capitolo 56

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Capitolo 56

Angelica:

Arrivai davanti al bar di Roberto e mi fermai. Vedevo Alex seduto al mio solito tavolo, con la testa chinata e i capelli che gli ricadevano sugli occhi. Roberto mi vide e mi fece cenno di entrare, indicando poi mio marito. "Mio marito " pensai. Spinsi la porta e la campanella suonò; la testa di Alex si alzò in risposta. I suoi occhi cercarono i miei. Mi avvicinai lentamente al tavolo e spostai la sedia per sedermi. L'aspetto di Alex non era dei migliori, vedevo il senso di colpa nei suoi occhi chiari e al di sotto profonde occhiaie.

-Da quanto non dormi ?- chiesi posando il giubbotto sulla sedia. Lui accennò un sorriso forzato.

-Da quando te ne sei andata, dormo male senza di te, anzi potrei dire che non dormo affatto. - Rimase in silenzio un attimo poi disse -Sono felice che tu sia venuta -

-Si beh, dobbiamo sistemare questa storia Alex, io non ce la faccio più- Lui sussultò come se lo avessi colpito fisicamente e i suoi occhi si spalancarono.

-Parli di ... Parli di noi o di Samanta ?- chiese in un sussurro appena udibile.

-Di Samanta!- esclamai - Alex, ascolta questi due giorni di "pausa " chiamiamoli così, mi sono serviti per capire -

-E cosa hai capito ?-

-Ho capito che senza di te non riesco a stare. Ti cercavo la mattina appena mi svegliavo e lo stomaco mi si chiudeva quando capivo che non c'eri - La sua mano si posò sulla mia e la strinse forte.

-E' stato lo stesso per me-

-Però - dissi sfilando la mano da sotto la sua. Alex trattenne il fiato.

-Però ho bisogno di capire una cosa. Alex, perché hai ricambiato il bacio ?- dissi sentendo le lacrime che riaffioravano. Lui strinse le mani sul tavolo e si morse il labbro.

-Quando me ne sono andato, da lei, da quella casa e da tutto, ho lasciato un sacco di questioni in sospeso. Solo ora mi rendo conto del marcio che mi sono lasciato alle spalle senza però sistemare niente. Quando ho rivisto Samanta, quando lei mi ha baciato, volevo una risposta. Quella risposta non l'ho trovata sulle sue labbra. Mi sono reso conto che solo tu mi dai le risposte che mi mancano. Tu dicevi che l'amavo ancora. Ma non è vero. Amo solo te, sei mia moglie e ora so che non posso, ne potrò, amare nessun' altra. Tu non hai solo metà del mio cuore, lo possiedi tutto.- Le lacrime ormai scorrevano libere dai miei occhi e Alex spostò la sedia e si mise al mio fianco, asciugandomi le lacrime con i pollici.

-Non piangere ti prego, non riesco a sopportarlo-

-Alex quel bacio mi ha distrutto, mi ha fatto dubitare di così tante cose che...-

-Dubita che le stelle siano fuoco; dubita che il sole si muova; dubita che la verità sia mentitrice; ma non dubitare mai del mio amore.-

(W. Shakespeare)

Disse Alex. Io sorrisi e posai la testa sulla mano che teneva ancora sulla mia guancia.

-Non dubito del tuo amore Alex-

-Mi basta questo per ora. Ti giuro che mi riguadagnerò la tua fiducia- Io annui.

-Promettimi una cosa Alex -

-Quello che vuoi piccola -

-Sistema tutto, ti prego non credo sopporterei di vedervi ancora...-

-Non succederà mai più, te lo prometto. E ti prometto anche che risolverò la situazione con Samanta - Lui sorrise e abbassò la testa fino a posare la fronte sulla mia.

-Ho una voglia matta di baciarti - dissi

-Cancellala, ti prego - disse ad un soffio dalla mia bocca. Io posai le mani sul suo viso e lo fissai.

-Ti amo, malgrado tutto non posso smettere di amarti - Avvicinai di più le labbra alle sue e prima di baciarlo dissi

-La tua semplice assenza si fa sentire molto più della presenza di chiunque altro.-

(William Shakespeare)

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