capitolo 73

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Capitolo 73

Alex:

-Piange sempre così tanto ?- chiese Angelica ad Andrea, mentre Roberta passeggiava su e giù per il salotto tenendo il piccolo Roberto appoggiato a una spalla mentre urlava disperato.

-Di solito no, oggi sembra essere di cattivo umore- disse Andrea alzandosi dal divano e tendendo la braccia. -Dallo a me, è tutto il giorno che lo tieni, sei stanca - Roberta sorrise e gli passò il bambino

-Grazie -

-Di nulla- disse Andrea prendendo Roberto e lasciando un bacio sulle labbra rosa di Roberta. Mi alzai a mia volta e mi diressi in cucina

-Vuoi una birra Andrea ?-

-Sicuro - disse piano lui, per non disturbare Roberto che si era finalmente calmato. Mi raggiunse in cucina e spostò suo figlio sull'altra spalla, per afferrare la bottiglia di birra che gli stavo passando. Sentivo Angelica e Roberta parlottare sottovoce e riuscii a capire solo alcuni frammenti di conversazione.

-Di che stanno parlando ?- chiesi prendendo un sorso di birra

-Non lo so, che ti importa ?- chiese Andrea facendo rimbalzare piano Roberto che si stava agitando. Spostò il ciuffo di capelli biondi che gli ricadeva sulla fronte e lui gli afferrò il dito con la piccola mano.

-....non glielo hai detto ?- sussurrò Roberta.

-..io... Presto.... No - disse Angelica. Mi avvicinai alla porta e mi misi in ascolto.

-Alex, amico non si origlia. Diglielo, Rob- disse agitando la manina chiusa a pugno di suo figlio verso di me.

-Sta zitto -

-Ripeto, che ti importa di quello che stanno dicendo ?-

-Roberta ha chiesto ad Angelica se me lo ha detto -

-Detto cosa ?-

-Se lo sapessi non starei qui ad origliare, non credi ? Sono giorni che Angelica è strana e spesso corre in bagno-Andrea smise di dondolarsi e si fermò.

-In bagno ?- chiese

-Già, secondo te sta male ?- La bocca di Andrea di aprì in un sorriso tutt'altro che rassicurante.

-Alex, non pensi che possa essere...- Un rumore di passi che correvano in corridoio interruppe la nostra conversazione. Ci precipitammo in sala giusto in tempo per vedere Angelica correre verso il bagno. Roberta sedeva tranquilla sul divano e fece cenno ad Andrea di sedersi.

-Alex, va - disse mentre prendeva il bambino e Andrea le faceva scivolare un braccio intorno alla vita. Scossi la testa e bussai alla porta del bagno.

-Amore ?-

-Vattene - disse con voce soffocata Sospirai e aprii la porta. Angelica tirò lo sciacquone e si alzò sorreggendosi al lavandino. La afferrai e la sollevai, facendola sedere sul mobile.

-Che succede?- chiesi passando la mani sulle sue braccia.

-Alex io ..-Chiuse la bocca e abbassò lo sguardo.

-Ehi - dissi -Guardami -Lei sollevò gli occhi e i nostri sguardi si incatenarono. -Parlami - Lei biascicò qualcosa che non capii. Io la fissai ancora e le presi le mani. -Coraggio -Cercò di spostare lo sguardo, ma le misi due dita sotto il mento e la costrinsi a guardarmi. Appoggiai la fronte alla sua -Parlami -

-Sono incinta -Mi pietrificai.

-In..incinta ?- balbettai. Angelica annuì lentamente con la testa.

-Incinta ?- ripetei. - Incinta come lo era Roberta? -

-Si Alex, incinta- Il silenzio cadde tra noi. -Glielo hai detto !?- urlò Roberta dalla sala. -Lei lo sapeva ?- Annuì di nuovo.

-Sei arrabbiato-Mi passai la mano tra i capelli.

-No, non sono arrabbiato, sorpreso forse - Lei si rilassò tra le mie braccia e posò la testa al centro del mio petto.

-Avevo paura che ti saresti arrabbiato -Sussurrò, la voce smorzata dalla mia maglietta nera. Feci scorrere su e giù la mano sulla sua schiena.

-Non me l'aspettavo, ma non mi arrabbierei mai per una cosa del genere- mormorai.

-Quindi ora saremo in tre - disse e sentii il suo sorriso contro di me.

-Già, in tre - ripetei io stringendo Angelica più forte.

Amami come nei libriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora