Nessuno nella squadra sa chi sia la donna nell'ufficio di Hotch.
<io non credo di averla mai vista> dice Emily avvicinandosi alla scrivania di Spencer.
<nemmeno io> risponde il ragazzo
<sono certa che non sia la fidanzata e anche che non sia un agente dell'FBI> commenta JJ.
<non trovate che abbia qualcosa di familiare?> chiede Spencer
<in che senso?>
<non lo so, è strano se dico che assomiglia ad Hotch?>
Il loro discorso viene interrotto da Hotch stesso che li convoca nella sala delle riunioni.Rimani seduta vicino a tuo fratello, le mani ti tremano anche se cerchi di calmarti.
Nel momento in cui l'intera squadra entra nella stanza Aaron si alza.
<ragazzi lei è y/n, mia sorella> dice guardando i suoi colleghi.
Ognuno di loro è sorpreso e confuso.
<y/n?> la voce di tuo fratello attira la tua attenzione
<sì?>
<te la senti di spiegargli perché hai bisogno di noi?> ti chiede lui con tono rassicurante, la mano che ti poggia sulla spalla ti infonde sicurezza.
Annuisci guardandolo negli occhi e ti rivolgi alla squadra.
<bene allora... non so bene da dove cominciare> ammetti alzandoti.
Tutti ti sorridono dandoti la giusta sicurezza per poter parlare.
<io lavoro in un bar, sono una barista di professione o almeno per ora, ma non è questo l'importante, da qualche mese a questa parte ho accidentalmente attirato l'attenzione di un uomo, all'inizio erano delle avance quasi innocenti, beveva solo i miei cocktail, sedeva al bancone dove lavoro e cose così, ma con il passare del tempo ha cominciato a diventare sempre più invasivo, me lo sono trovato sotto casa nonostante io non abbia mai accennato dove vivessi, non davanti a lui, mi arrivano tutti i giorni messaggi da numeri diversi, foto che mi ritraggono durante la giornata, ma soprattutto minacce... minaccia me e tutti i miei amici, dice che se lui non può avere me nessuno può> finita la spiegazione senti gli occhi lucidi ma trattieni le lacrime.
Quella che credi essere Garcia ti prende la mano nella sua, stringendola con affetto.
Le sorridi e ti siedi.
Non ascolti tutto ciò che dicono dopo, la tua mente si è persa a pensare a quello che ti è successo negli scorsi mesi ma soprattutto nelle scorse settimane, la paura che ti ha assalita e l'ansia.<y/n sono contento che tu sia venuta da me, ma avrei preferito che tu venissi prima> ti dice Aaron alla fine
<lo so, ma avevo paura che stessi solo esagerando, pensavo che forse mi stavo facendo prendere dall'ansia... sai come sono fatta> dici guardando tuo fratello.
Lui ti rivolge un sorriso debole e ti accarezza la guancia.
<ora ci penso io> dice rassicurandoti con un bacio sulla fronte.
<grazie Aaron> sussurri abbracciandolo.<allora voglio qualcuno della squadra con y/n, ci sono anche i poliziotti che pattugliano la zona ma preferirei se lei non rimanesse sola>
<ma lui saprà che sta succedendo qualcosa> dici guardando tuo fratello e la squadra
<forse lo sa già, se ti segue ovunque ti avrà vista venire qui da noi, in ogni caso la polizia non sarà proprio sotto casa tua, così che se lui fosse nei paraggi lui potrebbe avvicinarsi ma essere bloccato tempestivamente> dice Derek
<è un fantasma quest'uomo, il nome che ha dato a te non c'è da nessuna parte> ammette Garcia alzando lo sguardo dal suo portatile.
<Spencer posso chiederti di stare con lei?> chiede Aaron al ragazzo.
<certo><immagino che non sia il primo caso del genere che affrontare>
<purtroppo no> ammette Spencer guardando fuori dalla finestra, tu rimani seduta sul divano.
Non puoi nascondere il fatto che la sola presenza di Spencer ti faccia sentire al sicuro, e soprattutto che lui sia un bel ragazzo, dolce e simpatico.
<ma quando è coinvolta una persona che conosci o un parente è sempre peggio> ammette lui spostando di nuovo la tenda così da coprire la finestra.
Ti raggiunge sul divano, e quando incrociate lo sguardo lui ti sorride.
<come ti senti?>
<un po' in ansia, meno di quella che ho provato nelle ultime settimane sicuramente ma comunque in ansia>
<lo posso capire... scusa se te lo dico ma avendo visto molte vittime sento il bisogno di dirtelo, non sentirti in colpa per quello che sta succedendo, per quello che ti è successo o per i comportamenti di quell'uomo, tu non hai mai fatto nulla di sbagliato, sei stata gentile e hai svolto il tuo lavoro>
Il suo sorriso è rassicurante e il suo sguardo dolce.
<grazie Spencer> dici poggiando una mano sulla sua
<di nulla>
Il suo sguardo rimane fisso sulle vostre mani e in quel momento ti rendi conto che potresti aver fatto uno sbaglio nel toccarlo, magari gli ha dato fastidio.
<scusami> dici ritraendo la mano
<non ti preoccupare, non mi ha dato fastidio>
<anche con la storia dei batteri?> chiedi ridendo leggermente ricordando uno dei racconti di tuo fratello
<già> dice lui ridendo a sua volta <a quanto pare mi hai fatto abbassare un po' la guardia> ammette divertito distogliendo lo sguardo dal tuo.
<chiedo venia dottore>
<no ti prego non chiamarmi dottore, mi fai sentire vecchio>
<ok allora ti chiamerò Spence> dici facendogli l'occhiolino.
<meglio>
Ma prima che la vostra conversazione continui a Spencer squilla il telefono, è Aaron che si assicura che sia tutto in ordine, anche per le strade non c'è nessuno.
<di solito ti arrivavano foto a quest'ora?> ti chiede Spencer guardando l'orologio.
<non aveva orari precisi in realtà, capitavano a tutte le ore della notte e del giorno, quello che mi risulta strano è che di solito quando portavo qualcuno in casa lui mi scriveva o mandava una foto della persona, ma con te non l'ha ancora fatto>
<una foto della persona con te in casa tua?>
<dipende, a volte sì, a volte solo una foto presa dal profilo della persona>
Spencer continua a parlare al telefono con tuo fratello, camminando avanti e indietro per stanza.
La sua voce risulta lontana mentre ti perdi di nuovo in un vortice di pensieri.
<ehi y/n> Spencer ti chiama con calma, quasi con un sussurro.
Lo guardi, è inginocchiato davanti a te, le mani poggiate fermamente sulle tue ginocchia.
<è successo qualcosa?> chiedi preoccupata
<ancora nulla> ammette lui, notando come è cambiato il tuo linguaggio del corpo, sei di nuovo in tensione, l'ansia e la paura si irradiano dal tuo corpo.
<ehi, guardami> dice lui prendendoti il mento con una mano.
Le sue dita snelle ti fanno venire i brividi mentre ti accarezza gentilmente la mascella.
<ci sono qua io e tuo fratello è giù con la squadra, questa storia sta per finire>
La sua voce è tranquilla e ti fa calmare, gli sorridi debolmente.
<Spence?>
<dimmi>
<posso abbracciarti? so che...> la tua frase viene interrotta dalle braccia di Spencer che ti circondano il corpo.
Affondi nel suo maglione, inalando il suo profumo delicato e assorbendo il suo calore.
Stringi le braccia attorno al suo corpo magro e ti lasci cullare dal battito del suo cuore.
<lo sai y/n, casa tua mi piace un sacco> ammette lui continuando ad accarezzarti la schiena.
è una frase detta così a caso che ti lascia momentaneamente spiazzata, poi però pensi che sia il suo modo di cercare di distrarti.
<grazie, ci sono voluti anni per arredarla come volevo io> ammetti ancora nascosta nel suo petto.Di giorni dalla fine del caso ne sono passati, e per fortuna il tuo piccolo incubo è stato rinchiuso in una prigione lontana chilometri da casa tua.
E per ringraziare Spencer hai deciso di invitarlo a cena a casa tua, con la promessa di preparargli la pasta speciale che adori preparare.<devo essere sincero mi fa strano pensare che tu sia la sorella minore di Hotch> ammette Spencer bevendo dal suo calice.
<credi che possa essere un problema?> chiedi guardandolo curiosa
<finchè Hotch non mi uccide no> ammette lui facendoti ridere
<parla sempre bene di te, quindi credo che possa solo essere felice se dovesse succedere qualcosa>
Il tuo sguardo trova subito il tuo, è seduto ma puoi vedere il suo corpo tendersi per un momento.
<e tu vorresti che accadesse qualcosa?>
<credo proprio di sì Spence> dici sorridendogli.
In quel momento Spencer non pensa, lascia che il suo cuore lo guidi spegnendo il cervello e tutte le sue probabilità, si avvicina a te poggiata alla cucina.
Ti guarda negli occhi mentre ti prende il viso tra le mani, a quel contatto senti una serie di brividi scorrerti lungo le braccia, poi si china su di te e in un secondo le sue labbra sono sulle tue.
Non sarà il tuo primo bacio e tu non sarai il suo, ma per la prima volta sentite entrambi tutto ciò che vi hanno sempre raccontato.
Sei nel posto giusto al momento giusto, con l'unica persona che in questo momento vorresti al tuo fianco.
Le sue mani calde ti accarezzano prima le guance, scendendo lungo le tue braccia fino ad arrivare a prendere posto sui tuoi fianchi mentre le tue esplorano le sue spalle arrivando al collo e infine ai suoi capelli castani.
Lo senti sorridere contro le tue labbra, poi ricomincia a baciarti questa volta con più sicurezza e più passione.
La tua mente è travolta da un'ondata di mille sensazioni e sentimenti, una più bella ed eccitante dell'altra.
Le labbra morbide di Spencer ti fanno sentire cose che non avresti mai provato neanche in un milione di anni.
<direi che qualcosa è accaduto> ammetti ridendo
<e spero che fosse all'altezza delle tue aspettative>
<molto meglio dottore ma credo che per scopi scientifici dovremmo ripetere un paio di volte l'evento>
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IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.2
RandomQuesta è la seconda parte della mia raccolta di immagina , one-shot o ministorie o come le volete chiamare . Dei piccoli episodi che vi porteranno a spasso tra mondi conosciuti e non . Tra attori , personaggi di film , serie tv e libri . Da teen wol...