Il vantaggio maggiore nell'utilizzare illusioni non realistiche stava nel fatto che esse potessero attraversare i muri - o, perlomeno, questo era l'unico punto a favore di Solean, rinchiuso nelle segrete del Palazzo Imperiale di Neza ormai da quasi due settimane. E, durante quelle due settimane, non aveva fatto altro che tentare di fuggire, disperatamente, sapendo che qualunque cosa fosse successa non sarebbe potuto morire. Non prima di aver conquistato il fronte di Magastor.
Ma quel giorno era diverso. Utilizzando gli occhi di Telli per vedere, aveva seguito quello che aveva identificato essere l'Halosat Guardia Imperiale più incompetente che fosse mai esistito nella Storia dell'Impero di Zena. Aveva capito dove teneva le chiavi - tutte le chiavi, e aveva pensato bene di farsi portare da Telli l'intero mazzo.
Una volta condotto in un angolo degli intricati sotterranei di Palazzo, l'Halosat aveva tentato di gridare aiuto, ma era stato proprio in quel momento che l'illusione del lupo era stata resa realistica, e aveva attaccato, azzannandolo alla gola. A quel punto, Solean aveva ordinato a Telli di cercare. E Telli aveva trovato le chiavi.
In fretta, il lupo era tornato dal suo padrone, e aveva tentato di passargli le chiavi tramite la fessura utilizzata per fare entrare e uscire il vassoio dal quale Solean mangiava. Una volta che l'anello del mazzo di chiavi era entrato, Solean si era affrettato ad acciuffarlo, e aveva dissolto Telli in una nuvola di fumo e cenere bianca.
Le tracce di sangue dell'Halosat avrebbero però guidato qualsiasi altra guardia alla cella di Solean, così l'uomo aveva prima fatto in modo che Telli girovagasse un po' per tutto quel livello dei sotterranei, fornendogli nel mentre informazioni che gli sarebbero state utili per orientarsi. Solean vedeva ciò che vedevano i suoi lupi - avrebbe potuto crearli tutti e quattro, e sguinzagliarli per le segrete fino a che uno di loro non avesse trovato un'uscita. Ma prima di tutto, doveva uscire da quella cella.
Solean non aveva intenzione di passare molto tempo a rigirarsi il mazzo di chiavi tra le mani, ma tra tutte le chiavi metalliche ve n'era una di un curioso nero, e dalla forma alquanto particolare, che pure non gli era nuova.
Keja, capì, grazie a un ricordo lontano, forse persino dei tempi di scuola. Quella era la chiave per il portale di Keja. Il suo valore superava di gran lunga quello della chiave della sua stessa cella, ma Solean non aveva né modo né motivo di usarla, in quel momento. La staccò dal mazzo, e se la infilò in tasca - gli sarebbe servita, forse, un giorno.
Fuggire dopo la fine della guerra non gli era mai parsa una via praticabile. Avrebbe trionfato insieme all'Impero di Noomadel o insieme all'Impero di Noomadel sarebbe caduto. Questo si era sempre detto. Ma ora, dopo solo due settimane da prigioniero, cominciava a rivalutare le sue priorità. Aveva già perso più di vent'anni della sua vita, in coma, e non faceva altro che perdere altri anni, dimenticando gli avvenimenti passati. Aveva bisogno di vivere. E Keja, il luogo in cui il sole tramontava a est e sorgeva a ovest, in cui il tempo era fermo, una dimensione parallela, era perfetta. L'avrebbe raggiunta, insieme a Rozsalia, insieme a suo figlio, e lì avrebbe vissuto, irraggiungibile per chiunque dall'Impero.
Per uscire dalle segrete del Palazzo Imperiale, Solean avrebbe prima dovuto salire. L'intera metropoli di Neza era costruita sulle macerie di una città antica, e per questo il fiume Kod ora non scorreva più in superficie. Inoltre, era stato proprio nel sottosuolo che gli Ember sopravvissuti alla Grande Catastrofe si erano nascosti, ai tempi. Le segrete del Palazzo dovevano essere angoli ricavati proprio da ciò che rimaneva dell'antica città, e il fiume doveva scorrere non molto lontano da lì, dal punto che bisecava la capitale, un tempo.
Solean corse, per quanto la sua età e le sue condizioni fisiche gli permettessero - oltre a essersi indebolito, nel corso degli anni, aveva anche ricevuto una dose sempre peggiore di punizioni fisiche dai carcerieri Imperiali, ogni volta che aveva tentato di fuggire e aveva fallito. Ma questa volta il suo piano avrebbe funzionato, si disse.
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Djabel
Science Fiction[Fantascientifico/Distopico] Serie "Ember" - Libro 2 ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Ember". La Guerra di Zena infuria ancora. Gli Ember continuano a cadere, e Noomadel contrasta la mancanza di uomini con degli attacchi mirat...