IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.2

JACE HERONDALE

Un'altra serata come le altre, lavori come sempre nel solito bar di sempre.
Ti sposti tra i tavoli piedi di ogni creatura del mondo nascosto con tranquillità, sei abituata a tutto questo.
Sei una shadowhunter ma hai rinunciato a questo titolo dopo troppi anni di servizio a delle persone che non si curavano di te, e da allora hai trovato questo lavoro, non è molto ma ti piace.

Nelle ultime sere hai notato che alla solita clientela si è aggiunto qualcuno, un ragazzo biondo, muscoloso e alquanto affascinante.
Per la prima volta hai il piacere si servirlo, siede al bancone su uno degli sgabelli di legno, lo sguardo fisso sulla sala mentre studia ogni centimetro del bar.
Ti avvicini sorridente, facendo segno alla tua collega che questa sera starai tu dietro al bancone.

<cosa posso portarti?> chiedi al ragazzo, attirando subito la sua attenzione.
<una birra> risponde lui togliendosi la giacca di pelle nera.
Solo allora noti che sulle braccia muscolose ci sono delle rune, è anche lui uno Shadowhunter, è il primo a mettere piede in questo bar oltre a te,
Ti sei sempre chiesta come mai non ne avessi visto nessuno in giro visto che l'istituto di Brooklyn non è troppo lontano.
Appena poggi la birra davanti a lui, il suo sguardo studia il tuo corpo, alcune delle tue rune ancora evidenti spiccano sulla tua pelle lasciata nuda dalla divisa.
<come mai una shadowhunter lavora ad un bar per nascosti?> chiede lui bevendo un sorso di birra.
<è una storia molto lunga...> dici sperando di fargli dire il suo nome
<Jace>
<y/n> rispondi allungando una mano sul bancone, lui la prende e con un gesto elegante ti bacia le nocche.

Da quella sera Jace ha cominciato a frequentare il bar molto spesso, mettendosi al solito posto e rubando qualche minuto del tuo tempo per conoscerti meglio.
Ma questa sera quando Jace è arrivato alla sua solita ora, occupando il suo solito posto, tu non c'eri.
Le tue colleghe hanno lottato per decidere chi servire il bel ragazzo al bancone, solo per essere trattate con freddezza.
Jace non ha molte ragioni per essere lì, se l'unica persona che voleva vedere non c'è.

<immagino tu stia cercando y/n> dice la tua collega nonchè migliore amica, ottenendo l'attenzione del ragazzo.
<stasera non lavora, ma se vuoi posso dirti dove si trova> aggiunge sostenendo lo sguardo del ragazzo ma senza ottenere una risposta da lui.
<solitamente quando ha una sera libera va a passeggiare nel parco a qualche isolato da qui>
Jace si alza in fretta, pagando la birra che non ha nemmeno toccato e dirigendosi verso il parco, dove spera con tutto se stesso di trovarti.

Passeggi tranquilla, ti serviva avere una sera libera anche se il tuo pensiero va a Jace, probabilmente seduto su quello sgabello a parlare con le tue colleghe così come fa con te.

<y/n!> la voce di Jace attira la tua attenzione.
Ti giri sorpresa verso il ragazzo che ti corre incontro.
<Jace?>
<come mai non mi hai detto che stasera era la tua sera libera?> ti chiede lui appena ti è davanti
<perchè non lo sapevo, il mio capo me lo ha detto solo oggi pomeriggio>
<scusa ma cosa ci fai qui?> chiedi subito dopo
<dovevo vederti> risponde lui sorridendoti
<dovevi vedermi?>
<esatto, seconde te perchè ogni sera vengo al bar, esattamente durante il tuo turno, e ne approfitto di ogni istante per parlarti>
<non lo so... pensavo che venissi a quell'ora perchè non avevi altro da fare... non parli con le mie colleghe?>
<no, parlo solo con te perchè voglio conoscere solo te>
Sei sempre più confusa e sorpresa dalle sue parole, di certo non ti saresti aspettata tutto questo.
<scusa se sono stato opportuno a venire fin qui, è la tua sera libera...>
<Jace> lo fermi poggiando una mano sul suo petto, lui ti guarda
<sono contenta che tu sia qui> ammetti ridendo leggermente
<allora ho fatto bene a venire, sarò sincero y/n, sei l'unica che mi rende così nervoso>
<nemmeno un demone ti rende così nervoso?> chiedi divertita
<nemmeno il peggiore dei demoni> risponde lui poggiando la mano sulla tua ancora sul suo petto.
Vi guardate per un momento, illuminati dalla luce bianca della luna che fa risaltare le rune sulla vostra pelle.
Poi le sue labbra si poggiano con delicatezza sulle tue, ti bacia con dolcezza mentre le sue mani si spostano sui tuoi fianchi e le tue sulle sue spalle.
Dopo quelle che ti sembrano ore vi allontanate per riprendere fiato.
<ho fatto proprio bene a venire qui> dice lui ridendo, facendo ridere anche te.

<quindi è per questo che hai abbandonato?> ti chiede lui.
Seduti su una panchina di legno hai raccontato la tua storia a Jace, che ti ascoltato con attenzione.
<sì, per questo e perchè sentivo che non appartenevo a quel posto> ammetti guardando davanti a te
<e ora?>
<ora cosa?> chiedi guardando il ragazzo
<ora senti di appartenere a questo posto?>
<sì, almeno credo, ma non ti preoccupare non ho intenzione di sparire> rispondi ridendo leggermente
<meglio così, altrimenti dovrei venirti a cercare>
<lo faresti davvero?>
<cosa? venirti a cercare? certo, lo farei, come ho fatto stasera, ma ti prego non farmi questo>
<non ti preoccupare Jace, non ho intenzione di andarmene via>
<bene... mi piacerebbe portarti all'istituto, scommetto che Izzy ti adorerà>
<Izzy?>
<mia sorella, o meglio la sorella del mio parabatai>
<tu hai un parabatai?>
<sì, si chiama Alec>
<wow, deve essere stupendo... io non ne ho mai avuta una>
<nemmeno Izzy, magari potreste esserlo voi due ma non vi siete ancora incontrate>
<ma io... insomma non credo sia il caso, non dopo quello che è successo>
<secondo me dovresti provare tornare ad essere una shadowhunter a tutti gli effetti, potrei aiutarti io con gli allenamenti>
<è solo una scusa per passare tutte le tue giornate con me> dici ridendo
<forse> dice lui tirandoti a sé.
<e me ne dai una colpa? come potrei non voler passare ogni istante con te> aggiunge baciandoti la guancia.
<devo convincerti?> chiede poi vedendo il tuo sguardo pensieroso, detto questo comincia a baciarti ogni centimetro di pelle che riesce a raggiungere lasciando le labbra per ultime.
<mi avevi già convinta> dici ridendo appena ti bacia le labbra. 
<ti avrei baciata lo stesso> ammette lui baciandoti di nuovo.