DEAN WINCHESTER

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Ti prepari per un'altra giornata di lavoro nell'attività di famiglia.
Quale sarebbe?
Da decenni servite vitto e alloggio a tutti i turisti della zona, prestando particolari servizi ai cacciatori che si presentano alla vostra porta.

Solitamente i cacciatori non riempiono le vostre stanze, tendono a rifocillarsi il tempo che il vostro meccanico sistemi la loro macchina o il tempo di comprare nuove armi.
Ma questa volta è diverso, ai fratelli Winchester serviranno molto più di un paio di ore per rifocillarsi e partire.

Quando attacchi a lavorare sembra una giornata come le altre, ti sistemi meglio nella tua camicetta leggendo un libro dietro al bancone senza prestare troppa attenzione alle chiacchiere di tua madre.
La vostra attenzione viene catturata dal tintinnio della campanella attaccata alla porta, segno che qualcuno è entrato.
Alzi lo sguardo verso l'entrata, giusto in tempo per vederli entrare, sono Sam e Dean, non li vedevi ormai da qualche anno o forse quasi dieci, non ne sei ben sicura.
Tua madre è la prima che li va ad accogliere, tu la segui a ruota.
La loro famiglia e la tua sono sempre state molto affiatate.
<guarda un po' chi si rivede!> dici avvicinandoti ai due fratelli
<non dirmi che sei proprio tu> la voce di Sam è molto più profonda di quanto la ricordassi
<la sola e unica y/n> dici aprendo le braccia.
Sam è il primo ad abbracciarti con il suo solito entusiasmo.
<dio quanto sei diventato alto> dici appena vi staccate
<già il ragazzo qua sembra aver preso troppo concime da piccolo> dice Dean superando il fratello per venire a salutarti.
<Dean> dici aprendo le braccia
<y/n> risponde lui abbracciandoti.
Anche Dean è cresciuto, non è più un ragazzino, è più alto e sicuramente più muscoloso.
<allora ragazzi come possiamo aiutarvi?> chiedi ai due fratelli tornando dietro al bancone.
<avremmo bisogno di una stanza> dice Dean guardandosi attorno
<una stanza, due letti, altro?>
<per ora va bene così, grazie y/n> dice Sam.
Ora che li guardi meglio sembrano stanchi, molto stanchi.
<allora cosa vi porta qui?> chiedi ai due ragazzi guidandoli verso la loro camera
<stiamo seguendo un sentiero di briciole che ci ha lasciato papà> dice Dean, i cui occhi non possono fare a meno di notare quanto sei cresciuta anche tu.
<come sempre in caccia di qualcosa>
<la caccia è la nostra vita y/n, sarebbe strano non fosse così> ribatte Dean.
<bene eccoci, questa è la vostra camera> dici aprendo la porta.
<vi lascio due chiavi, sapete come funziona qui, se avete bisogno di altro sapete dove trovarmi, mi raccomando niente rumori molesti e soprattutto cercate di non portare niente di strano qua dentro> dici rimanendo vicino alla porta mentre i ragazzi si guardano attorno.
<avete cambiato tutto eh?> chiede Sam
<da quando papà è tornato a cacciare e questo posto è nelle mani di mia madre ha deciso di cambiare tutto>rispondi alzando le spalle
<come mai tu sei qui e non la fuori a seguire l'avventura?> ti chiede Dean
<non esiste più la vecchia y/n, per ora mi va bene lavorare qua e vivere una vita tranquilla>

Dopo un paio di giorni dal loro arrivo Dean e Sam sono ancora al tuo hotel e sembrano che ci rimarranno ancora per un po'.

<bentornati> dici ai due ragazzi appena li vedi varcare la soglia.
<ciao y/n> ti saluta Sam, Dean fa solo un cenno del capo.
<tutto bene ragazzi?>
<giornata stancante> risponde Dean
<dimmi che c'è un bar qua dentro> aggiunge poi guardandoti con sguardo disperato
<certo, è di là>
<io vi abbandono, vado a farmi una doccia> dice Sam allontanandosi verso la loro stanza
<tu y/n?> ti chiede Dean
<ho appena finito il mio turno>
<perfetto, andiamo> dice lui.

Vi sedete nella parte finale del bancone, per stare in disparte.
<Dean? tutto bene?> chiedi guardando il ragazzo che tiene la testa tra le mani
<eh?>
<tutto bene?> chiedi poggiando la mano sul suo braccio
<è stata una giornata pessima> dice lui a bassa voce
<vuoi parlarne?> chiedi con gentilezza, solo a quel punto lui alza lo sguardo sul tuo.
I suoi occhi verdi sembrano scuriti dalle ombre, dall'ansia e dalla stanchezza.
<non lo so... >
<va bene, quando ne vorrai parlare io ti ascolterò> dici stringendo leggermente il suo braccio.
<grazie y/n>
<non ti preoccupare Dean>
Rimanete così tutta al sera, a chiacchierare di tutto e di niente, ridendo e scherzando come quando eravate piccoli.

<di certo quando eravamo piccoli non ci saremmo mai aspettati tutto questo> dice Dean dopo qualche attimo di silenzio
<cosa intendi Dean?>
<intendo come siamo ora, io che non so dove sia finito mio padre e seguo il suo percorso di briciole, e tu qua dentro a lavorare con tua madre>
<odiavo questo posto da piccola> dici ridendo leggermente
<me lo ricordo, per questo ero sorpreso di vederti qui, dietro al bancone della reception> dice Dean guardandoti con dolcezza.
<lo so, sono cambiate tante cose in questi anni>
<già, è cambiato tutto>
<nonostante questo sono ancora più divertente di te> dici dandogli una leggera spallata.
<questo lo dici tu y/n> risponde lui ridendo
<scommettiamo?>
<non scommetto con te, lo sai> dice Dean alzando le mani
<e perché mai?> chiedi facendo finta di non sapere la risposta
<perchè hai una fortuna assurda quando si tratta di vincere una scommessa> dice Dean con fare ovvio.
<che ci posso fare?>

è quasi diventata una vostra piccola routine, tu e Dean, due birre e lunghe ore al bar del tuo hotel, a ridere e scherzare dopo una lunga giornata.

Ma questa sera è diverso, Sam e Dean sono tornati distrutti e coperti di sangue.
E mentre tua madre si occupa di Sam, tu ti occupi di Dean.
Lo porti al terzo piano, quello dove ci sono i vostri alloggi.
Apri la porta della tua camera aiutando il ragazzo ad entrare.
<gr-grazie y/n>
<non parlare Dean, stenditi qui> dici indicando il divano.
Appena il ragazzo è disteso, vai a recuperare il necessario per pulirlo almeno in superficie e medicargli le ferite.
<Dean ora devi togliere la giacca ok?> dici avvicinandoti al ragazzo, lui annuisci e se la toglie a fatica.
<è... è sporca di sangue> dice guardandola
<non ti preoccupare, dopo puliamo anche quella, ora però devo pensare a te> rispondi facendolo stendere di nuovo.
Con un paio di forbici tagli la maglia, incollata alla pelle a causa del sangue.
E con delicatezza cominci a pulire il petto del ragazzo.
Quando passi il panno su una delle ferite, la mano di Dean blocca velocemente la tua.
Alzi lo sguardo sul suo viso contorto dal dolore.
<Dean, devo pulirti...> dici a bassa voce
<vuoi che ti do qualcosa per il dolore?> aggiungi alzandoti
<no> dice lui tirandoti di nuovo vicino a lui.
<ehi, sono qui...> sussurri accarezzandogli il viso.
<sono qui e non me ne vado ok?> aggiungi passando il panno umido sulla sua fronte.
<grazie y/n> dice lui in un filo di voce.
Ti si spezza il cuore a vederlo in queste condizioni.
Rimani in silenzio per qualche minuto, passando con delicatezza il panno sul suo viso.
<Dean> lo chiami sottovoce
<sì?>
<allora sei sveglio> dici ridendo leggermente
<sì>
<perché hai gli occhi chiusi?>
<perchè se li apro e ti guardo mi viene voglia di baciarti> dice lui aprendo gli occhi per incontrare i tuoi,
<e non potrei farlo, non potrei mai rovinare la nostra amicizia> aggiunge mordendosi il labbro.
<lascia decidere me se ne vale la pena di rovinare un'amicizia> sussurri prima di baciarlo.
Lui ricambia subito, portando una mano sul tuo collo per tenerti vicina.
Vorrebbe muoversi ma le ferite glielo impediscono, obbligandolo ad allontanarsi dalle tue labbra quasi subito.
<maledetto demone> dice Dean tra i denti
<lasciami lavorare e vedrai che starai meglio>
<sto già meglio> dice lui guardandoti negli occhi

Appena hai finito di ripulirlo e gli hai medicato le ferite lo aiuti a sedersi.
<vuoi andare a letto?>
<meglio di no, sporcherei tutte le tue lenzuola>
<allora vuoi rimanere qui?> chiedi rimettendo in ordine tutto ciò che hai usato.
<sì> dice lui osservando ogni tua mossa.
<ehi dove vai?> ti chiede appena ti alzi
<vado a mettere via questa cose e a buttare la tua maglia>
<non puoi farlo dopo?>
<ok> rispondi ridendo.
<vieni qui> dice lui prendendoti per un polso e facendoti sedere al suo fianco.
Ti guarda sorridendo, con un braccio attorno alle tue spalle.
<lo sai che sei stupenda?> dice lui spostando una ciocca di capelli dal tuo viso con la mano libera
<no, non lo sapevo> rispondi ridendo
<ora lo sai> dice lui facendoti avvicinare a lui.
Un secondo dopo le sue labbra sono sulle tue, in un'altro bacio molto più passionale del primo.

<piano tigre, ti ricordo che sei ferito> dici ridendo.
Lui ti guarda con occhi dolci, con l'espressione più innocente che riesce a fare.
<non provarci Winchester> dici minacciandolo con il dito.
Lui rimane in silenzio, si avvicina al tuo collo sorridente e prima che tu possa allontanarti, il braccio che prima era attorno alle tue spalle è attorno alla tua vita per bloccarti.
Le sue labbra cominciano a sfiorarti la pelle del collo, cominciando a lasciare una serie di languidi baci.
<Dean...>
<dimmi y/n> dice lui allontanandoti per un momento dalla tua pelle
<ti prego basta> ma le tue parole sono in netto contrasto con il tuo corpo che chiede di più.
<sicura? vuoi davvero che mi fermi?> chiede lui tornando a guardarti
<maledetto Winchester> dici prima di baciarlo di nuovo, lasciandoti andare completamente tra le sue braccia.

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