto a me con la mano ancora sul petto.Resta così a fissare il soffitto in silenzio finchè non apre bocca. «Secondo te la merda mi uscirà rosa adesso? Tipo...i capelli di Derek?» Scuoto indignata la testa attirando lo sguardo di Connor che mi ticchetta lentamente l'indice sulla fronte. «Guarda che rughette!» Mi spinge l'indice verso l'alto. «Sorpresa.» Spinge verso il basso. «Arrabbiata. Sorpresa. Arrabbiata. Sorpresa. Arrabbi-» «Ma hai finito?!» Li scosto la mano imbronciata.
Allunga lentamente l'indice verso il mio labbro inferiore vagamente sporgente iniziando a giocarci spostando il dito dall'alto al basso provocando rumori con il mio labbro simili agli schiocchi che fanno anche i bambini.
Spingo la mano sul suo viso che si reclina verso l'alto con la guancia pressata contro il mio palmo, ma continua imperterrito.«Era meglio quando eri morto.» Il suo indice si ferma sul mio labbro alzando poi la mano a rallentatore schiaffeggiandomi infine la guancia.
Spalanco la bocca alla botta forte. «Figlio di puttana!» Grido io saltandoli addosso tanto da sedermi a cavalcioni su di lui sbattendoli i miei pugni sul petto.
Connor mi osserva quasi annoiato. «Sai che anche se mi chiami figlio di puttana non mi offendo perché è giusto, vero?» I miei pugni rallentano osservandolo con un cipiglio tanto da incrociare le braccia al petto imbronciata. «Non è giusto, tutti gli insulti sono un complimento per te.» Sorride sghembo. «Sono unico!» Mi dà un buffetto sul naso. «Ecco perché sono il tuo uomo.»Per fortuna si ricorda tutto anche della sua vita di Seattle nonostante li faccia molto strano.
Mi ha spiegato ogni cosa e da come ne parlava sembrava una cosa surreale per lui, come se avesse vissuto due vite ma avesse partecipato solo in una.
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Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]
Romance[IN CORSO] (S.3) ❝Continuo. «Ho sentito la voce di qualcuno sono scesa e poi l'ho visto.» Ancora una volta la mia vista si rabbuia per qualche secondo che traballo leggermente. «Chi hai visto?» Chiede a bassa voce Jerry accanto al mio orecchio. Mi v...