Capitolo 44
Alex:
Passarono i giorni e furono uno più bello dell'altro. La tranquillità di quel posto era interrotta solo dalle frequenti chiamate di mia madre, a cui non avevo mai risposo. Raggiunsi Angelica in giardino e la vidi sdraiata nella vasca idromassaggio. Lanciai il telefono su una sdraio proprio mentre ricominciava a suonare. Angelica sollevò gli occhiali da sole e mi guardò.
-Ancora lei ?-
-Non lo so, ormai ho smesso di guardare chi chiama -
-Beh, ma potrebbe essere qualcun altro- disse lei mentre mi toglievo la maglietta e la lasciavo cadere per terra. Il telefono squillò di nuovo.
-Alex, rispondi- Roteai gli occhi e afferrai il telefono.
-Ho detto che non ti voglio parlare !- sbottai contro mia madre.
-Beh amico così ferisci i miei sentimenti, bastava un ciao Andrea come va ? No, non siamo morti, stiamo bene -
-Andrea scusa pensavo fosse..-
-Si, ho capito chi pensavi fosse. Allora come state ?-
-Benissimo, qui è ..Beh è bellissimo grazie ancora, ci serviva una pausa. -
-La pace sta per finire amico - disse scoppiando a ridere dall'altra parte del telefono. Aggrottai le sopracciglia e fissai Angelica che stava uscendo dalla vasca.
-.....Porta - disse Andrea.
-Scusa, cosa hai detto?- chiesi spostando lo sguardo dalle goccioline che scivolavano sul suo corpo .
-Ho detto, vieni ad aprire la porta. E ci aggiungo, muoviti che le valige pesano-
-Andrea, se apro la porta non ti troverò dall'altra parte vero ?-
-Ohh si - disse ridendo.
-Ti odio -
-Anche io ora muoviti che Roberta vuole vedere Angelica. - Entrai in casa ed aprii la porta. Andrea aveva legato i capelli biondi in una piccola coda. Aveva una camicia bianca arrotolata fino ai gomiti e i jeans strappati. Il suo sorriso mostrava i denti bianchi, mentre gli occhi verdi erano nascosti dagli occhiali da sole. Roberta dietro di lui salì i gradini a due a due per poi correre in casa. Sentii le due ragazze urlare e poi scoppiare a ridere. Andrea allargò le braccia.
-Amico, sei contento di vedermi ?- chiese.
-Non sai quanto - dissi sarcastico. Ci fissammo e poi ridemmo, mentre ci abbracciavamo.
-Cosa ci fate qui ?- chiesi
-Volevamo venirvi a trovare. Volevo sapere davvero come stavi- Chiuse la porta dietro di lui mentre entravamo in casa.
-Sto bene, davvero. -
-Ma potresti stare meglio, dico bene?-
-Vorrei solo pensare a sposare l'amore della mia vita senza avere mia madre che rovina tutto. -
-Continua a chiamare ?- chiese posando le valige ai piedi della scalinata.
-Ogni giorno -
-Hai paura ?- chiese togliendosi gli occhiali.
-Di cosa ?- replicai, anche se sapevo benissimo cosa intendeva.
-Lo sai di cosa. Di tua madre. Potrebbe davvero rovinare il vostro matrimonio?- Mi sfregai gli occhi.
-Non posso permettere che accada. A quel punto la perderei per sempre. Sta volta per davvero. -
-Ed è per questo che sono qui. Un altra mia idea geniale salverà la tua fantastica e vomitevole storia d'amore-
-Andrea le tue idee mi fanno paura -
-Shh ascolta qui. Poi mi bacerai.-
-Amico non ci penso proprio a ..-
-Sposatevi qui -
-A baciart... Cosa ?-
-Sposatevi qui. Insomma la spiaggia, il mare, il tramonto. Se prima ti amava dopo questa ...- Lasciò cadere la frase.
-Amico io ...-
-Lo so, lo so sono un genio e bla bla bla. Allora dov'è il mio bacio ?- chiese avvicinandosi.
-Sparisci !- dissi ridendo. Quando si fu allontanato chiesi
-Mi aiuterai ?-
-Certo che si. Voglio vedervi felici -
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Amami come nei libri
ChickLit[COMPLETA] Un bar, due ragazzi e mille libri. E come a volte bastino una penna e un fazzoletto per innamorarsi. Alex e Angelica, entrambi con un passato da dimenticare alle spalle, un presente tutto da vivere e un futuro da "scrivere " insieme. [...