MACARENA
Nell'attimo in cui vedo una situazione di stallo lancio il piatto. Lucia ha i riflessi pronti per tirare una testata indietro colpendo Fatima e buttarsi a terra, uscendo dalla linea di tiro per dare la possibilità a Zulema di fare fuoco.
Il proiettile colpisce in testa Fatima che cade all'indietro, nell'attimo in cui il suo corpo tocca il pavimento mi rendo conto che è morta.
È finita.
Lucia alza lo sguardo e mi vede, si stupisce e probabilmente non lo crede possibile ma quando realizza scatta in piedi e corre tra le mie braccia "Credevo di averti persa!"
"Non potrà mai succedere" le rispondo stringendola forte a me e finalmente respiro.
Alzo lo sguardo su Zulema, lei non mi sta considerando, ha fatto qualche passo ed è arrivata al piedi del corpo steso sul pavimento in una pozza di sangue.
Ha ucciso il sangue del suo sangue, non posso immaginare come ci si senta ma dalla sua espressione capisco che faccia male.
Lucia mi guarda e le faccio cenno di andare da lei.
Infatti la ragazza si avvicina, le sfila l'arma dalle mani e me la passa, poi l'abbraccia "Grazie per avermi protetta, mamma" le dice con un filo di voce, consapevole della scelta che ha dovuto fare.
La figlia biologica o quella adottiva.
Nessuno dovrebbe arrivare a tanto.
Zulema la stringe a sé e le lascia un bacio fra i capelli setosi biondi "Ti proteggerò sempre, Mini Rubia" Tutto quel fracasso ha attirato l'attenzione della squadra che ci raggiunge con le armi spiegate "Il vostro tempismo fa schifo" commenta Zulema guardandoli mentre tiene ancora tra le braccia nostra figlia "Già che siete qui, fate pulizia" ordina uscendo dallo studio.
Non capisco perché in tutto questo non mi abbia ancora nemmeno guardato in faccia perciò la seguo fuori in corridoio e nonostante continui a chiamarla non si ferma finché non la prendo per un braccio obbligandola a guardarmi "Che succede?"
"Succede che mi hai mentito.. su una cosa troppo importante! Tu.. sai cosa vuol dire sentirti morire al telefono? Ne hai una vaga idea, Macarena?" Mi aggredisce arrabbiata come non mai, ferita nell'orgoglio e troppo risentita per essere contenta che invece le cose sono andate bene "Hai lasciato che pensassi che tu.."
"Senti lo so e mi dispiace.. ma Fatima doveva credere di aver vinto e per poterlo fare voi dovevate reagire in un certo modo.. lei è sempre stata brava a capire le strategie e questo doveva essere vero.." cerco di spiegarle sapendo perfettamente come ci si sente e vorrei che si rendesse conto che è finita, che possiamo voltare pagina e che possiamo passarci sopra. Cerco di prenderle la mano ma lei non me lo permette, rifiuta il mio contatto "Zulema.. che ti aspetti che ti dica?" scuoto leggermente la testa, ferita dal suo atteggiamento ed esausta dal continuo susseguirsi di complicazioni.
"Niente.. ho bisogno di un po' d'aria" si volta e la sto per seguire fuori quando lei con tono deciso mi ordina di non farlo "Da sola"
Resto nel corridoio, mentre la guardo allontanarsi da me e sbuffo rumorosamente "Merda". Appoggio la schiena alla parete e cerco di trovare una quiete dentro di me che manca totalmente, vorrei solo che le cose per una volta si aggiustassero da sole.
Saray mi si affianca "Sapevamo che sarebbe potuto accadere.. lasciarla fuori era un rischio ma anche la cosa più giusta da fare, lo capirà"
"Vorrei solo chiudere con questo e vivere la nostra vita.. quella vita che abbiamo sempre voluto vivere.. ora possiamo.. possiamo essere normali" mi passo una mano sul viso cercando di riordinare le idee ma è impossibile, è stata la giornata più difficile della mia vita e tutto ciò che vorrei è che finisse bene "Ma ogni volta che mi sembra di fare un passo verso quella vita tranquilla mi sembra che il destino ci porti più lontano, nella direzione opposta"
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Hasta siempre
Fanfiction3. Sequel di "Mentiras" Quattro anni dopo aver lasciato Zulema, Macarena vive la sua vita a Malaga con la figlia e i suoi amici. Ma proprio quando tutto sembra finalmente essere sistemato il ritorno dello scorpione mette a dura prova i nuovi equil...