20 marzo 1603
La Disfatta d'Estate, così definita poiché aveva avuto luogo il ventinove agosto 1526, era uno degli eventi storici più drammatici che l'Impero di Zena ricordava. Tutti gli studenti i cui corsi comprendevano anche l'insegnamento della disciplina di Storia dedicavano a esso un'ampia parte del programma, durante il quattordicesimo anno.
E Annekha, frequentante il duecentonovesimo corso, iscritta all'insegnamento di Storia della Guerra, si trovava proprio al quattordicesimo anno del suo percorso di studi. Ma, al contrario di come le vicende della Guerra di Zena avrebbero fatto di norma, quel giorno la lezione non le interessava affatto.
Non scribacchiava nemmeno sul quaderno un qualche appunto. Si sosteneva la testa con la mano sinistra, il gomito puntato sulla scrivania, e si limitava a guardare fuori dalla finestra, accanto alla quale si trovava il suo posto, assorta nei suoi pensieri.
Era distratta, e captava solo una parola ogni tanto. Un grande attacco simultaneo lanciato dagli Yksan, con grandi manovre di accerchiamento, disse a un certo punto il professore.
Annekha rimase sulle parole manovre di accerchiamento, e le collegò alle nuvole. Si immaginò che le più scure, più veloci, stessero abbracciando le bianche, e che presto un vento proveniente dalla parte opposta le avrebbe fatte richiudere su se stesse, facendo loro inghiottire le altre.
Tutti i fronti erano stati colpiti, ad eccezione di Fersenvar, ma un'eclisse di Erran aveva aggravato notevolmente la situazione al fronte del Vuoto e al fronte Sud. I mostri non si erano mai spinti così a sud. Magastor e il fronte del Vuoto erano cadute nelle mani degli Yksan. Magastor era sempre stato un fronte sul quale era difficile mantenere il controllo, e più di una volta nella Storia di Zena era stato conquistato dagli Yksan.
«Tuttavia, i Tesrat credevano che il fronte del Vuoto fosse ben difeso.» La voce del professore divenne di nuovo reale, e Annekha riuscì a seguire il discorso, per un poco. «Da quel momento, capirono che i mostri erano estremamente pericolosi, e che fino a quel momento li avevamo sottovalutati.»
«Ho saputo dell'attacco a Wedenak» bisbigliò Mariljn, seduta al suo fianco.
L'attenzione di Annekha si distolse di nuovo dal professore, ora per rivolgersi alla sua amica. Era visibilmente preoccupata. Annekha non aveva nemmeno tentato di nascondere la sua angoscia a Mariljn. L'aveva subito avvertita che il suo compagno di squadra era all'ospedale, e le veniva naturale pensare che fosse rimasto coinvolto. Aveva paura per lui.
Mariljn capiva. «Se fosse rimasto ucciso, ti avrebbero già avvisata» disse, diretta.
Anche solo il menzionare l'ipotesi che Vinczel fosse morto fece sentire Annekha come se avesse appena ricevuto un pugno nello stomaco. «Lo so» disse. «Ma non è questo il problema. Non mi hanno avvisato di nulla. Niente di niente.»
«Allora è vivo» risolse il problema Mariljn, ricominciando a prendere appunti. Il professore di Storia della Guerra le aveva fissate per qualche momento, poi aveva ripreso a parlare dei particolari sull'eclissi di Erran, che era durato per ben due ore, eccetera, eccetera...
Annekha sospirò. Non gliene importava nulla, in quel momento. Era una parte della Storia che trovava entusiasmante, per quanto al tempo gli avvenimenti fossero stati disastrosi per l'Impero. Ne sapeva già qualcosa, dato il suo interesse, ma di certo non abbastanza per sostenere un esame.
Continuò a guardare fuori dalla finestra, e a scuotere la testa, rifiutando di credere a quella dannata sensazione che infestava il suo stomaco, la sua mente e il suo cuore. Cercò di convincersi che Vinczel stesse bene, ma quel pensiero era quasi più doloroso del saperlo morto.
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Djabel
Science Fiction[Fantascientifico/Distopico] Serie "Ember" - Libro 2 ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Ember". La Guerra di Zena infuria ancora. Gli Ember continuano a cadere, e Noomadel contrasta la mancanza di uomini con degli attacchi mirat...