capitolo 1

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Capitolo 1

Fuori pioveva e io, ovviamente, ero senza ombrello. Ero appena uscito da scuola e di tornare a casa proprio non mi andava. Mi guardai intorno, gente che correva con giornali sopra la testa, mamme con i bambini che si riparavano sotto enormi ombrelli, macchine che sfrecciavano nel traffico incuranti della pioggia. L'insegna al neon di un bar attirò la mia attenzione.

IL VERO AMORE

"Che nome stupido da dare ad un bar. Beh meglio di niente" pensai. Spinsi la porta di legno e la campanella produsse un rumore fastidioso. Mi guardai intorno. Il bar era piccolo, ma molto luminoso. Pochi tavoli disposti in fila di fianco alle finestre che occupavano l'intera parete. Un lungo bancone finiva vicino ad un camino acceso. Un tavolo da biliardo e nient'altro. Mi sedetti su uno sgabello del bancone e davanti a me comparve un vecchietto con una lunga barba bianca e la testa lucida sotto le luci del bar.

-Ragazzo, cosa posso portarti ?-

-Una birra, grazie – risposi

-Arriva subito -

Mi guardai di nuovo intorno. Un signore sulla cinquantina occupava uno sgabello poco distante da me. Un ragazzo messaggiava seduto al tavolino. Una ragazza che...spostai di nuovo il mio sguardo sulla ragazza seduta al tavolo alla fine del locale. Era seduta a gambe incrociate sulla sedia, i capelli mogano raccolti in un nodo molle sulla testa con una matita. I grandi occhi sembravano chiusi, ma potevo vedere le lunghe ciglia che si muovevano sulle guance. I denti bianchi erano affondati nel labbro inferiore. Teneva tra le mani un libro e leggeva concentrata. Era bellissima, ma non una di quelle solite bellezze, una di quelle che rischi di trovare sulla copertina di un giornale. Era una bellezza rara, data da milioni di libri letti e da mille storie conosciute.

-E' bellissima vero ?- disse il barista mentre posava la birra davanti a me.

-C.. cosa ?- balbettai vergognandomi di essere stato sorpreso a guardarla.

-La ragazza. È bellissima no ?-

"Tanto ormai "pensai.

-Si, bellissima-

-Viene qui ogni giorno. Si siede li, ordina un the al limone, fuma una sigaretta, e legge, legge tutto il tempo, ogni giorno un libro diverso. Quando lo finisce, se ne va. -

Guardai di nuovo la ragazza. Dante. Stava leggendo l'inferno di Dante.

-Come si chiama ?- chiesi

-Questo ragazzo, devi scoprirlo da solo.

Domani ancora una birra - mi chiese il barista.

Lo guardai male -Come fa a sapere che tornerò domani ?-

Lui alzò un sopracciglio - Una birra ?-

-Si -annui -Una birra -

Amami come nei libriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora