Capitolo 68

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Saliamo sull'aereo e ci vuole un'ora di volo per arrivare all'aeroporto di Madrid.

"Non pensavo che sarei tornata qui" mi dice mia figlia seduta accanto a me.

Mi volto nella sua direzione "E come ti senti?"

"È bello tornare a casa" mi sorride dolcemente guardando fuori dal finestrino i primissimi raggi del sole farsi strada tra le tenebre della notte.

Guardo Zulema impegnata in un discorso animato con Cris "Hai ragione.. è bello tornare a casa" con la sola differenza che crescendo ti rendi conto che casa non sono quattro mura ma una persona. La tua persona. Lei si accorge di essere osservata, si volta e mi sorride, un sorriso ingenuo e spontaneo che ricambio.

Atterriamo e apro il portellone. Saray e Nadia ci attendono attaccate ai SUV con i finestrini oscurati.

"Saliremo su quelli?" Mi chiede Lucia.

"Certo che no.. è come indossare una maglia fluorescente e pretendere di essere invisibili" rispondo divertita.

Saray apre la portiera e ci sono dei manichini sui sedili "Gli autisti hanno il compito di portare una macchina a casa tua e una a casa mia.. tragitto prestabilito"

"Ottimo, i nostri mezzi invece?" Chiedo e lei indica fuori dalla zona le macchine grigie.

"Targhe vecchie le identità dei proprietari costruite a pennello da Benji che è stato meticoloso" aggiunge Gitana.

"Ottimo.. fai partire i SUV" dico e inizio a incamminarmi verso le macchine grigie metallizzate piuttosto anonime. Apro il bagagliaio, tiro fuori le buste e metto i nostri bagagli. Dalle buste tiro fuori parrucche, occhiali da sole e cappelli. Tutte cose che camuffano le identità ed eludono le telecamere, passo una parrucca corta castana e un paio di occhiali a mia figlia "Indossa questi e sali in macchina" metto una parrucca scura e Zulema invece si metta una parrucca fatta a caschetto castano. Mi siedo dal posto del passeggero davanti mentre Zulema è alla guida, nel vado portaoggetti tiro fuori gli auricolari e le passo il suo. Li indossiamo "Prova auricolare.. uno.. due" Mi giro verso Zulema che mi fa un cenno di assenso e sento la conferma degli altri, compreso Benji che ha il compito di monitorare i SUV e le nostre auto "Restiamo a due macchine di distanza l'una dall'altra"

"Ricevuto"

Zulema parte e gli altri la seguono "Quindi.. siete tipo delle spie"

Ridiamo divertite da questa presa di coscienza "Qualcosa del genere" dico indossando gli occhiali da sole.

"Le Bond Girls" dice Zulema facendomi ridere rumorosamente "007 licenza di uccidere"

La guardo "Ho sempre sostenuto che guardi troppa televisione" le dico continuando a ridere.

Mi guarda divertita "Se schiaccio questo tasto esplode la macchina oppure ti sparo in aria con il sedile?"

Guardo il tasto che indica "Credo che sia l'aria condizionata"

"Un po' di immaginazione, Rubia!" Sbuffa Zulema facendo ridere Lucia.

Nonostante il nostro teatrino so per certo che l'atmosfera divertente e rilassata che teniamo per tutto il viaggio è solo un'apparenza per non pesare troppo su nostra figlia che è del tutto ignara del pericolo che stiamo correndo.

"Il SUV diretto a casa di Saray è arrivato a destinazione senza problemi"

"Ricevuto" dico e guardo Zulema "Venti minuti e l'altro giungerà a destinazione"

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora