Capitolo 59

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Ceniamo con pizza e gelato, noi tre insieme come i vecchi tempi.

Sembra passata un'eternità dall'ultima volta che abbiamo fatto una cosa del genere e vedo che ne avevamo davvero bisogno.

Intavoliamo discorsi leggeri e tra il rumore di sonore risate e racconti memorabili di come Saray ha addestrato Lucia cala la notte.

Zulema mi tiene la mano quasi per tutta la cena, forse per assicurarsi che non le sfugga più ma dovrebbe sapere che non ho intenzione di andare da nessuna parte senza di lei.

Il discorso si spegne e ci scambiamo uno sguardo un po' più intenso e lungo del solito. Lucia ha sempre capito quando arriva il momento di chiudersi in camera "Grazie per avermi coinvolta nella cena.. mi dispiace di aver bruciato il brasato"

"Non è colpa tua.. sono i geni culinari di tua madre" risponde Zulema ridendo e io fingo di offendermi.

"Buonanotte mamma, notte mamma" viene a darci un bacio per uno.

"Notte tesoro" dico io.

"Ciao Mini rubia, grazie per la sorpresa" dice Lei "È stata una cosa fantastica"

Lei ci rivolge un sorriso orgoglioso e sparisce dentro lasciandoci sole. Resto pochi istanti a guardare la porta e poi mi rivolgo a Zulema, non dico nulla mentre mi alzo dal mio posto e mi avvicino a lei. I nostri nasi si scontrano "Ciao" sussurra lei perdendosi nei miei occhi profondi.

"Ciao" le sussurro in un sorriso innamorato perso. Ho bisogno di lei e, da come mi guarda, anche lei ha bisogno di me.

Mi scosta i capelli, afferrandomi la nuca e mi tira a sé. Mi bacia con trasporto, mentre io mi siedo a cavalcioni su di lei e lascio che i nostri baci parlino per noi. Una serie infinita che potrebbe durare per sempre perché siamo due instancabili e lo sappiamo molto bene.
Ma c'è una cosa che mi sto portando dentro da troppo tempo e voglio dirglielo adesso che è sveglia e sta bene "Sai.. mi sono dimenticata, in tutto questo caos, che c'è una risposta che devo ancora darti.. perciò mi chiedevo se ti sentissi pronta per sentirla"

Mi porta delle ciocche di capelli dietro l'orecchio e ne approfitta per accarezzarmi il viso "Io non mi sono affatto dimenticata, in realtà mi chiedevo quanto tempo ti servisse ancora per pensarci"

Sorrido "Non ho mai avuto bisogno di tempo.." incontro il suo sguardo e le permetto di entrare nel mio mondo "..so molto bene quel che voglio"

"E che cosa vuoi, Ferreiro?" Mi chiede in un sussurro provocatorio e arrogante.

Rido "Io.. contrariamente a tutte le buone ragioni per cui dovrei scappare a gambe levate.. voglio te. Voglio vivere la mia vita nel calore del tuo abbraccio e... nei mal di testa che mi fai venire" rido divertita e lei con me "Voglio sposarti" pronuncio queste ultime due parole con intensità nella voce e nello sguardo. Sfilo l'anello da sotto la camicetta e le mostro la mia collana con il ciondolo il simbolo del nostro amore.

Lo guarda ammirata e piacevolmente sorpresa "Lo hai tenuto al collo per tutto questo tempo?"

Sorrido mentre me lo rigiro tra le dita "Era la cosa più vicina a te, a noi, che avevo.. mi ci sono aggrappata con tutta me stessa in questo periodo difficile" le confesso e poi aggiungo con un sorriso "..ma credo che al collo non vada più tanto bene adesso"

"A questo rimediamo subito.." con agilità mi sfila la catenina dal collo e me estrae l'anello, mi prende la mano e lo rimette al suo posto, resta a guardarlo "..sapevo che mi avresti detto di sì"

Scuoto la testa "Come potrebbe essere altrimenti?"

Ci perdiamo lo sguardo dell'altra, reciprocamente "Io.. amo il modo in cui mi guardi, come se fossi la cosa più preziosa che hai, mi fai sentire amata tanto"

Le sorrido appena "Lo sei"

"Shh... Aspetta.. ho avuto paura di morire senza poterti dire ciò che amo di te.. perciò lo voglio fare adesso" annuisco appena e la lascio continuare "..voglio dirti che sei la donna più bella che abbia mai visto sul pianeta. Il fatto che tutti ti vogliano ma che tu guardi solo e soltanto me da anni ormai mi fa sentire incredibilmente fortunata. Quando dico che sono tua, non è tanto per dire.. lo sono davvero.. La storia delle rosse è solo un modo di farti incazzare perché amo quando sei gelosa di me.."

Rido "Lo sospettavo sai?"

Mi accarezza il viso continuando a guardarmi negli occhi "Amo il modo in cui mi svegli la mattina, i tuoi baci lenti quando vuoi sentirne il sapore.. amo il modo in cui intrecci le mie dita per caso quando siamo in giro e amo la tua incredibile forza, che non pensi nemmeno di avere, ma che invece hai. E so che non lo vorresti ma sei così portata per fare il capo.. amo il modo in cui ti muovi dettando ordini, il modo in cui il tuo fantastico cervello analizza cose che nessuno noterebbe mai.. amo il tuo cuore, che mi ama in maniera incredibile e che a volte stento a credere.. amo la tua lingua pungente e le battutine ciniche che rifili quando sei irritata" mi sorride divertita "Non credere di essere la parte debole della nostra coppia perché io sono come te, avrei reagito nella stessa maniera se ti fosse capitato qualcosa.." scuote la testa con gli occhi velati dalle lacrime "..io non vivo senza di te e credo di avertelo anche dimostrato un paio di volte" fa una leggera pausa e decide di affrontare anche un altro tipo di discorso "So che stai lavorando per tenente d'occhio Fatima e Farah.. e so che vuoi tenermi fuori perché hai paura che non sia abbastanza in forma e temi che quello che è successo in quella stabilimento mi renda vulnerabile, soprattutto perché non ho ancora trovato la forza per raccontarti nulla.. probabilmente hai ragione ma ti prometto che non appena mi sentirò pronta te ne parlerò, ok?"

Dice tutto quello che c'era da dire e mi resta solo che annuire "Okay, d'accordo" mi alzo in piedi da lei e spengo con un soffio tutte le candele "Ora, se hai finito il tuo meraviglioso monologo.." mi avvicino al suo viso, sfioro le nostre labbra continuando a guardarla negli occhi per dirle "Ho intenzione di festeggiare il nostro fidanzamento per tutta la notte.. quindi alza quel meraviglioso culo scolpito che hai da questa sedia e seguimi in camera da letto" si passa leggermente la lingue sulle labbra, mi cade l'occhio sopra questo gesto tremendamente sensuale e capisco che la mia razionalità sta andando a puttane. Ed è esattamente ciò che vuole "Vuoi giocare a chi cede per prima?" Le chiedo divertita.

"Ho già vinto" mi risponde strafottente.

"Ah sì?" Le mie dita arrivano ai bottoni della mia camicetta e li sbottono uno ad uno davanti a lei molto lentamente ma con una sicurezza disarmante, il suo sguardo cade inevitabilmente sul mio reggiseno di pizzo a balconcino e la vedo deglutire a fatica "Ne sei sicura, Zahir?"

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora