capitolo 24

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Capitolo 24

Angelica:

In un paio di giorni le cose tornarono come prima, io e Alex riprendemmo quella sottile routine che si era creata tra di noi e tutto sembrava andare per il meglio. Beh, sembrava. Avevo parlato troppo presto. Decisamente troppo presto. Successe tutto una sera, io e Alex tornavamo stanchi da una cena in un ristornare carinissimo in cui Alex praticamente mi aveva trascinata, per non rovinare l'effetto sorpresa. Mi aveva detto di vestirmi elegante e in macchina mi aveva messo una sciarpa sugli occhi. Ci eravamo fermati poco tempo e molte domande dopo. Avevo sentito subito l'odore del mare e quando la benda era scivolata giù dai miei occhi ero rimasta incantata a guardare il sole che si stava tuffando nel mare ormai rosa. Alex aveva posato le  mani sui miei fianchi e il mento sulla mia spalla, dandomi in tanto in tanto dei piccoli baci umidi sul collo, appena sopra lo scollo del vestito nero di pizzo che indossavo.

-Alex, è bellissimo-

-E' vero - disse. Mi girai e notai che Alex non guardava il paesaggio, guardava me.

-Alex -dissi afferrando il suo mento -Guarda li - Lui scosse la testa stringendo di più la mia vita e sollevandomi a sedere su il bordo di legno che divideva noi dal mare.

-Ho tutto quello che voglio vedere qui davanti a me -

-Non sarò mai bella come questo tramonto -

-No - disse e per un momento ci rimasi male fino a quando proseguì -E' questo tramonto che non sarà mai bello come te -

-Alex non dire ...- tentai di dire, ma venni interrotta da un suo bacio.

-La bellezza sta negli occhi di chi guarda -

(Johann Wolfgang Goethe)

Le mie guance divennero color del cielo alle mie spalle e mi sporsi verso di lui per un altro bacio.

-Non mi stanco mai di sentire le tue labbra sulle mie - disse con voce roca.

Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai

-Tu dammi mille baci, e quindi cento,

poi dammene altri mille, e quindi cento,

quindi mille continui, e quindi cento.

E quando poi saranno mille e mille,

nasconderemo il loro vero numero,

che non getti il malocchio l'invidioso

per un numero di baci così alto.-

(Catullo)

La cena fu deliziosa e ridemmo per tutto il tempo, imboccandoci il dolce a vicenda. Alla fine pagammo, uscimmo e dopo una lunga passeggiata sulla riva del mare mano nella mano tornammo alla macchina. Il tragitto per tornare a casa non era lungo, ma quel poco che percorremmo fu abbastanza. Non la vedemmo arrivare. Nessuno la vide. Fu un attimo. Una luce bianca avvolse tutto e poi....

Il buio.

Solo il buio.

Amami come nei libriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora