Bussiamo alla porta, Zulema copre lo spioncino con la mano e io tiro fuori la pistola. Mio fratello apre la porta e per prima cosa gli punto l'arma alla testa "Buongiorno Fratellino" lo colpisco con il calcio dell'arma e cade a terra come un sasso, sul viso ha un taglio e il sangue inizia a uscire rapidamente "Non ti dispiace se entriamo, vero?" Uno dei suoi corre in aiuto, Zulema estrae la pistola e gli spara alla testa. Problema risolto.
Lui ride sdraiato per terra "Non si può certo dire che non sapete fare entrate ad effetto"
Mi inginocchio e gli punto l'arma sotto il viso, l'attacco al mento e lo guardo fredda e calma "Credo che tu mi debba una montagna di spiegazioni"
"Quattro anni che non ti vedo e nemmeno un come stai?" Mi chiede con un sorriso divertito "Tipico di te da quando sei tornata a frequentarla" punto l'arma al suo piede e faccio fuoco, urla di dolore.
"Credo che stavolta andrà diversamente.. non pensi?" Lo afferro per la gola "Quattro anni fa venni qui e ti chiesi di Fatima.. mi hai mentito su tutto"
"Eri disperata.. come tutte le volte che sai che stai per perdere Zulema.. è stato facile mentirti, come sempre del resto, perché sei una credulona" risponde velenoso. Sento il pavimento scricchiolare, sfilo il coltello dalla cinta e lo lancio senza nemmeno guardare. Uno dei suoi cade a terra morto.
"Mi racconterai tutto dall'inizio.. e incominciarai con il dirmi dove si trova Farah Hamadi.. come la conosci e perché lavori con lei" Zulema gli pesta il piede ferito e lui urla dal dolore.
"Ops.. che sbadata" dice ironica con un sorrisetto sulle labbra. Lui impreca e la guarda con odio.
"Avanti, fratellino, non sono domande complicate in fondo.." punto lo sguardo nel suo, ferma e decisa. Non c'è più alcun legame con questo verme. Non è la mia famiglia. Non gli devo un cazzo.
"Vi farete ammazzare" ride scuotendo la testa, poi mi guarda e mi parla con decisione come se gli spuntasse fuori una coscienza "Quella donna è marcia, tu non sarai mai felice vicino a lei" dice riferendosi a Zulema.
"Spalla o ginocchio?" Chiedo indecisa.
"Spalla destra" mi risponde Zulema un po' svogliata.
"Che cosa?" Sfilo un coltello dalla cinta e glielo pianto nella spalla destra. Urla di dolore. Lo giro nella piaga e lancia un secondo urlo. Lo tiro via e la maglietta inizia a sporcarsi del suo sangue. Pulisco la lama con i suoi vestiti e me la rimetto alla cinta.
"Puoi rendere le cose facili o estremamente difficili.. a noi vanno bene entrambe le modalità.. abbiamo tutto il tempo da dedicarti. Quattro anni da recuperare sono tanti e se penso a tutta la sofferenza che mi hai causato.." premo sulla ferita e lui urla di dolore "..io spero con tutto il cuore che tu mi renda le cose difficili"
"Ti deprime, Sorellina, sapere quanto sei tremendamente sola? Ti senti responsabile per le condizioni di Zulema? Fatima mi ha detto che si è assicurata che avrà un bel disturbo post traumatico.. è così? La piccola ha fatto passi da gigante sotto il nostro controllo. E la piccola Lucia? Ora ha vent'anni non è vero? Mi chiedo se è bella come te.. non ti ho mai toccata perché sei mia sorella e ho dei principi anche io ma lei.. mi chiedo se ha le tue abilità nella seduzione, se è facile come te a darla in giro" infilo le dita nella ferita e lui urla di dolore come un pazzo. Guardo Zulema, sta tremando dal nervoso e non sono sicura che riuscirà a tenersi "Ah.. ho capito! Giocate a fare lo sbirro buono e lo sbirro cattivo"
Zulema gli spara al ginocchio spappolandoglielo, lui urla ancora più forte dal dolore che credo sia atroce "Guardaci! Ti sembriamo poliziotti!?" Gli chiede in un sibilo velenoso.
"Mi sembrate due disperate" lo prendo per i capelli e gli sbatto la testa sul pavimento "Mai cominciare con la testa! La vittima rimane conf.." lo rifaccio una seconda volta.
"Ti mancavo, fratellino? Eccomi qui" gli ringhio contro.
"Sai.. anche se non ci siamo visti, sono al corrente di tutto nella tua vita.. quando andavi a cantare al locale.. Lucia che andava all'Università.. le volte che Gigi si fermava a dormire da voi.. era una fidanzata migliore di Zulema non è vero? Niente sangue, niente complicazioni.. ci sei stata un anno.. com'era vivere una vita normale?" Mi chiede divertendosi un mondo.
"È per questo che vuoi uccidermi? Perché sono tornata quella di prima?" Gli chiedo a mia volta.
Scoppia a ridere "Io non voglio ucciderti! Che faccio senza di te? Gioco a carte nella mia sala con le mie guardie? Perché con questa faccia non riesco nemmeno a uscire di casa.. ti sei assicurata che vivessi una vita infelice e solo"
"Poverino" commento ironica.
"Tu mi completi" mi dice in un sorriso inquietante.
"Tu sei spazzatura. Sei un assassino, un trafficante, un traditore e Dio solo sa cos'altro" ringhio.
"Non parlare come se tu fossi una santa perché non lo sei.. anche se ti piacerebbe esserlo" mi rimprovera "Tu sei un mostro. Come me. Forse ti sembra di essere dalla parte dei buoni ma non esiste nel nostro mondo questa parte.. è solo un'illusione. Si tratta solo di interessi. Io ho i miei e tu hai i tuoi. Puoi giocare a fare la vita normale ma la verità è che non riuscirai mai a cancellare tutto quello che hai fatto in passato. Non ti ripulirai mai come vorresti. Non sei un buon esempio per tua figlia, a dire il vero.. non sei un buon esempio per nessuno!"
Urlo e gli sferro una serie di pugni in faccia così forte da spaccargli il naso, il labbro e il sopracciglio. Lo prendo per la gola e stringo fino a farlo diventare rosso in volto. Zulema fa un passo nella sua direzione ma io alzo la mano per dirle di stare ferma "Farah Hamadi" ripeto tagliente con un sibilo glaciale, lo guardo odio e rabbia "Non ho più voglia di ripeterlo"
Un suono di tacchi mi fa allentare la presa e alzo lo sguardo davanti a me. Si manifesta una donna sulla settantina, mora dagli occhi verdi glaciali. Elegantissima. Non c'è alcun dubbio perché la somiglianza è impressionante "Ho aspettato con ansia il gioco in cui avrei incontrato la grande Macarena Ferreiro.. impressionante il tuo operato, capisco perché sei così famosa nel nostro campo"
Guardo Zulema e lei è pietrificata "Lei è.." le chiedo.
Non mi guarda, resta con lo sguardo fisso sulla figura davanti a noi "Mia madre"
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Hasta siempre
Fanfiction3. Sequel di "Mentiras" Quattro anni dopo aver lasciato Zulema, Macarena vive la sua vita a Malaga con la figlia e i suoi amici. Ma proprio quando tutto sembra finalmente essere sistemato il ritorno dello scorpione mette a dura prova i nuovi equil...