Capitolo Ventinove

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Revhely era un grande porto militare, controllato dai Tesrat, situato su un ampio golfo su Tenger, in una zona dove la profondità calava drasticamente, a un paio di miglia dalla costa. Le battaglie si svolgevano infatti non molto lontane dalla baia, poiché il portale onirico dal quale provenivano gli Yksan si trovava molto vicino alla terraferma. Da lì arrivavano rifornimenti per i Tesrat, ma una buona parte della flotta Imperiale era costantemente impegnata a difendere il porto, e il loro potere di fuoco ne risentiva.

A Revhely erano impiegati anche i sommergibili, una volta utilizzati per trasportare i Djabel il più vicino possibile alla flotta nemica, in modo che le loro illusioni potessero raggiungere le navi avversarie, affiorando in superficie, e recando danni aggiuntivi, che andavano a sommarsi a quelli inflitti dall'artiglieria e dai siluri.

Gli Yksan, invece, attaccavano senza mai spingersi troppo vicini alla costa, salvo sporadici attacchi a sorpresa che avevano l'obiettivo di destabilizzare il porto e costringere i Tesrat a spostare alcune delle loro truppe in direzione di Revhely, scoprendo quindi altri fronti. Spesso erano gli uomini ancora posizionati a Fersenvar a intervenire, oppure quelli al fronte Sud, e quindi si trattava molto spesso di giovani inesperti. Questo, inoltre, costituiva un rischio per l'Impero – se il piano degli Yksan fosse stato di sferrare un attacco proprio a uno dei fronti che avevano appena perso degli uomini, l'esito sarebbe potuto essere disastroso.

Per questo spostavano truppe sempre da nord verso sud, e mai il contrario. Prima di tutto, i fronti di Magastor e di Revhely avevano un costante bisogno di supporto. Inoltre, erano i fronti più lontani dalla città di Neza. Ci si poteva tenere fino a due ore e mezza, se non addirittura tre, per raggiungere i fronti meridionali partendo dalla capitale – tempo che sarebbe stato più che sufficiente perché gli Yksan li conquistassero entrambi.

Ma, quel giorno, come tutti i precedenti, gli Yksan non stavano attaccando per conquistare, ma solo per destabilizzare – il vero obiettivo era Magastor, e Rozsalia stava facendo un ottimo lavoro.

Solean era al corrente del suo obiettivo. Avrebbe dovuto soltanto distrarre il grosso delle truppe Imperiali utilizzando molte navi, anche se per più di metà vuote, soltanto per spaventare gli avversari, mentre la difesa di Magastor avrebbe di certo fallito. Inoltre, nessuno si sarebbe aspettato di incontrare di nuovo il Comandante Lupo sul campo di battaglia. Erano passati più di vent'anni dall'ultima volta che lo avevano visto – in molti, nell'Impero, lo avevano dato per morto.

Non poteva davvero combattere, però. Il suo fisico ancora non gli permetteva di compiere sforzi troppo grandi, ma comandare una flotta non gli sarebbe costata troppa fatica, e se le cose si fossero messe male, avrebbe ordinato immediatamente la ritirata.

I Tesrat erano più deboli a Magastor di principio – avrebbero lasciato andare quel fronte, ma non avrebbero mai rischiato di perdere anche il porto. Inoltre, Revhely era vicino a Fersenvar, che era già stato conquistato, quindi potevano prendere più truppe da lì che da qualsiasi altro fronte. Era il più vicino e il più fornito, nonostante la maggior parte delle truppe lì stanziate fossero semplici ragazzini.

E poi, due attacchi simultanei erano credibili e fattibili, ma non tre. Certo, il Comandante Lupo era tornato, e questo era già di per sé terrificante, secondo molti Tesrat, ma anche i più codardi e pessimisti capivano che nessuno avrebbe potuto guidare un terzo attacco, e soprattutto che non avrebbero avuto materialmente uomini da mandare da qualunque altra parte.

Solean era calmo, e fiducioso in Rozsalia. Questa volta avrebbe potuto conquistare il fronte. Si era presentato con molte navi per spaventare i Tesrat, e pochi sommergibili, nei quali vi erano Djabel in grado di controllare animali marini, che però non sarebbero entrati in azione fino a che non si fosse liberato almeno metà del campo di battaglia. Prima si sarebbero scontrate le navi più piccole e veloci, poi le unità più lente e pesanti avrebbero cominciato ad avanzare, e sarebbero state avvistate dai sommergibili nemici.

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