Scopro così che la mia scrivania non solo è sorprendentemente comoda ma anche parecchio resistente.
È nuda, esausta, sopra di me e io le accarezzo i capelli "Dobbiamo parlare con Lucía" mi sussurra restando esattamente nella stessa posizione, nessuna delle due ha fretta di tornare alla realtà.
"Lei non sa niente.. l'abbiamo chiusa in una teca si vetro nascondendole chi siamo.. a volte penso che non abbiamo fatto la scelta giusta" rispondo pensierosa.
"Le avevamo chiesto se volesse sapere.. ha detto di no. È stata una sua scelta" mi ricorda.
"Non è che abbiamo insistito molto.. anzi, siamo state le prime ad essere contente" guardo il soffitto bianco mentre ci penso "La verità è che abbiamo paura di quello che potrebbe pensare di noi"
Alza la testa e incontra il mio sguardo "Siamo le sue madri.. ci accetterà in ogni caso"
Le accarezzo il viso "Ciao"
"Ciao" mi fa eco con uno stupido sorriso.
"Sai.. sei stata di parola.. non ce lo dimenticheremo facilmente" rido e lei scoppia a ridere con me, si arrampica fino ad arrivare alle mie labbra.
"Possiamo fare di meglio" mi sussurra prima di baciarmi appassionatamente, le accarezzo il viso mentre intrecciamo le nostre lingue e ci assaporiamo ancora una volta.
"Zulema non farmi scherzi per favore" mi perdo nel suo sguardo innamorato "Fai ciò che devi e torna a casa"
"Ne abbiamo già parlato" mi ricorda accarezzandomi il ventre "Sai di cosa non abbiamo parlato?"
"Di cosa?" Chiedo curiosa.
"Della proposta di matrimonio che ti ho fatto" il suo sguardo si lega al mio "Hai una risposta per me, Bionda?"
"Posso solo dire.. che è stata mille volte meglio della prima" sorrido con il cuore che batte forte.
"In piena crisi, su un tappeto?" Mi chiede divertita.
"Solo noi" appoggio la fronte contro la sua "Abbiamo passato venticinque anni a superare una crisi dopo l'altra.. lo trovo poetico e così nostro"
"Ma non hai una risposta" continua a insistete.
Con una spinta la butto giù dalla scrivania e cade a terra "Hai finito di insistere?" Le chiedo ridendo.
Balza in piedi un po' frastornata "Questa me la paghi" balzo giù prima che mi prenda.
"Tanto non mi prendi" le faccio la linguaccia e iniziamo a rincorrerci per lo studio ridendo finché inevitabilmente non mi prende.
"Dicevi?" Mi chiede legandomi stretta a sé in un abbraccio.
La bacio un'ultima volta, lei guarda l'ora e capiamo che non possiamo più rimandare l'inevitabile. Ci vediamo e torniamo da Lucia che è seduta sul divano a guardare la TV.
"Ehi tesoro.." dico entrando, lei molla il telecomando e balza in piedi per venire da noi.
"Mamma, Zulema.. che succede?" Ci chiede un po' preoccupata.
"Zulema deve partire per lavoro.. lo fa per noi e mi ha spiegato tutto.. lo fa davvero per noi e tornerà presto" le spiego semplicemente.
Lucia sposta lo sguardo su Zulema "È la verità?"
"Non siete al sicuro e devo partire per mettere a posto delle vecchie questioni" aggiunge Zulema restando vaga.
Lucia sembra dubbiosa "Ok.. e quando tornerai?"
"Non lo so bene con precisione ma presto.." effettivamente dare una scadenza risulta difficile.
Lucia scoppia in una risata amara "Sapevo che ci avresti lasciate di nuovo" la guarda delusa "Buon viaggio Zulema" esce dalla stanza lasciandoci basite.
"Le parlo io" dico smorzando il silenzio.
Mi prende per il polso fermandomi "Fino adesso te ne sei sempre occupata tu.. lascia che ci pensi io"
ZULEMA
La seguo in giardino, piange silenziosamente e appena mi vede mi respinge. È la fotocopia di sua madre in tutto e per tutto.
Mi siedo accanto a lei "Fatima vi ha minacciate.. devo parlare con lei"
"Quindi si tratta di tua figlia" dice gelosa e incazzata.
"Lei non è mia figlia, tu lo sei" si volta e mi guarda sorpresa "E devo fare in modo di proteggervi.. torno presto da te e da tua madre perché adesso che vi ho ritrovate non ho alcuna intenzione di perdervi" le asciugo le lacrime con la punta delle dita "Ho bisogno della mia famiglia più di qualsiasi altra cosa al mondo, Lucia, credimi"
La ragazza mi guarda "E noi abbiamo bisogno di te" mi abbraccia forte e io affondo il viso nella sua lunga chioma bionda.
"Occupati della mamma finché non torno" la guardo negli occhi "Okay?" Annuisce piano "Posso partire tranquilla? Io e te siamo a posto?"
"Siamo a posto.." si stacca da me e si dà un conteggio "A patto che torni presto"
Le sorrido "Prestissimo, tesoro" le prometto "Ti voglio un bene incredibile"
Mi riabbraccia forte e la stringo a me "Anche io, Zulema" ci alziamo e torniamo dentro.
Maca capisce che va tutto bene non appena ci rivede "Ti accompagno alla macchina"
Usciamo mano nella mano nel vialetto "Sei tormentata" le dico guardandola bene.
"Non posso farne a meno.." abbassa la testa colpevole "..starò più tranquilla una volta che sarai di nuovo qui con noi"
Le alza la testa sollevando leggermente il mento "Lo sai che devo farlo vero?"
Mi guarda con quel fuoco combattivo nello sguardo e quel sorriso da maledetta stronza "Manda all'inferno quella figlia di puttana e la gente per cui lavora.. poi torna a casa" la stringo a me "Tua figlia ti aspetta" mi sussurra "Io ti aspetto e.. anche una risposta" vedo quel sorrisetto complice.
Le accarezzo quel viso scolpito meravigliosamente perfetto "La sai già?"
Annuisce "Non te la dico finché non torni" mi dà un motivo in più per tornare, come se loro non fossero già abbastanza. Le prendo il viso e la bacio. La bacio per un'infinità di secondi, voglio che rimanga il nostro sapore mischiato sulla punta delle nostre lingue, voglio imprimere il suo profumo e il suo tocco nella mia mente. Ciò che sto per fare è difficile e avrò bisogno di lei, di questo momento scolpito per sempre nei miei ricordi e nella mia memoria. Lei è la mia forza. Tutto ciò che ho è qui tra le mie braccia. Non sono niente senza di lei ed è stato necessario perderla per capirlo "Se non torni giuro che ti vengo a prendere" mi promette sulle labbra in un sussurro "Questa non è la fine"
Il terrore che ha di perdermi mi colpisce davvero ma lo capisco perché io provo lo stesso, è per questo che parto "Certo che no" le sorrido appena accarezzandole il viso e il corpo "Ti amo e quando torno voglio vedere l'anello sulla tua mano"
"Sei così sicura che ti dirò di sì?" Mi chiede sorridendo divertita.
"Fammelo scoprire quando torno" la guardo negli occhi e mi perdo dentro la profondità del nostro amore "Quindi molto ma molto presto"
"Ok" mi apre la portiera, le lascio un ultimo bacio prima di salire e lasciare il nostro vialetto. La osservo mentre sparisce nel mio specchietto retrovisore e una sola lacrima mi solca il viso. Mi mostro vulnerabile per un secondo.
Guardo il mio riflesso nello specchietto, scaccio via ogni segno di vulnerabilità e indosso la maschera da agente.
Tornerò presto a casa.
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Hasta siempre
Fanfiction3. Sequel di "Mentiras" Quattro anni dopo aver lasciato Zulema, Macarena vive la sua vita a Malaga con la figlia e i suoi amici. Ma proprio quando tutto sembra finalmente essere sistemato il ritorno dello scorpione mette a dura prova i nuovi equil...