Prologo

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Tre anni dopo
MACARENA

Giovedì pomeriggio, io e Lucia ci siamo organizzate per andare in un nuovo locale karaoke questa sera e siamo elettrizzate.

Suonano alla porta "EHILÀ BIONDA!" senza nemmeno rendermene conto Saray si attacca al mio collo e mi abbraccia forte.

"Saray! Ci siamo viste due giorni fa e mi abbracci come se non ci vedessimo da anni!" Rido mentre la stringo forte a me "Che ci fai qui?"

Lei mi guarda negli occhi "Pensi che non sappia che giorno è oggi?"

Oggi è il 30.
Il compleanno di Lei, e quindi il giorno che scoppiò quell'enorme casino, è il 30 marzo.

Il 30 di ogni mese è un giorno delicato per me, nonostante siano passati anni.

Questo è il motivo per il quale amo particolarmente il mese di febbraio.

"Ti ringrazio ma.. Non fa più così male" le assicuro e lo sento davvero, più tempo passa e più sento di guarire. Lentamente, un po' troppo lentamente ad essere sinceri, ma guarisco.

"Tre anni non sono nulla rispetto a ciò che avete vissuto.." mi sussurra piano come una carezza amorevole, in questi tre anni lei e il resto della mia squadra mi sono stati vicino. Non ce l'avremmo mai fatta senza di loro.

"Zia Saray!" Mia figlia le corre incontro e si butta tra le sue braccia. Ha vent'anni adesso ed è una giovane donna di cui hai particolarmente fiera.

"Cucciolina!" La stringe forte a sé lasciandole tantissimi baci, adoro il loro rapporto che si è maggiormente rafforzato in questo ultimo periodo "Come va l'amore della zia?"

"Molto bene, vieni con noi al locale sulla quinta dove fanno karaoke?" Le chiede subito e sappiamo tutte che non riuscirà mai a resisterle.

"Perché no?! Una serata fra ragazze!" Esclama lei entusiasta, è sempre un buon giorno per fare festa.

"Allora chiamo anche Cris!" Aggiungo io afferrando il mio cellulare.

"Buona idea!" Mi rispondono in coro.

La sera arriva presto e vestite come per andare a una serata di gala andiamo in quel famoso locale chiamato Art Rock.

È immenso, caotico e splendido.
Arredato in modo molto chic e le luci sono pazzesche. Davanti a noi un palchetto non troppo altro, sulla destra il bar piuttosto grande e ben fornito "Qui è stupendo!" Esclamò guardandomi intorno.

"I colori, l'arredamento.. molto chic!" Mi asseconda Cris abbracciandomi.

Ci avviciniamo al bancone, una barista davvero molto molto carina ci sorride "Che vi preparo, splendori?" Tutte le mie amiche ordinano qualcosa, anche Lucia che ormai è ultra maggiorenne. Io invece resto ad osservare lei, come si muove tra le bottiglie e le fa roteare facendolo sembrare facile. È riccia castana, i capelli le arrivano alle spalle, i tratti del viso sono iraniani, alta quanto me con un fisico spaziale "E tu, Biondina?" Mi chiede guardandomi negli occhi.

Non mi faccio cogliere distratta "Sono indecisa" rispondo sinceramente.

Mi osserva ancora per un secondo e poi mi propone "Faccio io?"

Le sorrido "Sì, perché no.."

"Accomodatevi pure al tavolo, te lo porto non appena è pronto" non stacca lo sguardo dal mio, ha carattere ed è evidente ma è anche gentile.

Saray mi prende sotto braccio e ci sediamo al tavolo "Maca, ti sta mangiando con gli occhi.." mi sussurra divertita mentre sorseggia il suo drink.

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora