Il giorno dopo Zulema mi suona alla porta, il che non sarebbe strano perché viene a prendere Lucia. Le apro la porta "Ciao! Sono passata solo per prendere Lucia e nel frattempo ringraziarti per il regalo.. mi piace tanto!"
"Te l'ho detto è solo un pensiero" dico semplicemente.
"Ci sono i nostri simboli sopra" dice raggiante.
"Manca il mio.. c'è solo il tuo e quello di Lucia" preciso in un sorriso.
Aggrotta la fronte "Perché non il tuo?"
Come dirglielo senza ferirla? "Perché la tua famiglia è Lucia.. solo Lucia"
"E tu cosa saresti?" Mi chiede divertita.
"La madre di tua figlia" rispondo sicura.
"Quindi parte della mia famiglia" mi risponde come se fosse ovvio.
"Mi sto per sposare" le ricordo mostrandole la mano sulla quale c'è l'anello.
"Lo so" mi risponde con una punta di amarezza nella voce e sul viso.
Scuoto la testa e non vorrei che avesse travisato alcune cose "Ciò che sta succedendo tra di noi non sign.."
"Non dirlo" mi zittisce severa.
"Ma è vero. Non ha il significato che credi" le dico sinceramente.
"E che significato ha?" Mi chiede incrociando le braccia al petto.
"Non quello che credi.. ho preso una decisione, ho detto di sì, so bene qual'è la mia strada e tu non ci sei" probabilmente avrei potuto trovare un modo più carino per dirlo.
Il sorriso divertito scompare "Perché mi stai dicendo questo?" Mi chiede.
"Perché non voglio illuderti.. non meriti di soffrire a causa mia perché interpretiamo male ciò che ci succede" le spiego sinceramente.
Vedo che si irrigidisce immediatamente "Grazie per la cortesia riservatami allora" gira i tacchi.
"Zulema.." la richiamo.
"È meglio che la aspetto in macchina" mi dice dandomi la schiena e risale in auto.
"Cazzo" commento tra me e me.
Mi sono sempre detta che se avessi avuto pazienza, se fossi stata indulgente con me stessa, sarebbe arrivato il giorno in cui mi sarei svegliata e il dolore sarebbe semplicemente scomparso. Sarei stata diversa. Nuova. Non avrei più pianto e non sarei stata così incazzata. I ricordi non avrebbero più fatto male e sarebbe stata semplicemente una nuova vita. Ma con lei nella mia vita questa speranza è ben lontana dal verificarsi.
Lucia corre "Ciao mamma! A dopo" mi schiocca un bacio sulla guancia.
"Ciao tesoro" la saluto con la mano e poi richiudo la porta leggermente scossa.
"Ehi! Tutto okay?" Mi chiede Gigi vedendomi in difficoltà.
"Una meraviglia" ironizzo cinica.
Sorvola e mi abbraccia "Stasera è giovedì.. pensi che potresti dedicare una canzone alla tua fidanzata?" Me lo chiede in un sorriso provocante.
La guardo nello stesso modo "Penso che potresti darmi delle buone ragioni per farlo" la bacio e approfondisco subito intrecciando le nostre lingue.
"Ne ho quante ne vuoi" mi sussurra sulle labbra, mi prende per mano intrecciando le nostre dita e mi trascina al piano di sopra verso la camera da letto.
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Hasta siempre
Fanfiction3. Sequel di "Mentiras" Quattro anni dopo aver lasciato Zulema, Macarena vive la sua vita a Malaga con la figlia e i suoi amici. Ma proprio quando tutto sembra finalmente essere sistemato il ritorno dello scorpione mette a dura prova i nuovi equil...