REMUS LUPIN

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<signorina?> la voce della professoressa di Difesa contro le arti oscure risuona nell'aula.
Essendo l'ultima della classe ad uscire ti giri verso la donna.
Il suo sguardo inizialmente severo si addolcisce nel notare il tuo viso rosso e le mani tremolanti.
<y/n vieni cara> dice lei con un tono più gentile.
Ti avvicini alla cattedra, letteralmente in ansia.
<come ben sai la mia materia non è una di quelle in cui eccelli, per questo ho pensato di metterti in coppia con il signorino Lupin, non sarà uno dei più bravi della classe ma è uno dei più gentili e simpatici> dice lei guardandoti poi sorride.
<non dica in giro che ho detto una cosa del genere> continua facendoti l'occhiolino.
<allora cosa ne pensi y/n?>
<grazie professoressa, farò del mio meglio>
<brava ragazza, le vostre ripetizioni inizieranno domani pomeriggio, come ho già detto al signorino potrete usare la mia aula per la pratica>

<y/n?> la voce di Remus ti ferma.
Sai bene che è lui, ma non credevi che lui sapesse il tuo nome.
Chiudi la porta dell'aula da cui sei appena uscita e ti giri verso di lui, rossa in viso.
<ciao> sussurri cercando di guardarlo negli occhi.
<credo che le professoressa ti abbia già detto delle nostre ripetizioni>
<sì, me ne ha parlato ieri> ammetti giocando con il bordo del maglione
<bene, se per te va bene potremmo cominciare ora con un po' di teoria> dice lui tutto sorridente.
<va bene per me> ammetti dopo esserti schiarita la gola.
Segui Remus verso la biblioteca, le guance ti diventano sempre più rosse ogni volta che le vostre mani o spalle si sfiorano.
<ecco, qua non ci dovrebbe dare fastidio nessuno> dice Remus poggiando i suoi libri sul tavolo.
Ti siedi di fronte a lui, ma appena ti sei sistemata lui si alza e si mette al tuo fianco.
<sono più comodo così> ammette alzando le spalle.
Senti il tuo cuore andare all'impazzata, la tua mente correre in mille direzioni diverse.
<allora cominciamo?> ti chiede lui sempre con un sorriso in viso.
Annuisci in risposta, cercando di non far notare la tua agitazione al ragazzo.
Mentre Remus ti spiega tutte le nozioni base che ti sfuggono non puoi fare a meno di notare i dettagli del suo viso, che lo rendono ancora più bello e affascinante ai tuoi occhi.
Ma nonostante la vicinanza non noti che Remus riserva lo stesso sguardo per te, ti osserva da tempo, innamorato delle tue guance rosse e del tuo sorriso timido.
Sei timida ma Remus vede tranquillamente attraverso la barriera che ti sei creata per proteggerti dall'esterno, capisce cosa vuoi, cosa desideri e sa quanto per te è difficile dover stare perennemente in mezzo a tante persone.

La tua testa scatta verso l'entrata della biblioteca, come anche quella di Remus.
Ad attirare la vostra attenzione sono stati Sirius, James e Peter che sono entrati rompendo il silenzio e la pace.
Ti senti affondare nella sedia, Remus nota subito le tue spalle tese e il modo in cui ti stai richiudendo di nuovo, ogni passo che i suoi amici fanno verso di voi sente che ti stai allontanando sempre di più.
<oi Lunastorta!> dice Sirius fermandosi davanti al tavolo dove siete seduti.
<Sirius cosa ci fate qui?> chiede Remus
<volevamo vedere come va qui, con la tua ragazza> dice James sorridendo.
<andava tutto bene prima che arrivaste>
<ah! non ha detto che non stanno insieme> esclama Peter.
Remus guarda prima te e poi i suoi amici.
<idiota non stiamo insieme, le sto dando ripetizioni, ora se non vi dispiace abbiamo del lavoro da fare> dice Remus con tono scocciato.
I suoi amici sbuffano ma si allontanano, qualcosa nello sguardo di Remus gli ha fatto capire che non è il caso di tirare la corda.
<devi scusarli> dice Remus dopo qualche attimo di silenzio <non sanno cosa vuol dire stare in silenzio per più di due secondi di fila> continua cercando il tuo sguardo.
<non ti preoccupare> sussurri sorridendogli.
<andiamo avanti?>
<magari domani>
Così ti sei alzata, lasciando Remus da solo con i suoi pensieri.

<Remus la biblioteca è di là> dici guardando alle vostre spalle
<lo so y/n, ma ho pensato che potremmo studiare in un posto dove sono sicuro non ci darà fastidio nessuno>
Senza pensarci Remus prende la tua mano, sente il leggero tremolio di essa e la stringe nella sua mano calda.
Non ti tiri indietro, adori il modo in cui la sua mano si chiude sulle tua, ti fa sentire sicura.
Lo segui in silenzio e mano a mano che vi allontanate dalle zone più frequentate del castello ti senti sempre meglio.
Tiri quasi un sospiro si sollievo quando arrivate in un corridoio vuoto.
<eccola>
<cosa?>
<solo un momento> dice Remus sorridendoti.
Lo guardi poi guardi davanti a voi, è solo un muro.
Ma quando ti stai per girare per farlo notare anche al ragazzo, il muro comincia a muoversi.
Appare una porta nella roccia e prima che tu possa dire qualcosa Remus la apre.
<è la stanza delle necessità> dice lui, e allora capisci, ne avevi già sentito parlare in passato ma non l'avevi mai vista.
Quando entrate vi trovate davanti un tavolo di legno scuro, un divano davanti ad un camino ed un'enorme libreria.
<wow> sussurri guardandoti attorno.
Remus guarda te invece che prestare attenzione alla stanza, questa volta è il suo turno di arrossire.

<credo di aver capito> ammetti alzando lo sguardo verso il ragazzo
<bene!> l'entusiasmo di Remus è contagioso e fa sorridere anche te.
<ti va se facciamo una piccola pausa?> ti trovi a chiedere.
Remus ti guarda e sorride.
<te lo stavo per chiedere io> ammette e si alza dalla sedia, si va a mettere sul divano.
<non vieni?> ti chiede quando nota che non lo hai ancora raggiunto.
Ti alzi senza rispondergli e lo raggiungi, sedendoti dall'altra parte del divano.
<è davvero stupendo non trovi?> ti chiede lui, segui il suo sguardo puntano sul camino.
<lo è> ammetti anche tu ipnotizzata dalle fiamme.
<y/n vorrei dirti una cosa> dice lui sedendosi più vicino a te.
Ti giri verso di lui, incrociando il suo sguardo.
<so che sei una persona molto timida e riservata... ma devo confessarti questa cosa e non riesco a tenermela dentro>
Lo guardi ancora più incuriosita, ti siedi meglio così da poterlo guardare meglio e lui lo prende come segnale per continuare.
<tu mi piaci, da qualche tempo ormai, ma ho sempre avuto paura...>
<di cosa?>
<di spaventarti credo> ammette lui rosso in viso.
<mi piaci anche tu> ammetti abbassando lo sguardo.
Lui però ti prende il viso tra le mani, facendoti incontrare di nuovo i suoi occhi color cioccolato.
<posso?> sussurra guardandoti le labbra.
Annuisci e lui si avvicina.
Ti trovi a poggiare le mani sulle sue spalle e ad avvicinarti a tua volta, fino a che non vi baciate.
Le labbra di Remus sanno di cioccolata e ti fanno sentire a casa, vi baciate con una tale delicatezza e passione, come se foste terrorizzati di distruggere il momento.
Sussurrate l'uno il nome dell'altro come un mantra, ti senti così vicina a lui e per la prima volta dimentichi la tua timidezza.
<sei stupenda> sussurra Remus baciandoti le guance.
<e adoro quando arrossisci> continua guardandoti negli occhi.
<anche tu non sei niente male> ammetti facendolo arrossire.
Sorridi per poi baciarlo di nuovo, lui sorride contro le tue labbra ma poi ricambia.
E bacio dopo bacio, vi trovate nudi dalle vostre paure e paranoie, innamorati ancora più di ieri ma sempre meno di domani.

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