capitolo 54

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Capitolo 54

Alex:

Mi staccai dalle labbra di Samanta abbandonandomi solo un attimo a quel bacio cosi familiare, afferrandole poi le spalle e allontanandola da me.

-Che cazzo fai !?- urlai mentre lei si leccava le labbra rosse.

-Andiamo, non dirmi che non ti è piaciuto-

-Samanta non ..- un rumore mi fece girare e le parole mi morirono in gola. Angelica ci fissava dalla porta con la maniglia stretta tra le mani e le lacrime che le rigavano le guance. Avanzai di un passo verso di lei, che indietreggiò subito, allontanandosi da me.

-Amore, per favore non ...- iniziai.

-Sta zitto Alex non dire niente. Come hai... - la sua voce si incrinò -Come hai potuto? Avevi detto di non provare niente per lei eppure ti trovo qui che vi baciate !- urlò

-Fammi spiegare ti prego, io ti a...-

-Non. Dirlo. Non farlo Alex, non dire che mi ami dopo questo !- Disse indicando me e Samanta che si godeva la scena sorridendo seduta sul tavolo con le gambe accavallate.

-Ho bisogno di stare sola, ho bisogno di pensare a te, a me ...-disse scuotendo la testa e lasciando la frase in sospeso.

-Non lasciarmi, ti prego- dissi con voce strozzata. Lei mi fissò un ultima volta e piangendo corse via. Un piccolo applauso partì da dietro le mie spalle.

-Ora che siamo finalmente soli possiamo riprendere da dove eravamo rimasti-disse Samanta scendendo dal tavolo e avvicinandosi a me.

-Ora basta. Io non ti voglio Samanta mettitelo in testa ! Amo Angelica, solo lei. -

-Forse avresti dovuto dirlo prima di ricambiare il bacio no ?- Disse sorridendo e sbattendo le ciglia.

-Hai sbagliato a trattarmi così, ora ne paghi le conseguenze. Quando avrò finito sarai così disperato da venire da me in ginocchio - mi sussurrò all'orecchio.

-Sei così sicura di te da aver dimenticato un piccolo dettaglio- dissi stringendo i pugni dalla rabbia.

-E quale sarebbe ?-

-Che io, piuttosto che tornare con te, preferirei rimanere solo per tutto quel che resta della mia vita - E così dicendo la afferrai per un braccio e la spinsi fuori dalla porta, per poi chiuderla a chiave. Qualche ora dopo, Andrea bussò.

-Amico, sei nei guai - disse indicando qualcosa in corridoio. Prima che potessi chiudere la porta Roberta entrò nella stanza, mi fissò e mi tirò uno schiaffo che mi fece voltare la testa a sinistra.

-Sei disgustoso e io che ho sempre tifato per te - disse lei.

-Roberta, è Samanta che mi ha baciato- Un altro schiaffo, sta volta sulla guancia sinistra.

-Dannazione smettila di colpirmi !- dissi massaggiandomi la mascella.

-Sai dov'è ora Angelica ? A casa mia, e sta piangendo-

-A casa tua ?-

-Si ha detto che le serve una pausa da tutto -

-Una ..- mi fermai e respirai-Una pausa ?- chiesi mentre il terrore esplodeva nel mio petto.

-Alex, non vuol dire che è finita, dalle solo il tempo di riflettere- intervenne Andrea.

-L'ho persa sta volta - sussurrai.

-Non puoi far vincere quella, Alex !-urlò Roberta.

-Se non te ne fossi accorta, ha già vinto-

-No, Angelica ti ama ancora, riprenditela - Aprii il cassetto e presi una penna nera -Hai un fazzoletto?- chiesi a Roberta. Lei frugò nella borsa e me ne porse uno.

-Devo parlarle - disse mentre scrivevo. Andrea scosse la testa. -Dalle un po' di tempo. Capirà che non è stata colpa tua. - Alzai la testa e posai la penna.

-Allora datele questo - Porsi il fazzoletto a Roberta

"Poi si erano lasciati, ma in quel modo che non è un lasciarsi veramente. Lui era un po' matto, lei troppo bella, ma si volevano da morire. Non potevano stare insieme, non potevano stare lontani: non ci esci, da quelle storie. Loro non ci erano usciti, veramente."

(Alessandro Baricco.)

-E dille che la amo - Lei annuì e mise il fazzoletto in borsa. -Ora, sai dirmi dove posso trovare Samanta ?- chiese Roberta.

Amami come nei libriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora