capitolo 57

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Capitolo 57

Angelica:

-Mi servirebbe davvero un tuo consiglio ora. So che sarebbe tutto più semplice se tu fossi al mio fianco - Fissai la piccola foto di mia mamma e sospirai. -La verità è, mamma, che io lo amo troppo, alle volte quello che sento per lui mi spaventa. È quell'amore che mi raccontavi tu, quello che mi leggevi nei tuoi libri. Alle volte ripenso alle parole di Lorenzo e mi convinco che non merito Alex, poi però penso a quello che abbiamo passato e... Non lo so mamma sono così confusa in questo periodo- Mi alzai e raccolsi la felpa di Alex. Me la infilai e inspirai il suo odore.   -So che tutto si risolverà, lo dicevi sempre quando ero piccola, ma ho così tanta paura di perderlo. Mi dice che mi ama e gli credo, come posso dubitarne, ma se guardo Samanta mi chiedo come potrò mai competere con lei. È perfetta. Sempre perfetta. - Sospirai afflitta. -Mi basterebbe un tuo abbraccio e si risolverebbe tutto, riuscivi a mandare via ogni mia paura -Mi asciugai una lacrima e mi diedi un bacio sulla punta delle dita, che poi posai sulla foto di mamma. Salutai anche mio padre e mi diressi verso l'uscita. Mi allontanai zigzagando tra le tombe, camminando a testa bassa. Inciampai su qualcosa e involontariamente mi appoggiai ad una scultura di marmo scuro. A disagio ritrassi la mano e cercai il nome di chiunque fosse sepolto li. Indietreggia a bocca aperta. Il nome "Lorenzo " spiccava a lettere oro sul marmo nero come la pece. -Non sapevo fossi qui - sussurrai. Fissavo quelle lettere come se potessero parlarmi. Volevo dare un taglio al passato, dimenticarmi di Lorenzo per sempre. -Perché l'hai fatto ? Perché avete voluto umiliarmi così ? Non vi avevo fatto niente. Sapevo di non valere niente in quella scuola, ma perché darmi anche il colpo di grazia ?- Scossi la testa e giocherellai con il mio anello di fidanzamento. -Alex mi ha cambiata sai. Quando lui mi guarda, quando mi bacia mi sento... Bella. Lui mi ha ridato tutto quello che tu mi hai tolto. Hai rovinato parte della mia vita e per poco non rovinavi quella di Alex con quell'incidente. Non riesco a dispiacermi per te Lorenzo, so che è brutto da dire. Sono andata avanti con la mia vita, cercando di rimettere insieme i pezzi che tu hai creato e Alex mi sta aiutando- Presi un profondo respiro e mi voltai.         -Addio, Lorenzo- Uscii dal cimitero camminando a testa bassa, fermandomi solo quando sentii una mano afferrare il mio polso. Alex era appoggiato alla macchina e mi fissava.

-Cosa ci fai qui ?- chiesi avvicinandomi a lui.

-Roberta mi ha detto dove eri. Dopo che te ne sei andata dal bar non sapevo dove cercarti, non sei tornata a casa da me allora sono venuto io da te. Ho pensato avessi bisogno di ..qualcuno. - Seguì con il dito la lunghezza del mio collo.

-Ho parlato con mia mamma e poi, ho ... Ho visto Lorenzo- Alex strinse gli occhi.

-Non sapevo fosse seppellito qui - disse

-Nemmeno io, ma almeno sono riuscita a sistemare le cose, in un certo senso, - Posai la mia mano sul suo petto coperto dalla maglia bianca, in corrispondenza delle scritte che si intravedevano sotto. Alex circondò la mia vita con le braccia e posò a sua volta le dita sul mio tatuaggio e io alzai gli occhi, cercando il suo sguardo.

-Domani anche io sistemerò tutto. Andrò a parlare con Samanta e.. E con i miei genitori.-

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