Sono anni che lavori da sola, sono anni che ti sei guadagnata il titolo di agente di livello 7.
E soprattutto sono anni che non vedi Grant Ward, non siete mai andati d'accordo per questo neanche dopo un mese di lavoro di squadra vi hanno separati, mandandovi in unità completamente diverse.
Eppure ora ti ritrovi di nuovo a lavorare con lui.<cosa vuol dire che dovrò lavorare con lei?> la voce di Ward risuona in tutto il jet.
Di certo quando Coulson ti ha chiamata, non ti saresti mai aspettata tutto questo.
<non posso lavorare con May?>
Segui la voce del ragazzo, trovando così lui e Coulson discutere.
<ecco è arrivata> dice Coulson venendoti in contro.
<ciao Phil> sorridi all'uomo che ti abbraccia.
<y/n da quanto tempo>
<ormai sono un paio di anni che non ci si vede, ti trovo in forma> dici tu ma prima che tu o Phil possiate dire altro, un colpo di tosse attira la vostra attenzione.
<Ward> dici con tono duro
<agente> dice lui rivolgendoti uno sguardo freddo
<sarà dura> commenta Phil,
Ti trattieni dal rimarcare il fatto che non ti chiama neanche per nome, seguendo Phil davanti ad un grande schermo.
<allora di cosa si tratta?> chiedi osservando le foto che hai davanti, sono tutte facce conosciute visto che è uno dei casi che stai seguendo.
<a quanto pare le nostre strade si sono intrecciate y/n, mi hanno detto che sono mesi che li segui e noi abbiamo appena scoperto che una delle nostre piste ci porta direttamente a lui> dice indicando uno degli uomini sullo schermo.
<Igor...> sussurri con rabbia, è uno degli uomini più spietati che tu abbia mai incontrato.
<per questo ho bisogno di voi due, siete gli agenti migliori nel campo dello spionaggio> aggiunge Coulson guardando prima te e poi Ward.
<non credo sia necessario> dice il ragazzo guardandoti con rabbia.
<tranquillo tesoro, nemmeno io ho voglia di lavorare con te ma dobbiamo, se non li fermiamo ora perderemo le loro tracce><meno orgoglio e più lavoro di squadra> la voce di Coulson risuona nei vostri auricolari.
<perché proprio qui?> chiede Ward.
Il bar che hai scelto ha una posizione strategica dandovi diretta visuale sul luogo in cui Igor e i suoi dovrebbero incontrarsi e poi è comodo visto che dovrete aspettare ore.
<posizione strategica> rispondi in fretta giocando con una penna.
<anche il tetto è una posizione strategica> commenta lui guardandoti
<sì ma dovremo aspettare ore e ore quindi è meglio farlo qui piuttosto che la sopra> rispondi sostenendo il suo sguardo.
<chiedo scusa principessa, se per te è troppo scomodo il tetto> dice lui parlando con voce acuta.
<idiota, se siamo qui possiamo agire in fretta, per scendere dal tetto ci mettiamo tre minuti, troppi per i miei gusti>
Lui rimane zitto, sorridi fiera di avere ragione per una volta e di essere riuscita a zittirlo.
Passa ancora qualche minuto e tu continui a rigirarti la penna tra le mani guardando i video della sorveglianza sul tuo computer, quando all'improvviso senti la mano del ragazzo sulla tua.
Alzi di scatto lo sguardo verso di lui, lo guardi con aria interrogativa.
<stai ferma> dice lui prima di toglierti la penna dalla mano e poggiandola sul tavolo.
Lo guardi male prima di tornare a guardare lo schermo.Dopo diverse ore siete ancora seduti al bar, ormai si sta facendo buio ma non è ancora successo nulla.
<non avevi detto che si sarebbero dovuti incontrare qui?> ti chiede Ward con tono annoiato
<è quello che ho potuto dedurre ma potrebbero aver cambiato posto di ritrovo, lo fanno spesso> ti spieghi con calma, troppo stanca per fare commenti freddi o per guardarlo male.
A quanto pare lui non è stanco per niente, sta per aprire la bocca, ha le sopracciglia corrucciate e alza la mano verso di te, ma tu lo fermi prendendo la sua mano e intrecciando le vostre dita.
Lui ti guarda malissimo e con aria interrogativa.
In silenzio e con il migliore sorriso che puoi fingere gli indichi con un cenno del capo gli uomini che sono appena entrati nel bar, sono Igor e i suoi.
<cosa ci fanno qui?> ti chiede lui togliendo la mano dalla tua presa.
<non lo so...> rispondi a bassa voce.
Cerchi di togliere dal tavolo tutti i file che possono far saltare la vostra copertura e spegni il computer, il tutto sotto lo sguardo attento del ragazzo di fronte a te.
<cosa?> chiedi guardandolo negli occhi
<niente, vedi di non rovinare nulla> dice recuperando il suo tono freddo
<io non rovinerò nulla> rispondi a tono, per poi mostrargli un sorriso di circostanza.Quello che accade dopo è tutto confuso, confuso e doloroso.
Senti le mani di Grant su di te, una sensazione di caldo poi freddo, ti sembra di non sentire più le mani e le gambe.
La voce di Grant ti tiene ancorata alla realtà, nonostante la tua mente tenti in tutti i modi di scappare via, lontana dal dolore.Apri gli occhi, una forte luce bianca ti rende difficile vedere dove sei.
Ci metti un attimo ad abituarti alla luce, cominciando a mettere a fuoco quello che hai attorno.
Sei stesa su un letto, le lenzuola bianche sono ispide sotto le tue mani, ti senti come se un macigno di tenessa bloccata sul materasso.
I muri grigi ti sembrano sempre più vicini e l'aria sembra che stia finendo.
Ti alzi all'improvviso, cercando di stare seduta.
I tuoi polmoni non riescono ad assorbire abbastanza ossigeno, ti senti svenire...
poi buio.
Buio e voci agitate ti avvolgono in un sonno lungo e pesante.<come sta?> una voce femminile si staglia sui rumori che il tuo cervello sta cominciando a registrare.
Quasi a ritmo con il beep delle macchine a cui sei attaccata, senti dei passi avvicinarsi, sono pesanti e svelti.
<sta bene, ha solo perso molto sangue> risponde una voce maschile che sembra quella di Phil.
Apri gli occhi con calma, questa volta non ti ci vuole molto per abituarti alla luce e mettere a fuoco ciò che hai attorno.
May e Phil sono ai lati del tuo letto, ti guardano preoccupati.
<cosa... cosa è successo?> chiedi con voce roca
<una sparatoria, vi hanno riconosciuti, per fortuna Grant ti ha tolto dalla loro mira prima che sparassero il colpo mortale> annuncia Phil.
Ti porti una mano alla testa, frammenti di ricordi ti tornano alla mente.
Quando alzi di nuovo lo sguardo noti una terza figura, è Grant, poggiato alla porta con le braccia conserte.
Lo guardi per un momento e stranamente lui non ti rivolge il suo solito sguardo, ti sorride leggermente.
Sembra stanco.
<da quanto sono qui?> chiedi guardando Phil
<quattro giorni> risponde Grant avvicinandosi al tuo letto, con un cenno del capo chiede ai due agenti di lasciarvi soli.
<si può sapere cosa ti è preso?> chiede lui con rabbia
<cosa scusa?>
<eri la migliore agente che avessi mai visto, abile con la pistola, agile e forte... cosa è successo? non hai schivato il colpo, non ti sei mossa in fretta> dice lui, questa volta tutta la rabbia lascia il suo corpo lasciando spazio solo alla preoccupazione.
<io... non lo so...>
<dio y/n, ho passato i quattro giorni più lunghi della mia vita> dice lui passandosi una mano sul viso.
<e perché mai? ero io quella a letto svenuta>
<certo, ma io sono stato quattro giorni su quella poltrona ad aspettare che tu ti svegliassi> dice lui indicando una piccola poltrona dall'aria scomoda poco lontana dal tuo letto
<cosa? perchè?> chiedi incerta, senti una strana sensazione allo stomaco.
Lui ride, una risata gutturale, il che ti fa arrossire.
<perché ero preoccupato per te>
<tu preoccupato per me?>
Lui ti guarda negli occhi, prima di sospirare.
<y/n sarai anche un agente di livello 7 ma a certe cose proprio non ci arrivi>
<scusa se sei un cazzo di enigma vivente Grant> dici, notando solo dopo che avete usato i vostri nomi per la prima volta da quando vi conoscete.
<sai perchè ero così stronzo con te? perchè ti ho allontanata chiedendo di essere messo in un'altra unità?> dice lui avvicinandosi ancora al tuo letto.
Lo guardi per farlo continuare, incapace di dire qualunque cosa.
<perchè sei la mia debolezza, dal primo giorno che ti ho vista e che abbiamo lavorato insieme non pensavo ad altro, non riuscivo a concentrarmi sul lavoro con te al mio fianco, il tuo profumo, la tua voce catalizzavano la mia attenzione... e non potevo permetterlo perchè non sarei mai stato capace di proteggerti sul campo> confessa lui sistemandoti una ciocca di capelli, solo adesso ti rendi conto di tutto e ti senti così piccola contro la sua mano.
Il tuo cuore batte a mille, facendo aumentare i beep acuti che produce la macchina.
Lui la guarda ridendo leggermente, poi torna a guardarti.
<ti rendo nervosa y/n?> chiede lui con un tono scherzoso, non l'avevi mai visto così e istantaneamente senti come se tutto avesse un senso.
Forse in tutti questi anni lo hai odiato perchè ti ha allontanata, perchè ti trattava male, quando da lui tutto quello che volevi era amore.
<io... io credo che siamo stati due idioti> ammetti prendendo la sua mano
<lo credo anche io> risponde lui sedendosi al tuo fianco.
<cosa facciamo ora?> chiedi guardandolo negli occhi
<tu vedi di riposare a guarire, poi appena starai bene ricominciamo a lavorare sul caso e troviamo lo stronzo che ti ha sparata> dice lui con tono calmo ma risoluto.
<e noi...>
<con calma y/n, con calma capiremo come fare> dice lui baciandoti la fronte
<va bene... ma... promettimi che non mi tratterai mai più male>
<ti prometto che non sarò il solito stronzo>
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IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.2
RandomQuesta è la seconda parte della mia raccolta di immagina , one-shot o ministorie o come le volete chiamare . Dei piccoli episodi che vi porteranno a spasso tra mondi conosciuti e non . Tra attori , personaggi di film , serie tv e libri . Da teen wol...