|16|» Non essere ingenuo come lo ero io.

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Lovely - Billie Eilish (Ft. Khalid)
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SIERRA

I giorni scorrono in fretta e devo ammettere che nemmeno la mia pazienza decide di collaborare.
Vedendo Rio ho sempre l'istinto di raccontarli ogni cosa con un bacio. La nostra storia con un'occhiata e il nostro amore con un abbraccio.
Lo voglio ma non posso averlo.
È stressante, veramente.
Conto di distrarmi allontanandomi un pò dalla fonte dell'inferno, così sono venuta a trovare Jess nell'appartamento che condivide con mio fratello.

«Permesso...» Sussurro io venendo però subito afferrata dal braccio da mio fratello contento di vedermi.
Mi ritrovo a ridacchiare quando tra le sue braccia ride come un cretino scuotendomi a destra e a sinistra come una bambola.
Chiudo con un calcio la porta.
«Sorellinaaaaa! Mi sei mancata così tanto!» Mi riempie il viso di baci facendomi arrossire intenerita a questa dimostrazione d'affetto.
«Anche tu Moose...»
Mi afferra per le guance alzandomi lo sguardo verso di lui.
Stringe le palpebre esaminandomi con i suoi occhi nocciola, mi accarezza leggermente la frangetta sistemandola. «Cosa ti sei fatta? Sei così stanca...» Mormora lui guardandomi preoccupato.

Non credo abbia bisogno di una risposta alla sua domanda per leggermi negli occhi.

Facendo un piccolo passo avanti, mi ritrovo a premere il viso nel suo petto muscoloso privo di maglietta probabilmente per qualche allenamento svolto prima del mio arrivo.
Le sue forti braccia mi avvolgono le spalle e le sue labbra si appoggiano sulla mia fronte accarezzandomi la schiena da sopra la divisa universitaria.
Non si muove.
Non parla.
Semplicemente ascolta il mio silenzio.

Volevo allontanarmi da Connor, o per lo meno dalla sua copia priva di memoria.
Saperlo vivo mi consola dal fatto che non abbia ricordi, probabilmente è meglio che sia qui ancora con noi piuttosto che morto da qualche parte seppellito qua a Seattle.
Il dolore è più che altro saperlo mentre mi tratta da sconosciuta perché per lui ora sono esattamente questo: una sconosciuta.
Tutte le nostre malefatte, le nostre avventure, le nostre emozioni e i nostri traguardi, svaniti, sfumati come la polvere dopo un soffio di vento.
Mi consolo dicendomi che, comunque, le tracce di quella polvere sono ancora sparse da qualche parte e con qualche impegno si possono raccogliere i granelli e far sì che questi siano più protetti dalle folate future. Ma quanto ci vorrà a raccogliere ogni singolo granello volato?
La pazienza prima o poi verrà meno.

Mi manca terribilmente.

Connor era per me una spalla su cui contare, quella persona che all'inizio non sopportavo per niente e che, già a quei tempi, sapevo di non poter fare a meno di lui.
Dosava perfettamente la bilancia della mia vita.
Lui era il peso che portava tutto nella giusta prospettiva.
Ora senza quel peso, tutto pare essersi sbilanciato nella mia vita e il suo ritorno ha solo gravato sulla parte sbagliata della bilancia portandola più in pendenza nella zona più pesante.
Non so cosa fare, come comportarmi, non so nulla, mi viene difficile essere spontanea.
L'istinto mi ha per la maggior parte comandata e ora sembra che questo debba essere frenato per non commettere pasticci irrimediabili.
Come posso fare? Mi è impossibile trattenerlo. Fa parte di me, mi rende ciò che sono, senza la mia impulsività è come se non avessi nulla.

Potrei definirmi un foglio con vari colori, ognuno di questi esprime una parte di me che è tutta dominata dall'istinto, senza questo, il foglio sarebbe bianco, insipido, vuoto e insensibilmente noioso.
Non sono io.
Lo sono stata per molti anni dopo la morte di mio figlio Lucky, ma ora che sono ritornata quella di una volta non posso tornare a quella vita vuota.
Pur tendando non riesco.
Questo però è un problema.
Non dosando il mio istinto continuerò a dire ciò che mi passa per la testa e ciò che mi passa per la testa è Connor.
Come posso non parlare di Connor se ce l'ho di fronte? Come posso non parlare delle nostre bravate sperando che si faccia sfuggire una risata divertita anziché uno sguardo confuso?
Il tempo è una cosa che ci lega: passato presente e futuro.
Senza passato come condurremo un bel presente? E senza presente come faremo a costruire un futuro?
Lui non ha un passato con me in questo momento, ciò significa che le nostre strade sono diverse ed è la cosa che più mi irrita.
Le nostre strade devono essere unite, lo sono sempre state!

Still Alive (S.3) [NON PERMANENTE SU WATTPAD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora