Capitolo 62

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"Ammetto che inizio ad accusare la fame.. ma che ore sono?" Chiedo ridendo.

"Le due del pomeriggio" mi risponde guardando l'orologio della sveglia sul comodino, controlla il display del suo cellulare "Ho dimenticato di metterlo sotto carica.. è morto".

"Che cosa ti ha distratto?" Le chiedo appoggiandomi sul suo petto e le sorrido provocandola prima di lasciare un lungo bacio sulle labbra.

"Una bionda" risponde mordendomi il labbro inferiore per punirmi.

"Andare al lavoro così tardi lo trovo del tutto poco professionale, signorina Zahir" le rispondo prendendola in giro.

Lei ridacchia stringendomi a sé "Fortuna che sono il capo allora"

"Co-capo.. non mi darai ordini" metto subito le cose in chiaro.guardbadola storto.

Mi accarezza il corpo arrivando al mio sedere che stringe "Eppure sei così brava ad ubbidire"

Rido sulle sue labbra "L'unico posto in cui ti concedo un po' di autorità è proprio qui" le dico provocandola, le salgo sopra e le nostre intimità si scontrano "Ma al lavoro non sarò al pari degli altri, chiaro?"

"Questo è tutto da vedere" mi prende il viso e mi bacia intrecciando le nostre lingue.

Mi stacco, con fatica, e la guardo negli occhi "Zulema.. sono seria"

Sbuffa rumorosamente alzando lo sguardo al cielo "E va bene, hai vinto.. Lady Ferreiro"

La guardo storto e le mordo la spalla "Non chiamarmi così"

"Quando ti ho rivista era tutto un Lady Ferreiro qui, Lady Ferreiro lì.. ammettilo che ti piace avere questo potere" mi guarda profondamente con un sorriso sulle labbra "Ti piace avere il controllo e ti piace comandare, non c'è niente di male.. puoi ammetterlo" alza un po' le spalle con indifferenza come se sapesse perfettamente di quello che sta parlando.

"Hai ragione.. mi piace avere il controllo.. " Le sussurro provocandola, le mie mani accarezzano il suo corpo, il suo seno e arrivo più in basso mentre avvicino le labbra alla sue sfiorandole ma invece di baciarla come si aspetta batto i denti e mordo l'aria "Su di te" mi stacco da lei ridendo e la vedo leggermente imbambolata perché si aspettava un finale del tutto diverso. Cado dalla parte del mio letto e mi metto a ridere.

Mi sale sopra e inizia a farmi il solletico nei punti giusti sapendo che lo patisco "Ma che stronza!" Protesta fingendosi ferita, le prendo il viso e la bacio placando la sua tortura.

"Quello che mi hai raccontato.." le sussurro piano accarezzandole il viso con dolcezza e fisso ogni più piccolo dettaglio nella mia mente "..non avrei mai dovuto farti partire da sola"

"Se fossi venuta con me, saresti finita in quel posto.." scuote la testa, appoggia la fronte contro la mia e sento che mi accarezza il fianco "Posso sopportare moltissime cose ma vederti mentre ti fanno del male non rientra assolutamente nella lista.. e il fatto che non fossi con me ti ha permesso di salvarmi" i suoi occhi non lasciano i miei mentre mi parla con un sussurro lieve, è calma, non sono sicura che sia così tranquilla come appare. Non si può guarire così in fretta "Mi hai salvata, Macarena"

La stringo a me e chiudo gli occhi mentre accarezzo il suo viso "Ti salverò sempre" sussurro piano. Sento la gola chiudersi e mi si incrina la voce "Non potevo lasciarti lì" scuoto leggermente la testa mentre i ricordi così freschi si mischiano al suo racconto ed è come se mi pugnalassero al petto ripetutamente "Io la ammazzo" nasconde il viso nell'incavo del mio collo e si abbandona tra le mie braccia. Entrambe respiriamo il profumo dell'altra per trovare anche solo l'illusione di una serenità "Non posso credere che ha permesso che ti facessero tutto quello.. se potessi prendermi parte dei tuoi ricordi, del tuo dolore.. lo farei"

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora