Capitolo 72

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MACARENA

Non appena metto piede sullo zerbino il pavimento si abbassa e un rumore metallico sotto i piedi mi fa capire solo una cosa. Una bomba.

Guardo Zulema che arriva alle mie stesse conclusioni "Credo.. di essere sopra una bomba" dico impaurita e tesa, il mio corpo si irrigidisce di colpo e non muovo più un muscolo terrorizzata all'idea di poter saltare in aria in qualsiasi momento.

I miei occhi sono su di lei, nella speranza di trovare un appoggio morale, ma indossa subito la sua maschera indifferente da agente forse per non farmi vedere quanto è preoccupata e afferra il cellulare e chiama Ethan "Mi servi tu e Nadia alla villa di Roman" distoglie lo sguardo da me ma riesco a intravedere la preoccupazione che la sta divorando "Macarena.. potrebbe aver messo un piede su una bomba" Chiude la telefonata e mi guarda "È solo una precauzione.. magari è solo un'asse" mi dice in un sorriso tirato, mi mente e così mente anche a se stessa quando la realtà è molto chiara ad entrambe.

"Le assi in legno non fanno questo rumore" rispondo cinica sbuffando una risatina isterica.

"Lo scopriremo non appena arriveranno a controllare" si appoggia allo stipite della porta e mi guarda sorridendo divertita "Ti rendi conto? Mi accusi sempre che non faccio gesti galanti e la volta che lo faccio.."

Sorrido divertita annuendo appena e convenendo con lei che sarà in futuro un punto a suo favore "Potrai usarla come scusa ogni volta che ti farò notare che non sei romantica"

La colpisco nell'orgoglio, incrocia le braccia al petto e mi guarda seria "Io non sono romantica?"

"No amore non lo sei" rido mentre la guardo fintamente offesa e poi le sorrido innamorata pensando al nostro passato e a quello che abbiamo vissuto insieme "Ma ti sforzi di esserlo per me"

"Farei qualsiasi cosa per te" mi risponde seriamente. Abbasso lo sguardo e sento la tensione mordermi lo stomaco, il più leggero movimento ci potrebbero fare saltare in aria. È la prima volta che prendo seriamente in considerazione il fatto che potrei non vivere mai quel futuro di cui tanto abbiamo parlato "Non ci pensare, okay? Troveremo una soluzione"

Non sono molto sicura di quanto sia pericolosa la bomba e soprattutto il suo raggio d'azione, io sono spacciata ma lei.. non voglio che sia qui con me nel caso saltassi in aria "Puoi andartene?" Le chiedo alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi preoccupati "Io.. sarei più tranquilla se non mi fossi così vicina"

Resta in silenzio per un secondo prima di scuotere la testa "Non vado da nessuna parte" mi assicura sorridendomi appena "Parliamo di altro okay?"

"E di che cosa vuoi parlare?" Chiedo facendo attenzione a non muovere un muscolo, il mio cuore è in gola in questo momento e il livello di ansia non è mai stato così alto.

"Quando ero allo stabilimento mi tenevo occupata la mente.. cercavo di capire chi delle due si è innamorata per prima" mi informa abbastanza divertita, sul suo viso si allarga un sorriso e i suoi occhi sono colmi di amore.

Lei è bellissima, ma nonostante il fatto che sono consapevole che probabilmente sono stata la prima a provare dei sentimenti non le darò questa soddisfazione "Chiaramente tu" rispondo sicura e serissima, non mi trascinerà in questa trappola.

"Cosa? Nono sei stata tu!" Mi risponde additandomi mentre ride.

"Ma che cosa dici?! È partito tutto da te!" Le dico ridendo.

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora