<dovrò cominciare a farti pagare l'affitto se continuo a trovarti qui>
Il tuo tono divertito attira l'attenzione del ragazzo o meglio di Spiderman.
<oh ciao, pensavo non ci fossi oggi>
<ho finito il mio turno alla caffetteria prima, e ho deciso di salire quassù> ammetti alzando le spalle.
Spiderman, di cui ancora non conosci la vera identità, ha deciso che il tetto del condominio in cui abiti è un ottimo appostamento e dal primo pomeriggio in cui hai rischiato di fargli prendere un infarto quando gli sei arrivata di fianco, avete cominciato a passare del tempo insieme, in fondo quel tetto è da sempre stato il tuo posto dove scappare dalla routine quotidiana.
<mi ricordi perché lavori? non vai a liceo?> ti chiede lui.
La sua voce è l'unica cosa che conosci di lui, oltre all'altezza ovviamente, e devi ammettere che per quanto sia strano te ne stai innamorando anche se non ne hai ancora visto il volto.
<per mettere da parte i soldi per il futuro e perchè così sto più tempo fuori casa> ammetti alzando le spalle.
<è così male?>
<non tanto, ma non mi sento a mio agio con il compagno di mia madre quindi evito di passarci troppo tempo>
<ti capisco, quelle rare volte che mia zia porta un'uomo a casa mi sembra di impazzire...>
<quindi vivi con tua zia?> chiedi curiosa.
<esatto, siamo una bella squadra>
Potresti giurare che sotto quella maschera rossa stia sorridendo.
<Spiderman... mi fa strano chiamarti così> ammetti, lo sguardo fisso sui palazzi davanti a voi.
<mi chiamo Peter> dice lui a bassa voce.
<Peter... > ripeti tra te e te, ti piace come nome.
<non conosco nessun Peter, sei il primo che incontro> ammetti e lo fai ridere.
<è un vero onore y/n>
<scommetto che hai proprio la faccia da Peter> dici dandogli una leggera spallata.
<probabile>
<pensi che prima o poi mi svelerai la tua identità segreta Spiderman?> chiedi divertita, anche se sotto sotto la tua domanda è seria, vuoi vedere il viso del ragazzo di cui ti sei innamorata.
<forse un giorno>
<aspetterò con ansia> dici facendogli l'occhiolino.Il giorno successivo, decidi di salire sul tetto nella speranza di trovare Peter, ormai passare del tempo con lui è parte integrante delle tue giornate e ogni volta desideri passare più tempo con lui, ma oggi non c'è.
Ti siedi al solito posto, con lo sguardo studi tutto attorno, quasi certa di vedere Peter arrivare con un balzo.
Ma Peter non è arrivato, né quel giorno né i giorni successivi.
Devi ammettere che ti manca, e soprattutto che sei preoccupata per lui, e se si fosse fatto male? Magari gli è successo qualcosa di grave...
Ogni pomeriggio per un'intera settimana sali sul tetto, nella speranza di trovarlo, ma questo non succede, non fino a lunedì.
Lunedì pomeriggio vuole dire che non c'è nessuno a casa ma lo stesso salì sul tetto, ti da un senso di libertà stare là sopra, gran parte della città sotto i tuoi occhi.
Quello che ti trovi davanti ti fa prendere un colpo, Peter è vicino al vostro solito posto, la tuta sgualcita, è in piedi ma si vede che è stanco morto.
Gli corri incontro e senza pensarci lo abbracci.
Peter rimane inizialmente scioccato dal tuo abbraccio ma ricambia subito dopo, stringendoti a sé.
<Peter> sussurri contro la sua spalla.
<sono qui>
<cosa... cosa ti è successo?>
<ho avuto qualche gatta da pelare> ammette lui ridendo leggermente.
<stai bene?>
<sono solo un po' stanco...>
Lo guardi negli occhi, o almeno negli occhi bianchi della tuta.
Senza dire nulla, lasci scivolare le mani dalle sue spalle al suo collo dove trovi la fine della sua maschera. Peter non dice nulla, ti lascia fare, stringendo un po' di più i tuoi fianchi quando cominci ad alzare il tessuto rosso.
Cominci ad intravedere la sua pelle chiara, poi le labbra sottili, le guance leggermente rosse e infine scopri anche gli occhi, marroni e profondi che ti osservano con attenzione.
Togli la maschera del tutto, i suoi capelli castani e leggermente mossi gli ricadono sulla fronte. Allunghi una mano e li sposti, tracciando poi il lato del suo viso con tocco leggero.
Il tuo sguardo fisso nel suo, fino a quando i suoi occhi non si spostano sulle sue labbra e i tuoi fanno lo stesso.
Delicatamente Peter si avvicina a te fino a poterti baciare, le sue labbra morbide catturano le tue in un bacio dolce.
Dapprima le tue mani rimangono ai lati del suo viso, ma quando le vostre labbra si schiudono per approfondire il bacio, stringi le braccia attorno alle sue spalle, lasciando le tue mani esplorare il suo corpo snello e muscoloso.
Peter fa aderire il tuo petto al suo, mentre le sue labbra lasciano le tue e comincia a scendere verso il tuo collo.
<Peter> sussurri accarezzandogli i capelli.
<mi sei mancata> ammette lui contro la tua pelle.
Sorridi chiudendo gli occhi, quando poi li riapri trovi quelli di Peter che ti osservano con amore.
<spero che d'ora in poi non metterai la maschera in mia presenza> dici accarezzandogli la guancia.
<no se posso baciarti ogni volta che sei con me>
<non aspetto altro> ammetti e di nuovo le sue labbra sono sulle tue in un bacio molto più passionale del primo, è come se Peter conoscesse te e il tuo corpo da sempre, sa come prenderti, sa come baciarti, sa come stringerti a sé. E ad ogni suo movimento non puoi fare a meno di sentire le farfalle nello stomaco.
STAI LEGGENDO
IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.2
RandomQuesta è la seconda parte della mia raccolta di immagina , one-shot o ministorie o come le volete chiamare . Dei piccoli episodi che vi porteranno a spasso tra mondi conosciuti e non . Tra attori , personaggi di film , serie tv e libri . Da teen wol...